Sindaco Panieri incontra i sindacati di categoria.
L'amministrazione comunale di Imola incontra i sindacati di categoria Nursing Up e Nursind.
Questa mattina alle ore 08:00 il sindaco Marco Panieri ha ricevuto i rappresentanti sindacali dei professionisti sanitari.
Si è discusso di Sanità e in particolare sulla prevenzione di ogni forma di violenza che sia fisica o verbale negli ambienti ospedalieri.
I sindacati di categoria, Anna Esposito Fabiano per il Nursind e Giuseppe Calia per il Nursing Up, hanno consegnato una proposta congiunta, il sindaco ha letto e discusso i vari punti con i due sindacalisti.
L'incontro con il Sindaco è stato disteso e proficuo, Anna Esposito Fabiano: sono contenta che tutte le forze in campo si stiano impegnando a trovare una soluzione, sono sicura e convinta che solo con la collaborazione di tutti si riuscirà a venirne fuori. I nostri infermieri, che statisticamente sono i più colpiti, ma anche tutti gli altri professionisti sanitari e medici, meritano di lavorare in serenità, senza la preoccupazione di venire aggrediti.
Giuseppe Calia, dirigente Nursing Up: il sindaco ha accolto le nostre istanze, le valuterà con le forze dell'Ordine, si è dimostrato molto attento e motivato a risolvere questo odioso problema di carattere nazionale, ci ha confermato anche che sono avviati da giorni i tavoli con la Questura, con l'Azienda Ausl Imola, insieme, uniti per cercare la migliore soluzione possibile. Vorrei ricordare che in caso di aggressione a un Operatore sanitario si rischiano pene severissime, fino a 16 anni di reclusione e sanzioni fino a 5.000 euro. Tolleranza zero.
Non tutti sanno che gli operatori sanitari in Italia, infermieri, ostetriche, fisioterapisti, oss, tecnici, etc, percepiscono stipendi nettamente sotto la media OCSE, in proporzione a rischi, responsabilità e costo della vita.
Nel primo anno di covid-19, i nostri operatori, tutti, si sono presentati a lavoro pur sapendo di non avere DPI a disposizione contro un virus allora sconosciuto.
Molti si sono ammalati, molti sono morti.
Non è giusto che per aiutare il prossimo, per giunta senza un vero riconoscimento economico, si venga anche aggrediti.
Quella degli infermieri è la categoria più colpita al mondo da burnout, stress, suicidi. Sempre più infermieri lasciano la professione e sempre più studenti lasciano il corso già a metà del primo anno di studi.
Questa mattina alle ore 08:00 il sindaco Marco Panieri ha ricevuto i rappresentanti sindacali dei professionisti sanitari.
Si è discusso di Sanità e in particolare sulla prevenzione di ogni forma di violenza che sia fisica o verbale negli ambienti ospedalieri.
I sindacati di categoria, Anna Esposito Fabiano per il Nursind e Giuseppe Calia per il Nursing Up, hanno consegnato una proposta congiunta, il sindaco ha letto e discusso i vari punti con i due sindacalisti.
L'incontro con il Sindaco è stato disteso e proficuo, Anna Esposito Fabiano: sono contenta che tutte le forze in campo si stiano impegnando a trovare una soluzione, sono sicura e convinta che solo con la collaborazione di tutti si riuscirà a venirne fuori. I nostri infermieri, che statisticamente sono i più colpiti, ma anche tutti gli altri professionisti sanitari e medici, meritano di lavorare in serenità, senza la preoccupazione di venire aggrediti.
Giuseppe Calia, dirigente Nursing Up: il sindaco ha accolto le nostre istanze, le valuterà con le forze dell'Ordine, si è dimostrato molto attento e motivato a risolvere questo odioso problema di carattere nazionale, ci ha confermato anche che sono avviati da giorni i tavoli con la Questura, con l'Azienda Ausl Imola, insieme, uniti per cercare la migliore soluzione possibile. Vorrei ricordare che in caso di aggressione a un Operatore sanitario si rischiano pene severissime, fino a 16 anni di reclusione e sanzioni fino a 5.000 euro. Tolleranza zero.
Non tutti sanno che gli operatori sanitari in Italia, infermieri, ostetriche, fisioterapisti, oss, tecnici, etc, percepiscono stipendi nettamente sotto la media OCSE, in proporzione a rischi, responsabilità e costo della vita.
Nel primo anno di covid-19, i nostri operatori, tutti, si sono presentati a lavoro pur sapendo di non avere DPI a disposizione contro un virus allora sconosciuto.
Molti si sono ammalati, molti sono morti.
Non è giusto che per aiutare il prossimo, per giunta senza un vero riconoscimento economico, si venga anche aggrediti.
Quella degli infermieri è la categoria più colpita al mondo da burnout, stress, suicidi. Sempre più infermieri lasciano la professione e sempre più studenti lasciano il corso già a metà del primo anno di studi.