Stabilizzazioni non sufficienti, portare le graduatorie a termine e nuovi concorsi.

Stabilizzazioni non sufficienti, portare le graduatorie a termine e nuovi concorsi.

Comunicato Stampa:

Il Sindacato degli Infermieri Italiani Regione Lazio
Cell. 347/5871031
www.nursinguplazio.it – mail: regionalelazio.nursingup@gmail.com
Legal mail: regionalelazio.nursingup@pec.it

A tutti gli esponenti politici della Regione Lazio 

Ho mandato questo comunicato, in Regione Lazio, non so’ ne voglio entrare nel merito circa l’impegno nelle assunzioni di professionisti sanitari, in altre regioni, sono convinta che nella regione Lazio si debba osare di più, dopo anni d’immobilismo. 

La presente come da richiesta, se pur scusandomi del ritardo, per esprimere un parere rispetto al documento sottoposto alla visione delle OO.SS. Come OO.SS. apprezziamo qualsiasi processo di stabilizzazione del personale sanitario, come anche il processo d’internalizzazione dell’ares 118, più volte criticato da questa O.S.

La scrivente O.S. si pone un quesito piuttosto inquietante, al fine di agire in modo costruttivo e programmato, considerando le intenzioni descritte nel documento sottostante dalla Regione: 

È stata fatta una valutazione delle piante organiche, delle strutture sanitarie, nella Regione Lazio? 

E’ stata fatta una valutazione delle piante organiche del personale pre e post pandemia? 

Considerando che nel passato la Regione Lazio non poteva far assumere personale dal momento che in stato di commissariamento. 

La situazione vissuta è stata emergenziale e terribile, se avessimo avuto una struttura territoriale ramificata, e ben strutturata, probabilmente ne avrebbe giovato anche l’assistenza ospedaliera, evitando ingolfamenti spropositati negli ospedali. 

Alla luce di quanto descritto da questa O.S. e dalle intenzioni della Regione Lazio, la stabilizzazione del personale già presente nel SSR, anche se a tempo determinato, rappresenta una approccio insufficiente alla risoluzione dei numerosi problemi vissuti. 

Oltre ad avere, caldeggiato la strutturazione concreta degli infermieri di famiglia, anche l’assistenza domiciliare è fortemente carente e spesso esternalizzata, in tutto il SSR abbiamo perso un numero enorme di professionisti sanitari, andati in pensione, in alcuni casi deceduti, …e mai reintegrati. 

La scrivente O.S. confida in azioni più energiche ed efficaci al fine di migliorare quello che fino ad oggi è stato fatto sulle spalle del personale, che è andato avanti, nonostante tutto e tutti. 

Il punteggio testimoniato, di recente, che ha raggiunto e superato, nelle griglia dei LEA, i 200 punti, lo si deve a professionisti sanitari che si sono impegnati, senza sosta, …ma anche per forza d’inerzia! Ora è il momento che si conforti e supporti il personale, con uomini e donne, mezzi e strumenti, come si chiede da tempo.

 La stabilizzazione del personale è importante, ma non siamo convinti possa essere sufficiente a compensare le necessità della Regione Lazio.

Roma, 02.11.2021           

       Responsabile Regionale Nursing Up Lazio

                                              Laura Rita Santoro



ACCORDO TRA ASSESSORATO ALLA SANITA REGIONE LAZIO E OO.SS. IN MERITO AI RAPPORTI DI LAVORO COSTITUITI NEL CORSO DELL’EMERGENZA PANDEMICA

Premesso che l'Assessorato Regionale e le Organizzazioni Sindacali hanno già condiviso, con l’intesa del 28 aprile 2021, la necessità di un percorso di rafforzamento del Sistema Sanitario Regionale che ha come colonna portante il servizio pubblico, implementandolo, oltre che per le cure ospedaliere, anche con un sistema di sanità territoriale più ampio e diffuso rivolto sempre più alla prossimità della cura del cittadino; Considerato che: il Servizio Sanitario Regionale, al fine di svolgere pienamente tutte 

- le azioni utili ad erogare i servizi necessari alla tutela della salute dei cittadini, sia di natura emergenziale, come la pandemia tuttoraincorso, sia a garantire tutte le altre esigenze sanitarie della popolazione,necessiti di un ulteriore piano di rafforzamento con una programmazione temporale. 

- nel breve periodo, oltre a continuare a fronteggiare la pandemia, con l’impegnativa campagna vaccinale Covid, si dovrà affrontare e gestire la fase post pandemia lavorando per ridurre i tempi di attesa e recuperando le prestazioni che non si sono potute erogare in fase pandemica; nel medio/lungo periodo il rafforzamento dovrà essere dedicato alla sanità territoriale per incrementare i servizi di presa in carico, prevenzione e diagnosi precoce delle patologie e nell'assistenza post ospedaliera soprattutto delle fasce d'età più avanzate anche attraverso la prosecuzione del lavoro delle Unità Speciali di Continuità Assistenziali (USCA).

• la Regione ha attivato e realizzato, anche mediante intese con leOO.SS. le differenti forme di stabilizzazione e di tutela dei lavoratori con contratti di lavoro non a tempo indeterminato introdotte nell’ordinamento dal legislatore statale; in tal modo si è permesso a professionisti di differenti discipline e ruoli di aver un contratto di lavoro a tempo indeterminato superando la precarietà che ha caratterizzato il SSR nel corso del decennale commissariamento e permettendo di raggiungere elevati livelli nell’erogazione delle prestazioni così come testimoniato di recente dal punteggio raggiunto nelle griglia dei LEA superiore ai 200 punti; 

• la Regione ha costituito a partire dalla prima fase della pandemia rapporti di lavoro con personale medico, infermieristico e delle altre professioni che ha permesso in un primo momento di affrontare efficacemente la diffusione del covid19 e in una secondafase, ancora incorso, diavviare erealizzare una massiccia campagna vaccinale che ha posto il Lazio ai primi posti a livello europeo come percentuale di copertura dellapopolazione;

Alla data del 30 settembre risultano attivati circa 5.000 rapporti di lavoro a natura subordinata a tempo determinato e rapporti di collaborazione o di altra tipologia contrattuale.

Considerato altresì che: - la Regione manifesta la necessità, condivisa dalle OO.SS., di un attento monitoraggio del personale del SSR (anche per quanto attiene alle differenti cause di cessazione e di pensionamento) in considerazione delle sfide che la sanità laziale dovrà affrontare nei prossimi anni a partire dal miglioramento del livello dell’assistenza territoriale dalla realizzazione delle linee di attività previste dal PNRR

- la Regione manifesta inoltre la volontà, sempre condivisa dalle organizzazioni sindacali, di attivare le forme di stabilizzazione del personale previste dall’ordinamento, nel rispetto dei presupposti e dei requisiti richiesti dal legislatore statale e dei vincoli di compatibilità economico finanziaria, ciò anche considerando i percorsi di re-internalizzazione dei servizi già previsti in accordi Regione 

– Sindacati come ad esempio il passaggio alla gestione diretta dei servizi ARES 118 ed alla realizzazione delle RSA pubbliche; - Atal fine l'Assessorato e leOrganizzazioni Sindacali, nel rispetto delle reciproche prerogative, ritenendo prioritario rafforzare il SSR, con il necessario capitale umano, sottoscrivono il seguente ACCORDO tra le parti ove concordano che: 

1. il ricorso alle assunzioni a tempo determinato oltre che l’utilizzo di forme esternalizzate di attività all’interno degli enti del SSR, vanno considerate un fatto straordinario dovuto soprattutto all’emergenza pandemica insorta nel 2020 e dichiarano la volontà reciproca di non rideterminare condizioni di precarietà lavorativa nel SSR; 

2. la Regione provvederà alla programmazione delle procedure concorsuali che dovranno anche prevedere nei bandi l’applicazione dei criteri di valorizzazione della esperienza acquisita, come previsto dalla LR 4/2017, necessari al soddisfacimento del fabbisogno assunzionale espresso dalle Aziende con i piani del fabbisogno approvati, dandone opportuna informazione alle OO.SS. per il tramite di periodici incontri informativi con la convocazione dell’apposita cabina di regia prevista nell’intesa sottoscritta il 30 aprile 2021; 

3. in considerazione della necessità di garantire i servizi assistenziali durante tutta la fase pandemica edigarantire inoltre, a fine dell’emergenza, l’erogazione dei servizi necessari per la gestione post pandemica (come ad esempio la prosecuzione della campagna vaccinale e la riduzione dei tempi di attesa) oltre che i servizi in fase di re-internalizzazione e la realizzazione di nuove RSA pubbliche, e tenuto inoltreconto delle cessazioni per quiescenza previstenell’annoincorsoenel2022,leAziendeegliEntidelSSR,alfinedinondisperdere l’esperienza e la professionalità acquisita dal personale assunto con contratto di lavoro di

natura subordinata a tempo determinato mediante espletamento di procedura concorsuale, scorrimento di graduatoria di concorso pubblico a tempo indeterminato, di avviso pubblico a tempo determinato qualora quest’ultimo sia stato pubblicato sul BURL e sia stata effettuata apposita selezione dei partecipanti, procedono alla proroga di tale personale sino al 31 dicembre 2022; 

4. il personale assunto mediante manifestazione di interesse nel rispetto delle disposizioni del D.L. N.18/2021 e con cui è stato costituito un rapporto di lavoro di natura subordinata a tempo determinato al fine di garantire la continuità dell’attività assistenziale, per fronteggiare l’emergenza epidemica la cui conclusione allo stato non è ancora prevedibile e per dare attuazione alle previsioni del PNRR verrà prorogato, da parte delle Aziende e degli enti del SSR, sino al 31 dicembre 2022, in attesa del completamento delle procedure concorsuali previste o di altre possibili forme di stabilizzazione previste dalla normativa; 

5. per tutto il personale che maturi i requisiti, la Regione si impegna a far attivare dalle Aziende le procedure concorsuali per le stabilizzazioni previste all’art.20 del D.Lgs 75/2017 e a favorire il raggiungimento dei requisiti necessari senza interruzione dei rapporti di lavoro; 6. Le parti prevedono, al fine di monitorare trimestralmente l’attuazione di quanto concordato con specifico riguardo all’andamento dei processi occupazionali del SSR, di istituire un tavolo permanente di confronto tra Regione e le OO.SS.firmatari e del presente accordo. Tale tavolo permanente si riunirà con cadenza trimestrale. Le parti si impegnano entro il 30 novembre 2022 a verificare lo stato di attuazione del presente accordo e a determinare i criteri per le proroghe dei contratti in essere, con l’impegno a valorizzare le professionalità acquisite nel rispetto della normativa vigente.

ROMA 30 Ottobre 2021

Regione Lazio AAROIEMAC Lazio

Quirino Piacevoli

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