SI TOGLIE AGLI EROI SANITARI PER DARE AI NON SANITARI IN TELELAVORO.

SI TOGLIE AGLI EROI SANITARI PER DARE AI NON SANITARI IN TELELAVORO.

COMUNICATO STAMPA NURSING UP


OGGETTO: Incontro Azienda - Sindacati accordo Regionale COVID-19


Il Sindacato degli Infermieri, in merito all’incontro svoltosi in data 08/05/2020 conferma la posizione già espressa il mese scorso circa la NON FIRMA del eventuale accordo con l’azienda AUO SANT’ANNA di Ferrara; pur capendo lo sforzo che è stato messo in atto dalla Regione Emilia Romagna, dall’Azienda e da tutte le componenti, riteniamo comunque che:

  • fondamentale sarebbe stata la partecipazione di Nursing Up ai tavoli regionali per la discussione (non abbiamo ancora capito perché la Regione Emilia Romagna non ci abbia invitato alla discussione avendone pienamente diritto, ma siamo stati chiamati solamente per apporre la nostra firma su un accordo a cui non abbiamo partecipato come parte attiva alla stesura)

  • In ambito locale abbiamo notato come sia impossibile il dialogo col Direttore Amministrativo dott. Iacoviello: in questi anni abbiamo notato come lui voglia imporre solamente il suo punto di vista senza lasciare spazio ad una trattativa, inalberandosi con espressioni fuori luogo ed offensive quando si propongono soluzioni concrete per la tutela degli Infermieri; praticamente abbiamo capito che bisogna firmare quello che lui, e solo lui, propone/impone

  • Riteniamo offensivo nei confronti di Infermieri e OSS elargire una quota pari a 400 euro a tutti coloro (amministrativi tesserati con i confederali) che in questo periodo di emergenza non abbiano effettuato assistenza diretta ai pazienti covid o non covid ma che si trovano “premiati” pur lavorando da casa!!! Questa quota solo per l’ospedale Sant’Anna è pari a 124.800 euro (figuriamoci a livello regionale…) in quanto, grazie al periodo individuato dall’azienda che ha esteso il periodo di calcolo dell’indennità dal 1 di febbraio al 31 di marzo quando le indicazioni regionali erano dal 21 febbraio al 31 di marzo, appunto, tutti prenderanno il 100% di quanto pattuito dai confederali con la Regione;

  • Non abbiamo ricevuto risposte esaustive in merito ai 41.000 euro stanziati dall’Azienda ai coordinatori ed ai POA (Posizioni Organizzative di Area): secondo il dott. Taglioni (responsabile della Direzione Inf.ca) queste figure “hanno lavorato fino all’una di notte per organizzare tutto il discorso COVID”. Riteniamo che ci siano ancora molte lacune sull’organizzazione ( tragitti COVID non ancora identificati all’interno dell’ospedale tant’è vero che chiunque può salire su un ascensore dopo esservi appena transitato un paziente covid) soprattutto alla luce del fatto che, il mese scorso, è stato applicato da questa azienda gli articoli del CCNL (INDENNITA’ DI COORDINAMENTO) in cui venivano stabiliti dai 5 ai 12 mila euro per queste figure come forfait per le ore di straordinario svolte e per la responsabilità organizzativa che questo ruolo comporta. Aggiungere altri 41.000 euro a coloro che ci dicevano di portare da casa sacchi dell’immondizia da utilizzare come calzari, lo riteniamo aberrante come sindacato e soprattutto poco rispettoso per tutti quei infermieri che nel turno di notte vengono indennizzati con ben 2,74 euro lordi all’ora dalle 22 alle 6 del mattino (anche quelli che attualmente lavorano 10 ore a notte in reparti COVID).

  • Ci è dispiaciuto non vedere accolta la nostra proposta (richiesta fatta nella video-conferenza del 9 di aprile) circa la possibilità di poter recuperare con il riposo compensativo i 20 minuti di tempo vestizione/svestizione in alternativa al pagamento al 100% o 75% e quindi vedere negata la possibilità di scelta al dipendente.

  • Abbiamo notato che in sede di discussione non ci sono state date risposte sufficienti circa l’ASSENZA di qualsiasi tipo di indennità, soprattutto quelle di malattie infettive, relative al mese di aprile. Ricordiamo che il mese di aprile ( e fine marzo) è stato quello più faticoso per la sanità ferrarese ma nessun Infermiere riceverà indennizzi COVID pur avendo lavorato tra l’altro per le festività di Pasqua, del Patrono e per la festa della Liberazione. Inoltre non sarà presente nessun tipo d’indennità per quei INFERMIERI-FACCHINI che sono stati costretti ad imballare scatoloni ed eseguire plurimi traslochi vista la continua riorganizzazione (fosse mai quella definitiva…) che subiscono i reparti e ambulatori all’interno dell’ospedale

  • Abbiamo chiesto inoltre che si possa avere un format in italiano per un corretto utilizzo dei DPI soprattutto quelli di origine cinese che avendo ideogrammi scritti appunto in mandarino sono di incomprensibile identificazione e che quindi il dipendente possa avere in reparto una copia da consultare per utilizzare nella maniera corretta il DPI per la sicurezza sua, dei pazienti e dei colleghi


Questo in sintesi sono i motivi per cui riteniamo difficile apporre la nostra firma su questo accordo, anche se, ci riserveremo di leggere il documento ufficiale da parte dell’azienda ma che, come ribadito sopra, sappiamo già che sarà “BULGARAMENTE” redatto.


Nursing Up Ferrara