Obbligo vaccinale, altro schiaffo alla professione. Con chi sostituiranno i professionisti che rifiuteranno?

Obbligo vaccinale, altro schiaffo alla professione. Con chi sostituiranno i professionisti che rifiuteranno?

Perchè obbligare una categoria a vaccinarsi quando la stragrande maggioranza già lo ha fatto in autonomia e senza obblighi o ricatti? Il fine? Creare un precedente?



Con il nuovo Decreto Legge, per lo scrivente, un semplice infermiere che parla a nome proprio e di tutti quei colleghi che seguono la pagina, circa 194.000, il governo ha fatto un grosso passo falso.

Una categoria, una popolazione, non si conquista con un obbligo. La libertà di scelta per cui era famoso questo Paese è stata calpestata.

I professionisti sanitari, coloro che più hanno dato a questo Paese contro la lotta al Covid-19, sono stati anche i più mortificati.

Mentre politici e dirigenti di aziende sanitarie andavano in TV a vantarsi del loro sapere, commettevano errori su errori, non consegnavano i presidi o quando lo facevano non erano quelli giusti. Gli operatori sanitari hanno adetiro in massa alla campagna vaccinale, senza obblighi, e solo una quota residuale ancora non si è vaccinata.

Alcuni colleghi, erroneamente considerati NO-VAX, hanno deciso di aspettare prima di vaccinarsi, chi per motivi personali, chi per una patologia di base, chi semplicemente vuole aspettare qualche altro mese.

Categorie, in particolare quella infermieristica, mortificata con l’obbligo vaccinale. Gli operatori, inizialmente, se vi ricordate, venivano criticati solamente perche chiedevano di avere delle mascherine ma i DPI, in qualche realtà tutta italiana, venivano rinchiusi in cassaforte o resi disponibile con il contagocce, spesso nemmeno a norma.

Nonostante il numero dei colleghi non vaccinati sia solo residuale è sufficiente però a bloccare il SSN se questi colleghi decidessero di non vaccinarsi e lasciarsi sospendere.

Con chi pensano di sostituirli?

Forse il governo non sa che il numero di infermieri/abitanti in Italia a differenza di quello dei medici è tra i più bassi del mondo.

Secondo uno studio realizzato in Gran Bretagna, quando la gestione infermieristica passa da 10 a 6 pazienti la mortalità si riduce al 20%. 

Secondo uno studio in California, effettuato su medicine e chirurgie, il rapporto ottimale infermiere/paziente sarebbe 1 a 6, anche se lo stato della California impone per legge che il rapporto sia di 1 a 5, ciò fa risparmiare soldi, infezioni e morti. Con un risparmio di milioni di euro e vite annuo non indifferente.

Secondo Studio Lancet: Ogni volta che aumenti 1 paziente ad un infermiere aumenta l’indice di burnout del 23%, aumenta del 7% la mortalità del paziente, aumenta del 7% che l’infermiere non si renda conto delle complicanze a cui il paziente sta andando incontro.

Potremmo continuare quasi all’infinito, per non parlare poi dell’importanza degli infermieri alla lotta all’antibiotico resistenza e piaghe da decubito.

Un paese che non investe in scuola e sanità è un paese destinato a fallire, e forse non è un caso che se mi guardo intorno capisco che non siamo poi così lontani dal fallimento.

Pensiero personale che non ha nulla a che fare con il sindacato a cui la Pagina è simpatizzante.

LapaginadiNursingUp

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