TE LA DO IO LA DIRIGENZA! PARTE SECONDA

TE LA DO IO LA DIRIGENZA! PARTE SECONDA

Il trionfo dell’autocompiacimento

Sul sito della FNOPI (http://www.fnopi.it/attualita/xi-conferenza-nazionale-delle-politiche-della-professione-i-video-le-sintesi-e-le-slide-della-giornata-id2670.htm) sono disponibili i video degli interventi relativi all’XI Conferenza Nazionale delle Politiche della Professione. Vi invito a vederli, soprattutto quelli della sessione pomeridiana, quelli cioè che trattano l’argomento che maggiormente preoccupa la nostra dirigenza: il contratto. Il sottotitolo di questa conferenza era “mappa di un percorso”, cosa fa venire in mente il termine mappa se non una guida all’interno di un itinerario, per poter raggiungere un ipotetico tesoro come meta? Vediamo qual è il tesoro secondo la nostra dirigenza. Ciò su cui desidero porre l’attenzione è l’intervento di Stefano Simonetti, che alcuni forse ricorderanno per l’inciampo che gli è capitato: https://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/insegna-corruzione-dopo-condanna-1.724735

https://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2015/02/26/news/condannato-dalla-corte-dei-conti-tiene-un-corso-sull-anticorruzione-1.10941292

Tutti possiamo sbagliare nella vita, ma perché chiamarlo a relazionare all’interno di un evento FNOPI (pagato da tutti noi) come esperto nella contrattualistica, già negoziatore ARAN oggi in pensione? Gustatevi almeno i primi minuti nei quali viene introdotto il suo intervento https://www.youtube.com/watch?v=kzirCTc25eA&feature=youtu.be (Dirigenza sanitaria e CCNL: Contenuti irrinunciabili in relazione alla responsabilità e specializzazione richiesta dal sistema) per poi centrare subito l’obiettivo: la sede di ogni nequizia è l’art. 23 comma 2 del “maledetto” decreto n. 75 - 2017:

[…]

2. Nelle more di quanto previsto dal comma 1, al fine di assicurare la semplificazione amministrativa, la valorizzazione del merito, la qualità dei servizi e garantire adeguati livelli di efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, assicurando al contempo l'invarianza della spesa, a decorrere dal 10 gennaio 20 17, l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non può superare il corrispondente importo determinato per l'anno 20 16. A decorrere dalla predetta data l'articolo 1, comma 236, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 è abrogato. Per gli enti locali che non hanno potuto destinare nell'anno 2016 risorse aggiuntive alla contrattazione integrativa a causa del mancato rispetto del patto di stabilità interno del 201 5, l'ammontare complessivo delle risorse di cui al primo periodo del presente comma non può superare il corrispondente importo determinato per l'anno 2015, ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio nell'anno 2016.

in sintesi il divieto di incremento dei fondi per la contrattazione integrativa di ciascuna amministrazione

Questo è il nocciolo della questione. Poi, al termine della giornata giunge la definizione di “straordinari” da parte di Barbara Mangiacavalli, per qualificare gli interventi dei relatori, in particolare quello di Stefano Simonetti. Nascono spontanee alcune domande: perché un personaggio di questo tipo viene invitato dalla FNOPI (pagata da tutti noi) a relazionare all’interno di un convegno? Veramente poteva dire cose di cui solo lui era a conoscenza? L’intervento è stato a titolo gratuito oppure con compenso? Personalmente mi auguro la prima ipotesi e alla fine: ma a chi è venuto in mente di invitarlo? Evidentemente non lo sapremo mai. Mi è capitato di leggere sul web un passaggio di un collega che come me si diverte a cercare di scrivere qualcosa che possa stimolare un po’ di interesse e approfondimento. Nel passaggio in questione viene scritto che è il momento di fare scelte coraggiose (è da un po’ che viviamo questo tempo) servono assunzioni massicce, contratti dignitosi per i professionisti e che la “nostra” FNOPI sta «urlando in ogni tavolo il suo grido di dolore». Sarà, a me personalmente questo grido e tutto questo dolore non sono giunti, comunque in questo caso, a Firenze, non ha gridato nessuno, i toni sono stati decisamente pacati e cordiali, emergeva con fermezza e decisione la volontà di raggiungere l’obiettivo preposto: come avere un proprio contratto che riconosca la dirigenza infermieristica a 360 gradi.

Presto quindi i magnifici 367 otterranno l’emolumento che da tempo stanno aspettando perché afferiscono alla dirigenza sanitaria; mettiamoci il cuore in pace, la dirigenza infermieristica non è stata, non è e non sarà mai nostra alleata in un salto di qualità. Ci dovremo pensare da soli, scegliendo le rappresentanze che riterremo più meritevoli della nostra fiducia. L’architettura della futuribile crescita infermieristica sfocerà in 7/8 anni di formazione universitaria, specialità cliniche e non, poi si penserà ad un contratto che possa rappresentare in qualche modo questi super infermieri all’interno di un limbo che non sarà comparto, ma neppure dirigenza. Nel frattempo, le professionalità che arrivano a percepire all’incirca €150.000 lordi l’anno pensano al futuro della professione (Mangiacavalli risulta essere incaricata attualmente presso l’ASST Nord Milano come direttore sociosanitario sino al 31/12/2023 ed è contemporaneamente presidente FNOPI, incarico con emolumenti che non ci è possibile conoscere. É chiaro che, per assolvere a due incarichi di questo tipo è possibile sdoppiarsi senza necessità di disporre di una quantità di tempo particolare), noi lavoriamo e lottiamo per un contratto migliore, forse al prossimo rinnovo ci verrà proposto persino un aumento di €50,00 lordi mensili e staremo tutti zitti ancora una volta, anzi no, meglio, correremo a lamentarci nelle cucinette di reparto.

Dario Porcaro 

Dirigente Nursing Up ed RSU Ausl Romagna

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