Schiavi o professionisti? SSN in pericolo
Ancora una volta, la politica italiana dimostra di non comprendere le reali esigenze del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Invece di investire in risorse umane e valorizzare i professionisti sanitari, si propone di risolvere la carenza di infermieri con personale proveniente dal Terzo Mondo, con medici specializzandi e offrendo condizioni lavorative al limite dello sfruttamento.
Non ci siamo e non ci stiamo!
Il Ministro Schillaci addirittura parla di nuove mansioni per rendere attrattiva la professione, non soldi, mansioni.
Gli infermieri non sono meri esecutori di mansioni, ma professionisti laureati, competenti e qualificati che svolgono un ruolo fondamentale nella cura e nell'assistenza dei pazienti. Affermare il contrario, come fa la politica italiana da anni, denota una profonda ignoranza della realtà del lavoro infermieristico.
Sempre il Ministro, dice che gli infermieri mancano in tutta Europa, ma l’Europa non solo li paga profumatamente, ma gli da benefit (affitti, master, biglietti aerei, etc) che in Italia manco ci sogniamo.
L'Europa ci attrae, non l'Italia.
È un dato di fatto che gli infermieri italiani emigrano in massa verso altri paesi europei, dove vengono retribuiti adeguatamente, godono di condizioni lavorative migliori e di un welfare più solido. Invece di competere con stipendi da fame e carichi di lavoro massacranti, il governo dovrebbe investire nella propria forza lavoro interna.
Basta con le promesse vuote! Per risolvere la fuga degli infermieri servono azioni concrete:
Aumenti salariali: adeguare gli stipendi alla media europea, riconoscendo il valore e la responsabilità della professione infermieristica.
Miglioramento delle condizioni lavorative: ridurre il carico di lavoro, garantire il diritto alla formazione e al riposo, contrastare la precarietà.
Valorizzazione professionale: riconoscere l'autonomia, diritti mancati e la responsabilità degli infermieri, ampliando i loro compiti e coinvolgendoli attivamente nella gestione del SSN.
Non siamo disposti a svendere la nostra professionalità!
Se il governo non interverrà tempestivamente, gli infermieri italiani saranno costretti a scendere in piazza per difendere la dignità della propria professione.
Sveglia colleghi!
E' arrivato il momento di una mobilitazione nazionale a oltranza, con scioperi e manifestazioni
in tutte le città d'Italia.
È l'unico modo per ottenere un cambio di rotta e costringere la politica ad ascoltare le nostre legittime richieste.
Nessuno lotterà al nostro posto. Uniamoci e facciamo sentire la nostra voce: la salute del nostro paese dipende da noi!
Invitiamo tutti i cittadini a sostenere la nostra protesta.
La difesa del SSN e della dignità del lavoro infermieristico è una battaglia che riguarda tutti.
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Vincenzo Parisi