OSS, nuovo profilo e formazione
Firmata
la bozza di accordo tra il Ministero della salute, le Regioni e le
Province autonome di Trento e di Bolzano per la revisione del profilo
professionale dell’operatore socio-sanitario.
Le
profonde modificazioni nelle realtà organizzative che si sono
verificate negli ultimi vent’anni, l’emergenza pandemica da
Covid-19, l’invecchiamento della popolazione, l’aumento della
multimorbidità e cronicità, richiedono un continuo sviluppo di
competenze e da qui la necessità di procedere con un
aggiornamento del profilo nonché del percorso formativo.
Art. 1, comma 2, della Legge 1° febbraio 2006, n. 43, l’operatore socio-sanitario è l’operatore di interesse sanitario che svolge
attività finalizzate a soddisfare i bisogni primari e favorire il
benessere e l’autonomia delle persone assistite in ambito
sanitario, socio-sanitario e sociale.
Grazie a piani, attività, programmi, l' Oss collabora con gli operatori sanitari e sociali e con la supervisione di essi, nell’ottica dell’integrazione multi-professionale attenendosi alla pianificazione individuale, ai piani di lavoro e alle attribuzioni di attività dirette alla persona da parte degli infermieri e degli altri professionisti sanitari e sociali in relazione alla complessità/criticità e al contesto operativo.
L’operatore
socio-sanitario è responsabile della corretta esecuzione delle
attività attribuite.
La
formazione dell’operatore socio-sanitario è di competenza
delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, che
autorizzano gli Enti del SSR allo svolgimento delle atgtività
formative, definendo i criteri di accreditamento e di partnership.
Gli operatori socio-sanitari saranno obbligati a frequentare
eventi formativi di aggiornamento riguardanti gli ambiti
operativi di competenza per una durata complessiva di almeno 15 ore
annuali.
Requisiti di ammissione per il corso di operatore socio-sanitario è richiesto:
- compimento del 18° anno di età alla data di iscrizione al corso e il titolo di scuola secondaria di primo grado.
Chi
ha conseguito il titolo di studio all’estero di pari livello deve
presentare la dichiarazione di valore o un documento equipollente o
corrispondente, che attesti il livello di scolarizzazione e deve
possedere certificazione di competenza linguistica della lingua
italiana orale e scritta equivalente al livello almeno B1 del Quadro
Comune Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue.
esonerati dalla presentazione del predetto certificato, i cittadini
stranieri che sono in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo
scolastico o di un titolo di studio di livello superiore conseguito
in Italia.
Prove
di ammissione al corso
-
Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano definiscono
i criteri per lo svolgimento delle prove di ammissione ai corsi
-
accertamento medico di idoneità specifica alla mansione
-
vaccinazioni previste dalla normativa vigente.
Requisiti
minimi del corso
-
durata complessiva non inferiore a 1000 ore, da svolgersi in un
periodo di tempo non inferiore a 9 mesi e non superiore a 18 mesi.
Il
corso è strutturato in 2 moduli didattici:
- un modulo relativo alle competenze di base (200 ore di teoria)
- un modulo relativo alle competenze professionalizzanti (durata minima 800 ore di cui: 250 ore di teoria, 100 ore di esercitazioni/laboratori, 450 ore di tirocinio, possono variare da 10 a 30 ore)
I moduli sono articolati nelle seguenti aree disciplinari:
a. area socio-culturale, legislativa e istituzionale,
b. area tecnico operativa,
c. area relazionale.
Le esercitazioni/laboratorio sono propedeutiche al tirocinio e finalizzate all’apprendimento di attività tecnico-procedurali e abilità relazionali comunicative in ambiente protetto. Possono essere condotte da docenti del corso, tutor, esperti, in possesso di competenze specifiche relative ai contenuti e alle metodologie delle stesse.
Nel percorso formativo di tirocinio devono essere previste almeno 150 ore di tirocinio in contesto sanitario. La programmazione e supervisione dei tirocini è affidata ad un tutor il quale è un professionista sanitario con esperienza professionale di almeno 3 anni in ambito sanitario, socio-sanitario, in possesso di laurea triennale o titolo equipollente o riconosciuto equivalente, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
L’attività di tirocinio viene svolto con il ricorso a guide di tirocinio, personale già operante presso le strutture dove si svolge il tirocinio stesso, adeguatamente formato, qualificato e competente nelle attività che devono essere apprese dal tirocinante.
Alla valutazione dei tirocinanti concorrono il tutor e le guide di tirocinio.
Il coordinatore del corso deve essere in possesso della laurea magistrale o titolo equipollente o riconosciuto equivalente.
La frequenza ai corsi è obbligatoria e non può essere ammesso all’esame di qualifica il corsista che abbia superato il tetto massimo di assenze indicato dalla Regione o Provincia autonoma di Trento e di Bolzano, che comunque non può essere superiore al 10% delle ore complessive.
Sono ammessi all’esame di qualifica i corsisti che al termine del percorso formativo abbiano riportato valutazioni positive in tutte le materie di insegnamento e nel tirocinio.
L’esame di qualifica consiste in una prova teorica scritta e orale e una prova pratica finalizzate a verificare rispettivamente l’apprendimento delle conoscenze e l’acquisizione di conoscenze e abilità pratiche e tecniche previste dal profilo, nel rispetto della normativa vigente.
La commissione d’esame, nominata in base alle disposizioni delle rispettive Regioni e Provincie autonome, è composta come da un rappresentante della Regione o Provincia autonoma di Trento e di Bolzano con funzione di presidente della commissione, un infermiere ed un esperto dell’area sociale, esterni all’organizzazione del corso, il coordinatore del corso, il tutor e/o un docente del corso. Ulteriori componenti possono essere individuati dalle Regioni e Province autonome.
Al corsista che supera l’esame, è rilasciato dalle Regioni e dalle Province autonome un attestato di qualifica valido su tutto il territorio nazionale.
L’operatore socio-sanitario ha competenze e abilità rivolte al soddisfacimento dei bisogni primari delle persone assistite nei contesti sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, presso i servizi e le strutture ospedaliere e distrettuali, territoriali, residenziali, semi-residenziali, presso le strutture scolastiche, le strutture penitenziarie, a domicilio dell’assistito nonché presso ulteriori contesti che in ragione dell’evoluzione delle organizzazioni e delle necessità assistenziali potranno necessitare della presenza dell’operatore socio sanitario.
Effettua
le attività di assistenza alla persona adattando l’approccio
relazionale alle caratteristiche degli assistiti/caregiver,
attivandosi per l’umanizzazione delle cure; utilizza comportamenti
di sicurezza per sé e la persona assistita. Le sue competenze sono
finalizzate a favorire il benessere e l’autonomia della persona
assistita con problemi di salute acuti o cronici, disabilità,
disturbi di salute mentale, dipendenza patologica, disagio
sociale-emarginazione, in tutte le fasi della vita, compresa la
terminalità e a garantire la sicurezza dell’ambiente di vita e di
cura.
Mantiene aggiornate le proprie competenze contribuendo alla definizione del proprio bisogno di formazione.
In base al grado di complessità/criticità della persona e al contesto operativo, l’operatore socio-sanitario svolge le attività a carattere sanitario come da pianificazione dell'infermiere o di altro professionista responsabile, che assicura il monitoraggio e la valutazione periodica delle condizioni della persona assistita, in un contesto organizzativo in cui sono definiti ambiti di competenza, responsabilità degli operatori e sono presenti piani di lavoro e sistemi di verifica.
L’attribuzione delle attività avviene mediante strumenti di integrazione professionale quali pianificazioni assistenziali e/o socio-assistenziali, prescrizioni o altre modalità che garantiscano completezza e continuità informativa.
L’operatore socio sanitario svolge in autonomia le attività a elevata standardizzazione, che non comportano azioni dirette alla persona.
Svolge, inoltre, attività di pulizia e igiene degli ambienti di vita, di cura e comfort ambientale, stoccaggio di dispositivi, medicinali e altri materiali impiegati per l’erogazione dell’assistenza, se funzionali alla prevenzione delle infezioni associate ai processi assistenziali, alla promozione della sicurezza e al raggiungimento degli obiettivi di cura.
Aiutare la persona assistita nel soddisfacimento dei bisogni di base e nelle attività di vita quotidiana
Svolgere attività finalizzate al mantenimento di: postura, deambulazione, mobilizzazione, spostamenti/trasferimenti anche utilizzando ausili, protesi e ortesi prescritti.
Svolgere
attività finalizzate alla cura del corpo e igiene personale,
vestizione, alimentazione e idratazione ed espletamento delle
funzioni di eliminazione con un approccio finalizzato al mantenimento
dell’autonomia dell’assistito.
Realizzare
le attività relative alle proprie competenze rispettando i valori
guida collegati alla soddisfazione dei bisogni di vita quotidiana: la
dignità, riservatezza e privacy il rispetto della volontà, tutela
della dignità della persona assistita, contribuire nella
realizzazione delle attività al rispetto delle differenze culturali,
etniche, generazionali e di genere
Interagisce con la persona assistita/caregiver utilizzando stile comunicativo o tecniche di contatto adeguati alle loro capacità, disabilità e caratteristiche personali, anche con l'ausilio di strumenti
Elementi
di normalità e alterazioni della nutrizione. Principi nutritivi,
caratteristiche nutrizionali, igiene degli alimenti e delle miscele
nutrizionali. Modalità di conservazione degli alimenti,
preparazione, distribuzione del pasto nei diversi contesti e
attività di supporto all’assunzione in sicurezza di alimenti e
di liquidi, anche per via enterale.
Misure standard per la prevenzione delle infezioni associate ai processi assistenziali: catena infettiva, igiene delle mani, appropriatezza e modalità di utilizzo dei sistemi barriera (guanti, protezione vie aeree,..), manipolazione in sicurezza aghi e taglienti
Raccolta e stoccaggio dei rifiuti non sanitari e dei rifiuti sanitari in base alle normative vigenti.
Misure ambientali: pulizia, sanificazione e disinfezione. Ricondizionamento di strumenti e attrezzature utilizzate per l’assistenza e procedure per la sterilizzazione e/o alta disinfezione di materiali/dispositivi/presidi riutilizzabili Stoccaggio e conservazione di presidi, attrezzature e strumenti medico-sanitari e medicinali.
Misure e procedure di prevenzione basate sulla modalità di trasmissione: trasmissione da contatto, trasmissione da droplet trasmissione via aerea, percorso pulito/sporco e ciclo della biancheria.
Il rischio biologico: misure di prevenzione, protezione e profilassi delle infezioni e delle malattie infettive, precauzioni standard, precauzioni basate sulle modalità di trasmissione.
Prevenzione
e misure di protezione degli incendi: norme di sicurezza
nell’utilizzo di gas medicali, rischio elettrico e misure di
prevenzione degli incidenti, prevenzione dello stress
lavoro-correlato, lavoro a turni, mobbing/molestie.
Prelevare
campioni biologici la cui raccolta non richiede manovre invasive e
provvedere alla loro conservazione e trasporto, se previsto.
Rilevare e registrare parametri vitali, segni e sintomi di alterazione, anche con l’utilizzo di monitor multiparametrici
Collaborare alla rilevazione di altri dati funzionali alla definizione del bisogno assistenziale mediante l'applicazione di scale di valutazione validate per personale di supporto.
Collaborare
nel fornire informazioni ad assistiti e caregiver per l’appropriata
fruizione dei servizi socio-sanitari e assistenziali.
Attuare misure per la riduzione del rischio di cadute, lesioni, , sindrome da allettamento e altri rischi correlati alle caratteristiche delle persone assistite, secondo procedure in uso.
Rilevare e registrare, secondo procedure in uso, quantità e qualità delle escrezioni sostituendo al bisogno i dispositivi di raccolta.
Eseguire medicazioni semplici e bendaggi, secondo procedure in uso.
Sostenere, compensare o sostituire la persona assistita in situazione di stabilità clinica e i famigliari nello svolgimento di attività di autocura, compresa la preparazione e l’assunzione di terapia farmacologica, con la supervisione e indicazioni operative dell’infermiere o medico o infermiere.
Partecipa
ai programmi di prevenzione, promozione ed educazione alla
salute in base alle rispettive competenze Realizzare attività
finalizzate al mantenimento delle capacità psico-fisiche residue,
alla rieducazione e recupero funzionale, secondo procedure in uso.
Aiutare la persona assistita a mantenere pratiche religiose e spirituali.
Aiutare
la persona assistita nel disbrigo di pratiche burocratiche e
nell'accesso a servizi.
Conoscere procedure non invasive per la raccolta di campioni biologici, modalità di predisposizione di dispositivi per raccolta di campioni biologici con impiego di dati anagrafici; conservazione e sicurezza nel trasporto dei campioni.
Riferisce subito principali alterazioni e manifestazioni: disidratazione, malnutrizione in eccesso/difetto, dispnea, cianosi, apnea, cefalea, nausea e vomito, prurito, singhiozzo, angina, edema, trombosi, ipertensione/ipotensione arteriosa, ittero, ematemesi, ascite, pirosi gastrica, tremore, declino cognitivo (elenco non esaustivo).
Rilevazione di dati utili alla definizione dei bisogni assistenziali.
Attività
di assistenza nelle più comuni situazioni di bisogno: I bisogni
della persona e della famiglia/caregiver, le necessità di aiuto
collegati alle ADL, servizi e reti territoriali in specifiche
situazioni assistenziali: disabilità, demenza, Parkinson, ictus,
Intervento chirurgico, procedure assistenziali di base nelle fasi
pre, intra e post operatoria, mantenimento dell’asepsi chirurgica.
Previene incidenti domestici.
Pratiche
di cura della salma nel rispetto della multiculturalità.
Forme
farmaceutiche, modalità di assunzione della terapia farmacologica
frequentemente auto-gestita.
Primo intervento, posizioni di
sicurezza, procedure di BLS-D, principi
della chiamata in situazioni di emergenza.
Utilizzare strumenti comunicativi e informativi all'interno del contesto in cui svolge la propria attività anche per assicurare la continuità delle cure.
Collaborare alla definizione dei piani di lavoro per quanto di competenza. Qui troverete la Bozza con tutti i dettagli.