Riflessioni di un Coordinatore Infermieristico

Riflessioni di un Coordinatore Infermieristico

Giovedi ero Roma al Circo Massimo e ho condiviso con colleghi meravigliosi una giornata, direi UNICA e piena di emozioni: insieme abbiamo riflettuto, ci siamo arrabbiati, abbiamo pianto, riso, cantato, consapevoli di svolgere la professione più bella del mondo, ma anche la più bistrattata, la meno valorizzata.

Abbiamo gridato BASTA a Infermieri deprofessionalizzati, sfruttati, sottopagati.

Ci siamo commossi per lo spessore e il coraggio della collega Clelia, ci siamo riconosciuti nella rana bollita testimoniata da una Grande Senia, abbiamo esultato durante l'intervento del Presidente De Palma, Uno che ci mette davvero la faccia, MA c'erano delle sedie vuote e a mancare non erano soltanto i rappresentanti di altre sigle sindacali o gli ordini professionali, a mancare erano i tanti di noi.

Strideva in quel luogo simbolo lo spazio ancora vuoto e la nostra incapacità di fare veramente squadra, di convergere tutti nella stessa direzione andando OLTRE gli interessi personali.

Impariamo dai colleghi francesi che per costanza, tenacia e unione hanno ottenuto più di un riconoscimento.

In Italia il Dividi et Impera ha avuto sempre terreno fertile, ma se vogliamo uscire davvero dal Comparto e riscrivere la storia della nostra Professione non dobbiamo esitare, dobbiamo partecipare, non limitarci a "armiamoci e combattete", riflettiamoci prima del due novembre.

Coordinatore Infermieristico
Carmelina Di Lella