Rinviati gli arretrati dei professionisti sanitari mentre la politica cerca di aiutare i manager a percepire oltre 240.000 euro

Rinviati gli arretrati dei professionisti sanitari mentre la politica cerca di aiutare i manager a percepire oltre 240.000 euro

Niente arretrati per i professionisti sanitari mentre per i manager della pubblica amministrazione rischia di saltare il tetto dei 240.000 euro.

Per chi non lo sapesse i dirigenti pubblici italiani hanno un tetto massimo di soli 240 mila euro l’anno, sopra la media OCSE, pensate che Angela Merkel nel suo mandato ha percepito circa 216.000 euro, meno dei nostri manager pubblici, mentre stipendi e pensioni dei comuni cittadini italiani sono ben al di sotto della media OCSE a fronte di una pressione fiscale da urlo.

Come si dice? C’è chi può e chi non può… i nostri politici e dirigenti possono, il popolo che porta avanti la baracca non può.

Tetto massimo che sicuramente verrà rimosso, se non con questo governo sicuramente con il prossimo.

Infatti sono in molti a pensare che non sia giusto mettere un tetto ai nostri illustri e onorevoli dirigenti che tanto fanno per il nostro paese...

Quanto produce un nostro dirigente a confronto con il più piccolo dei suoi dipendenti? Ma se dirigenti e politici ridurrebbero il proprio stipendio del 50% riuscirebbero ad arrivare a fine mese? (Venite a rispondere sul gruppo infermieri fuori dal comparto, vi aspettiamo).

Io infermiere, con 1500 euro al mese con 2 figlie e una moglie a carico faccio fatica, onestamente.

Intanto mentre la politica prova ad aiutare i dirigenti della pubblica amministrazione, il ministero dell’Economia e Finanza richiede l’ennesimo chiarimento all’Aran, riguardo al nostro CCNL sanità firmato il 17 giugno 2022, facendo così slittare ulteriormente la sottoscrizione definitiva.

Con questa mossa circa 700 mila unità di personale del settore si vedono slittare gli arretrati di un contratto che economicamente già fa molta tristezza, niente a che fare con i 240.000 euro dei nostri manager del pubblico.

Il Presidente del Nursing Up, Antonio De Palma è intervenuto energicamente su tutti i quotidiani con disappunto.

Noi della pagina di Nursing Up (che non parla mai a nome del Nursing Up) siamo del parere che finché i sindacati di categoria non avranno il 51% dei consensi da parte dei professionisti sanitari tutti, non potrà mai partire alcuna rivoluzione, alcun cambiamento.

Vi consigliamo infermieri fuori dal comparto, gruppo Facebook che non ha sindacati e non ha politica, solo appoggiano chi cerca di aiutare i sanitari, a prescindere dalle bandiere, di conseguenza tutti i sindacati di categoria sono ben accetti, compreso il Nursing Up.

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