Lettera di un collega 118 AUSL ROMAGNA
Signor consigliere, non so come chiamarla, quindi resto sull'informale.
Ho già scritto un commento sotto al suo ignobile post e credevo di aver esaurito tutto quello che avevo da dire, terminando con il mio invito a vergognarsi per scrivere post come questo.
Ma poi oggi mi è capitato di vedere un video con una sua dichiarazione proprio su questo argomento e non posso fare a meno di tornare a commentare.
Premetto che non sono un suo elettore (e mai lo sarò), ma ciò non significa nulla perchè come politico lei ha una grossa responsabilità quando apre bocca e fa' dichiarazioni, quindi i suoi interlocutori sono tutti, anche noi che non l'abbiamo votato.
Quando dice che il soccorso a Bologna lo fanno gli infermieri che si impegnano quotidianamente, ma che però "alla fine" ci vogliono i medici sulle ambulanze, dice una grande inesattezza e poi getta fango su di un sistema che è l'orgoglio della regione.
Dice una grande inesattezza perchè sulle ambulanze NON CI SONO MAI STATI i medici e mai ci saranno perchè avere i medici su tutte le ambulanze non è performante, è costosissimo e soprattutto è irrealizzabile (mancano i medici per le corsie, figuriamoci medici in grado di fare emergenza territoriale), ma i medici sono sulle automed, ovvero sulle auto con un infermiere a bordo (spesso è egli stesso che guida). Le automed sono distribuite capillarmente su tutto il territorio regionale, sia in città che in territorio extraurbano. La copertura della medicalizzazione è abbondantemente sopra agli standard (si può informare quando vuole in qualsiasi 118 della regione e troverà conferma di ciò che scrivo).
Come dicevo, getta anche fango su di un sistema, il 118 Regionale (ed in particolare quello bolognese) che è all'eccellenza in termini di numeri, tempi e performance di soccorso.
Quello che lei non ha capito è che nessuno ha tolto o toglierà i medici dal territorio, anzi, al contrario.
I protocolli infermieristici avanzati sono un'implementazione del soccorso: un infermiere che capillarmente copre molto di più del medico il territorio (perchè numericamente più abbondanti), arriva prima sul posto e può cominciare prima il soccorso avanzato che, successivamente al suo arrivo, il medico continuerà e concluderà.
Nessun infermiere vuole "rubare" il lavoro al medico come invece crede e pensa il Dr. Pizza dell'ordine dei medici di Bologna.
Nessun infermiere vuole sostituirsi ai medici: gli infermieri vogliono avere gli strumenti per fare al meglio il loro lavoro di professionisti del soccorso e per fare questo occorre una legislazione di supporto che consenta a questi professionisti di applicare le evidenze di letteratura.
Non si capisce perchè Lei e tutta la politica vicino a Lei, abbia deciso di strumentalizzare questa vicenda, dove eravate o meglio, dove siete ogni volta che si parla di ambulanze con i soli volontari, che fanno emergenza?
Lei lo sa che in molte zone dell'Emilia se chiama il 118 vengono a soccorrerla il fornaio ed il meccanico del paese?
Lei lo sa che nel resto dell'Italia è quasi tutto così?
Lei lo sa che il tasso di professionalizzazione del 118 in ER è il più alto in Italia? E cioè nella nostra regione c'è il tasso più alto di professionisti sulle ambulanze? E questo grazie alla presenza degli infermieri?
E lei lo sa che per lavorare al 118 occorre una certificazione che consenta di essere accreditato agli standard regionali?
E che questa certificazione prevede il possedere di una lunga serie di corsi di formazione certificati secondo linee guida internazionali?
Le sue proteste, così infondate e così inappropriate, hanno il sapore di una protesta politica faziosa e deleteria.
Dove vuole arrivare non si capisce, ma è chiaro che le sue parole sono dannose ad un sistema sano ed efficace.
A bordo dei mezzi di soccorso in ER non abbiamo "semplici infermieri" come li definisce lei, ma abbiamo professionisti preparati e competenti.
In conclusione, so che non servirà, ma ci provo lo stesso, La invito a rivedere le sue dichiarazioni e a smettere di continuare su questa linea denigratoria e di pensare invece a come risolvere il problema con l'ordine dei medici di Bologna, tutto per il bene dei suoi concittadini e dei suoi elettori.