Sanità, i nuovi schiavi

Sanità, i nuovi schiavi

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I NUOVI SCHIAVI

E così l'azienda insiste nel voler, in modo scellerato, giustificare le carenze di personale attraverso l'istituzione di una pronta disponibilità con un organico integrativo dipartimentale in relazione all'expertise maturata dai professionisti relativamente alla tipologia di utenza assistita.

Infatti il prossimo venerdì 9 giugno ci sarà un incontro con la Direzione Generale dove sarà riproposto quanto presentato all'Organismo Paritetico aziendale incontratosi il 20 febbraio ultimo scorso.

Incontro che ha visto Nursing Up come unico sindacato a opporsi a tale ipotesi organizzativa.

Difatti tranne la UIL che si è astenuta e la FIALS che proprio non si è presentata tutte le altre sigle sindacali hanno avallato le proposte aziendali (alleghiamo la parte finale con le firme dei partecipanti) che snaturano le condizioni contrattuali per cui nasce e si utilizza il servizio di pronta disponibilità.

La proposta aziendale è quella di prospettare un numero giornaliero di 50 pronte disponibilità distribuite su tutta quanta la AUSL Romagna.

Il costo economico complessivo annuo sarebbe di 394.200.€ senza considerare di fatto le ore lavorate che corrisponderebbero a un turno intero!

Si parla quindi di migliaia di ore lavorate in straordinario che andrebbero ulteriormente a depauperare il fondo contrattuale di riferimento.

Qual è il danno per tutti gli operatori?

1) non si è capito quando e come saranno attivate le impronte disponibilità, ovvero se con una sigla predisposta sul turno base o attraverso l'attivazione di una pronta disponibilità su di un turno già prestabilito.

2) il fondo specifico sarà completamente prosciugato da questa ulteriore richiesta di denaro presa direttamente dalle tasche dei lavoratori che vedranno preclusi avanzamenti di fascia, vedranno preclusi gli incarichi professionali, ed il forte rischio che pure il festivo infrasettimanale venga messo a rischio dato l'impossibilità di sostenere i costi legati a tale ipotesi organizzativa.

A conti fatti più o meno sono circa 400 fasce che non saranno erogate agli operatori per ogni anno lavorativo.

Circa 40 incarichi di funzione non fruibili per remunerare e per inquadrare i professionisti che hanno la possibilità di essere valorizzati così come definito da contratto collettivo.

Come nursing up avevamo proposto all'azienda di creare una sorta di indagine di interesse per capire chi fosse disponibile a esercitare turni aggiuntivi con l'utilizzo delle poa anche in unità operative e in servizi diversi da quelli di appartenenza.

Non è possibile che si richieda sempre e solo agli operatori un ulteriore sacrificio sia legato alla vita privata sia, di fatto, economico.

Se passa questa opzione diventeremo tutti schiavi di questa azienda con la complicità di quei sindacati che sottoscriveranno l'accordo.

I lavori sono terminati alle 18:45, ecco chi ha firmato:

- Collari (CGIL), approva il documento come impianto generale

- Ruben (CISL), approva il documento come impianto generale

- Pecoriello (NURSIND), approva il documento come impianto generale

- Bertacci (UIL), si astiene dal firmare il documento

- Nursing Up, non è d’accordo sull’impianto generale (unico sindacato a rifiutare)

- Altri, non presenti

Nursing Up Romagna
Responsabile Provinciale
Gianluca Gridelli
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