Trasferta e servizio fuori sede nel CCNL
Art. 90 Servizio fuori sede
Il personale è da considerarsi in servizio fuori sede quando dopo aver preso servizio presso l’ordinaria sede di lavoro, sia chiamato a prestare la propria attività lavorativa in altri luoghi temporaneamente. Soddisfando almeno uno dei due seguenti requisiti:
- la durata del servizio inferiore a otto ore
- il servizio viene effettuato entro il raggio di 50 km dalla ordinaria sede di lavoro.
Qualora risulti più conveniente raggiungere tali altri luoghi partendo direttamente dalla dimora abituale, il tempo di andata e ritorno per recarsi dalla sede al luogo di svolgimento dell’attività è da considerarsi a tutti gli effetti orario di lavoro. Aziende ed Enti stabiliscono, con gli atti previsti dai rispettivi ordinamenti ed in funzione delle proprie esigenze organizzative, le condizioni per il rimborso delle spese relative al trasporto del materiale e degli strumenti occorrenti al personale per l’espletamento dell’incarico affidato.
Art.
91 Trattamento di trasferta
Al personale inviato, senza prima aver preso servizio in sede, a prestare temporaneamente la propria attività lavorativa in località diversa dalla dimora abituale o dalla ordinaria sede di servizio, per una durata superiore ad otto ore e a oltre 50 km dalla ordinaria sede di lavoro, oltre alla normale retribuzione, compete:
- il rimborso delle spese effettivamente sostenute per i viaggi in ferrovia, aereo, nave ed altri mezzi di trasporto extraurbani, nel limite del costo del biglietto (economica), per i mezzi di trasporto urbano o, taxi
- per le trasferte di durata superiore a dodici ore, il rimborso della spesa sostenuta per il pernottamento in un albergo fino a quattro stelle e della spesa per i due pasti giornalieri, nel limite, per i predetti pasti, di complessivi € 44,26
- per le trasferte di durata non inferiore a otto ore e fino a dodici ore, il rimborso per un pasto nel limite di € 22,26
- per le trasferte continuative nella medesima località di durata non inferiore a trenta giorni, rimborso della spesa per il pernottamento in residenza turistico alberghiera di categoria corrispondente a quella ammessa per l’albergo, purché risulti economicamente più conveniente rispetto al costo medio della categoria consentita nella medesima località, ai sensi della lettera c)
-
il compenso per lavoro straordinario, in presenza delle relative
autorizzazioni, nel caso che l’attività lavorativa nella sede
della trasferta si protragga per un tempo superiore al normale orario
di lavoro previsto per la giornata, considerando, a tal fine, solo il
tempo effettivamente lavorato. Solo nel caso degli autisti si
considera attività lavorativa anche il tempo occorrente per il
viaggio e quello impiegato per la sorveglianza e custodia del mezzo.
Le
attività svolte in particolarissime situazioni operative che, in
considerazione dell’impossibilità di fruire durante le trasferte,
del pasto o del pernottamento per mancanza di strutture e servizi di
ristorazione, comportano la corresponsione della somma forfetaria di
€ 25,82 lordi giornalieri.
Per
le Aziende ed Enti interessati, le suddette attività, a titolo
esemplificativo, sono così individuate:
-
attività di protezione civile nelle situazioni di prima urgenza
-
assistenza ed accompagnamento di pazienti ed infermi durante il
trasporto di emergenza od in particolari condizioni di sicurezza
-
interventi in zone particolarmente disagiate quali lagune, fiumi,
boschi e selve
-
attività che comportino imbarchi brevi su unità
-
attività di controllo, di rilevazione, di collaudo, di vigilanza, di
verifica ed ispettiva, sanitaria, di tutela del lavoro, di tutela
dell’ambiente,
del
territorio e del patrimonio culturale, di tutela della salute, di
repressione frodi e similari
-
attività di assistenza sociale
Il
dipendente inviato in trasferta ai sensi del presente articolo ha
diritto ad una anticipazione non inferiore al 75% del
trattamento complessivo presumibilmente spettante per la trasferta.
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