Tar: Impediremo le sospensioni dei sanitari non vaccinati

Tar: Impediremo le sospensioni dei sanitari non vaccinati

Il TAR si schiera con gli operatori sanitari non vaccinati, impediremo le sospensioni.

In Italia sono 1700 i sanitari che hanno fatto ricorso.

Sono circa 46.000 gli operatori sanitari non vaccinati, un piccolo residuo, rispetto a 600.000 tra medici e infermieri, NESSUNO HA FATTO MEGLIO DI NOI in Europa e nel mondo. 

Basti pensare che in Francia solo il 64% degli operatori della sanità si è vaccinato.

Quindi perché in Italia questa crociata?

Vogliamo aggiungere che sospendendo il 7% degli operatori sanitari (medici e infermieri), in un sistema già in forte crisi,  con carenza di personale, in piena estate, significherebbe il collasso.

Premessa, LapaginadiNursingUp è favorevole ai vaccini, lo scrivente è un infermiere e crede nei vaccini.

Quello che a noi non piace è questo attacco mediatico senza fondamenta.

Ricordate quando non c'erano i dispositivi di protezione e poi sono arrivati quelli non idonei, ritenuti dannosi dai Nas? Nonostante tutto, grazie alla bravura di ogni singolo operatore sanitario, fino all’arrivo dei vaccini si sono infettati solamente 14.000 unità circa.

Vogliamo immaginare su 46.000 operatori sanitari con dispositivi IDONEI e con colleghi vaccinati, quanti si infetteranno? Zero?

Perché questo attacco mediatico?

Un tentativo di spostare le colpe verso gli operatori sanitari? Sappiamo tutti con quale maestria sono state gestite le famose ondate dai nostri dirigenti di ogni livello... sembrava un circo. 

Ci sono stati colleghi ammalati e poi morti, ma nessuno ha dato e darà mai un centesimo alle famiglie. 

Molti colleghi ci hanno scritto i motivi per cui non sono ancora vaccinati, alcuni dichiarano di avere problemi di coagulazione dalla nascita, altri invece hanno una forte familiarità per infarti e ictus. Un collega in particolare dice che ha 12 elementi in famiglia tra infarti, ictus e trombosi e di conseguenza preferisce aspettare l'arrivo di un vaccino che sia esente al 100% da effetti collaterali come la trombosi. Avere paura non significa essere no-vax.

Altri professionisti ci scrivono che hanno fatto le prime due dosi quasi a inizio campagna vaccinale, senza alcun obbligo, ma iniziano a rivalutare se fare o meno la terza dose come forma di protesta contro questa ridicola crociata, verso poi quelli che sono stati gli operatori tra i più virtuosi in Europa e nel mondo.

Ribadiamo che non parliamo a nome del sindacato di categoria, siamo autonomi, nel bene e nel male. Tranne per i comunicati stampa e la pubblicità.

La storia insegna che gli obblighi non hanno mai fatto bene alle democrazie e non hanno mai risolto nulla, anzi.

I legali dei 1700 operatori sanitari che hanno fatto ricorso affermano che l’obbligo va contro la Costituzione italiana e contro il diritto europeo.  

Vediamo,
l’Art 32 Costituzione dice che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.

Il Dlgs 09/04/2008 n 81 dice che il dipendente che non si vaccina mette a rischio la salute aziendale e della collettività e potrebbe essere allontanato temporaneamente dal luogo di lavoro, predisposto ad altre mansioni, dove possibile o licenziato.
L’Art 279 del Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro impone al datore di lavoro di mettere a disposizione "vaccini efficaci per quei lavoratori non immuni all'agente biologico, da somministrare a cura del medico competente.

L’Articolo 2087 del codice civile, obbliga il datore di lavoro ad adottare misure suggerite da scienza ed esperienza, per garantire la sicurezza fisica e psichica delle persone che lavorano in azienda. Questo potrebbe obbligare il datore di lavoro a prendere qualche forma di provvedimento. 

Il presidente del Comitato nazionale di bioetica Lorenzo D'Avack, disse in un intervista all'Ansa che l'obbligo deve essere considerato come una extrema ratio.  

Se questo rifiuto al vaccino dovesse mettere a rischio la salute di altre persone, dei lavoratori, il datore di lavoro potrebbe prendere qualche tipo di provvedimento.

Mandateci il vostro parere, o una vostra esperienza, storia, lavoro, lo pubblicheremo, anche in anonimato, come desidererete fare, scrivi a:

lapaginadinursingup@yahoo.com  

Oppure venite a discuterne sul gruppo Facebook “infermierifuoridalcomparto”
PicsArt_07-08-042416jpgPicsArt_07-04-112916jpgPicsArt_07-04-112135jpg