L' intelligenza artificiale individua la molecola per uccidere il killer dei batteri

L' intelligenza artificiale individua la molecola per uccidere il killer dei batteri

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a rivista Nature Chemical Biology ha pubblicato la ricerca di un gruppo internazionale di scienziati canadesi e statunitensi, in collaborazione con il MIT e altri istituti di eccellenza.

I ricercatori hanno deciso di utilizzare l'intelligenza artificiale per identificare le strutture chimiche capaci di uccidere uno dei batteri più minacciosi per l’uomo, come definito dall’OMS. Un batterio che provoca gravi infezioni nosocomiali, difficili da trattare per l’alta resistenza agli antibiotici.

L' Acinetobacter baumannii fu descritto per la prima volta nel 1911 dal microbiologo olandese, il Prof. Beijerinck.

Le infezioni da Acinetobacter baumannii colpiscono particolarmente pazienti immunodepressi, si manifestano principalmente con infezioni delle vie respiratorie, del tratto urinario, delle ferite, delle lesioni da pressione, meningite.

Oggi per combattere il batterio si usano associazioni di più antibiotici (carbapenemici, ampicillina, colistina, etc) ma non sempre si ottengono i risultati sperati. La prevenzione resta l’arma migliore, è fondamentale il lavaggio delle mani e l’isolamento dei pazienti infetti.

Ritorniamo alla ricerca, gli scienziati hanno sottoposto all'intelligenza artificiale circa 7000 molecole, chiedendole di selezionare quelle più efficaci per vincere il batterio. L'IA ha scelto 240 molecole, delle 7000 proposte e gli scienziati di queste 240 molecole ne hanno differenziate nove, tra cui l'abaucina che si è distinta per la sua specificità, infatti e’ capace di uccidere solo l'A. baumannii, lasciando intatti gli altri batteri.

L'abaucina è risultata efficace nel curare le ferite infettate da A. baumannii nei topi, mostrando efficacia anche contro ceppi del batterio resistenti a diversi antibiotici, isolati da pazienti umani. Tuttavia, prima di poter essere usata nella pratica clinica, l'abaucina dovrà superare un lungo processo di sperimentazione e approvazione, come previsto dalla normativa vigente.

L'intelligenza artificiale rappresenta il futuro, può aprire nuove frontiere in diversi ambiti, dalla tecnologia alla medicina. Se impiegata a fin di bene e non per uso militare, potrebbe migliorare la qualità delle nostre vite e della nostra salute.

Ricordiamo che un altra ricerca, che potete visionare qui, afferma che un infermiere più infermieri significa meno infezioni e morti ospedaliere. Più infermieri significa meno spesa pubblica in farmaci e medicazioni per milioni di euro su base annua.

lapaginadinursingup@yahoo.com
 
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