Professionisti sanitari in condizioni inumane, gravissima carenza di personale.

Professionisti sanitari in condizioni inumane, gravissima carenza di personale.

Arrivano segnalazioni da tutta Italia, ferie soppresse, cambi compensativi non concessi, blocco di mobilità anche se vincitori di avvisi, salti di riposo, colleghi con 160 ore di straordinario NON RETRIBUITE, preavvisi studiati per far perdere migliaia di euro e gravi carenze di personale nonostante ci siano tante graduatorie aperte, ma ferme.

Ultima segnalazione arriva da Ferrara, in Emilia Romagna che spesso si vanta di essere all'avanguardia...chi ci lavora sa che non è proprio così, soprattutto i professionisti della sanità.

COMUNICATO STAMPA

OGGETTO: 
Condizioni inumane perpetrate dall’azienda nei confronti degli operatori sanitari.

Questa storia va avanti da moltissimo tempo, molto ma molto prima del covid-19!!!
Perdonate la semplificazione del complesso discorso, ma certo non è mistificazione.

Il declino inizia quando nel 1992 si decide di stravolgere un sistema al servizio e a tutela della collettività in un sistema aziendale con tanto di guadagno sempre in costante aumento, in particolare per i vertici mentre il cittadino è sempre più ai margini e i lavoratori in trincea piano piano perdono sempre più diritti a fronte di un lavoro sempre più gravoso e poco sicuro.

Sparisce il comitato di gestione e arriva il Direttore Generale che da bravo generale sceglie i suoi sottoposti che, a fronte di un obiettivo attribuito si vedono corrisposti un bel po di danari pubblici!!!

Gli obiettivi, anche se vestiti di tutela al cittadino, in realtà sono per lo più volti al risparmio di personale, di tempi di degenza che devono diventare sempre minori, di materiale che è spesso di qualità scadente (vedi mascherine) ecc... Anche le relazioni sindacali diventano negli anni sempre meno significative perché il Direttore Generale, di scelta politica regionale, diventa praticamente intoccabile e tutto può, a scapito dei lavoratori.

Entrando nella realtà ferrarese la scrivente organizzazione sindacale segnala alla cittadinanza l’impossibilità di un confronto reale con l’azienda universitaria di Cona su qualsiasi situazione che il lavoratore denuncia al sindacato.
E’importante che i cittadini ferraresi sappiano che gli infermieri di Cona a cui affidate la vostra vita ogni volta che vi rivolgete al sistema, sono sottoposti ad un trattamento psico-fisico che li logora, mettendo a rischio loro stessi e l’operato che svolgono sulla cittadinanza.

Dopo aver gettato il cuore oltre l’ostacolo nel momento della pandemia (dove già gli infermieri erano molto stanchi psico-fisicamente perché veniva chiesto loro oltre il dovuto da anni), gli infermieri avevano avuto l’ardire di credere che nell'estate 2022 avrebbero potuto programmare i congedi ordinari e straordinari estivi in tempo utile.

E invece proprio no!!!! L’O.S. Nursing Up è dal mese di marzo che tenta inutilmente di aprire un dialogo con l'azienda, fallendo, tant’è che pochi giorni fa' siamo dovuti ricorrere ad una formale diffida tramite il nostro studio legale ad una dirigente in quanto secondo un documento interno, a causa della grave carenza di personale, imponeva un presunto obbligo di programmazione per tutto il periodo estivo dei congedi straordinari inerenti la Legge 388 e 151 (istituti nati per la tutela di soggetti fragili, minori e disabili e regolati da specifiche normative e dal ccnl).

Per questa azienda non solo i lavoratori non hanno dignità di persona, ma anche i loro partenti affetti da patologia o minori sono agli occhi di questi dirigenti, uomini di un Dio minore!!!

Da mesi assistiamo ad una continua fuga di personale e dal mancato ripristino dello stesso tramite lo scorrimento della graduatoria concorsuale; manca una graduatoria per la stabilizzazione del personale a tempo determinato che tanto si è prodigato durante la fare emergenziale della pandemia e ad oggi risulta formato ed in servizio, ma con un contratto a termine.

Ci sono situazioni diventate insostenibili; il pronto soccorso con centinaia di accessi giornalieri è luogo invivibile dove il rischio di errore è sempre più alto.

Il servizio dialisi si regge ormai sull'obbligo di doppi turni con piogge di ordini di servizio e la negazione addirittura dei permessi per donazione di sangue!

Per non parlare degli ormai cronici problemi dei reparti medici, dove i colleghi non sono più in grado di assistere i pazienti in modo efficace.
Cogliamo con piacere infine che le sigle generaliste si siano finalmente accorte dei problemi che da tempo noi denunciamo a gran voce sperando che un fronte sindacale unito possa finalmente dare le risposte che i lavoratori ed i cittadini meritano.

È necessario che l’azienda non risponda a questo comunicato con un laconico e autoreferenziale “va tutto bene, siamo bravi” perché ciò che è stato scritto sopra sono fatti e non è un percepito di alcuni lavoratori, urge quindi un confronto serio con l'azienda e l'apertura di un tavolo tecnico per cercare di trovare soluzioni a breve e a lungo termine prima che il sistema collassi definitivamente a discapito dei cittadini Ferraresi.

Francesca Batani
Nursing Up
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