Ospedali al collasso. In Emilia Romagna tanti capitani e nessun timoniere. Denuncia del Nursing Up

Ospedali al collasso. In Emilia Romagna tanti capitani e nessun timoniere. Denuncia del Nursing Up

Al Presidente della Regione Emilia Romagna
Governatore Stefano Bonaccini

Ai cittadini

A tutti i professionisti sanitari

Rischio salute in Emilia Romagna, ospedali al collasso.

La salute dei nostri infermieri, ostetriche, oss è sempre più a rischio burnout con un aumento di infortuni e/o malattia dovuto proprio alla stanchezza che porta inevitabilmente a un calo dell’attenzione e che si ripercuoterà inevitabilmente anche sui pazienti se non vi diamo un freno.

Nursing Up denuncia da anni la grave carenza di personale, possediamo ricevute delle varie PEC inviate alle Prefetture, alle varie direzioni generali, ai sindaci, perfino a ministri e senatori.

Il personale è con l'acqua alla gola, salti di riposo, di ferie, doppi turni, più notti fatte di fila, mentre i dirigenti chiusi nella loro torre d’avorio continuano a produrre procedure che non danno né qualità né sicurezza sia al paziente che ai professionisti.

Ci sono realtà in Emilia Romagna dove il rapporto infemiere/paziente è pericolosamente alto, molto lontano dalle evidenze internazionali che parlano di un infermieri su 6 pazienti nei reparti di degenza.

Dov'è questa qualità o centralità del malato di cui tanto si parla ?

Le ricerche internazionale parlano chiaro, e Nursing Up sono almeno 6 anni che lo chiede, per ridurre il rischio di mortalità, di infezioni, piaghe e antibiotico-resistenza è necessario un infermiere ogni 6 pazienti nei reparti “base” e al cittadino deve essere chiaro che per ogni paziente che si aggiunge cresce sensibilmente la possibilità di errore e di conseguenze anche nefaste sui pazienti assistiti.

Un investimento che si traduce in qualità ma anche in risparmio per milioni di euro di antibiotici, medicazioni, farmaci, giornate di ricovero e funerali.

Quindi altro che scrivere procedure qua bisogna assumere/stabilizzare tanti ma tanti infermieri e ancor più OSS perché non è pensabile di trascurare l’assistenza alberghiera e di base.

Inutile poi andare a cercare personale all'estero e magari pagarlo il triplo quando in Italia abbiamo i migliori professionisti corteggiati da tutte le nazioni Europee.

E’ obbligatorio che queste assunzioni rispettino un piano serio e che dia veramente respiro al personale sanitario che lavora sotto organico da molto prima della pandemia. Scelte scellerate, decisioni politiche aziendalistiche che tutto hanno a che vedere tranne che con la centralità del cittadino.

E’ necessario che si cambi registro nella modalità di rapporto gerarchico, siamo subissati da racconti poco edificanti da parte dei lavoratori che subiscono da parte dei superiori, divenuto ormai più autoritario che autorevole, sempre più minatorio che aperto al confronto e all’ascolto.

E’ fondamentale che si ripristini un rapporto di umanità e professionalità, le direzioni non possono solo calare dall’alto, deve saper ascoltare ogni singolo lavoratore deve saper valorizzare le persone e deve scendere dalla torre d’avorio, a tal proposito suggeriamo come sindacato un esercizio utilizzato in psicologia con lo scambio dei ruoli per 30 giorni i dirigenti infermieristici, che sono professionisti sanitari prima di essere dei dirigenti, coprono il turno di un infermiere e vediamo come applicano le risolutive procedure da loro generate.

E’ essenziale favorire chi lavora in trincea con remunerazioni più sostanziose e quindi smettere di creare figli e figliastri, i soldi dei fondi devono essere utilizzati per aumentare le paghe di questi in maniera seria!

La cittadinanza deve sapere che nonostante questa dirigenza, malgrado gli ospedali siano alla deriva, con tanti comandanti e nessun timoniere i professionisti sanitari dell'Emilia Romagna svolgeranno sempre in scienza e coscienza il proprio operato sul cittadino ma la situazione non solo è critica non solo è drammatica è davvero arrivata al collasso.

Concludere subito le graduatorie aperte, stabilizzare gli aventi diritto, fare nuovi concorsi.
Nursing Up dice no all'arruolamento di personale dall'estero.

Segreteria Nursing Up Emilia Romagna 

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