Novità Bonus 200, aggiornamento INPS

Il bonus 200 introdotto dal Decreto Aiuti, ha causato non poca confusione tra associazioni, aziende sanitarie e datori di lavoro, ma arriva l’aggiornamento INPS che non solo promette di fare chiarezza ma estende il periodo di riferimento, nel quale verificare il diritto all’esonero contributivo per beneficiare del bonus, fino al 23 giugno.

I beneficiari dell'aiuto saranno circa 32 milioni di cittadini, per circa 6,5 miliardi di euro, tra dipendenti pubblici, privati, autonomi, professionisti, pensionati, disoccupati, RDC e colf.

Il primo requisito base è quello dei 35.000 euro anno ma non è il solo.

La circolare INPS afferma: sebbene il Decreto 50 indicasse il primo quadrimestre del 2022 come periodo di riferimento nel quale verificare il diritto all’esonero contributivo per beneficiare dei 200 euro, dopo il parere del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il periodo di riferimento è esteso fino al 23 giugno.

I dipendenti pubblici, per beneficiare del Bonus 200, devono vedersi riconosciuto un esonero contributivo del 0,8% L 234/21, tale esonero è riconosciuto a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo di 2.692 euro che, moltiplicato per tredici, risulti pari a 34.996 euro (4 centesimi in meno del tetto dei 35.000 euro).

Il bonus è automatico, per chi ha i requisiti, previa auto-dichiarazione di non essere titolare delle prestazioni di cui all'articolo 32, commi 1 e 18.

L'indennità 200 euro spetta una sola volta, anche qualora i lavoratori siano titolari di più rapporti contrattuali, non spetta se il lavoratore è anche percettore di trattamenti pensionistici non concorre alla formazione del reddito per il lavoratore.

L’auto-dichiarazione non è necessaria per i dipendenti pubblici i cui servizi di pagamento delle retribuzioni del personale siano gestiti dal sistema informatico del Mef. Invitiamo tutti i lettori a controllare mail aziendali, pec e portali aziendali, etc se vi siano comunicazioni del proprio datore di lavoro.

ECCO LA CIRCOLARE INPS