Needle Spiking, allarme in Italia

Needle Spiking, allarme in Italia

Un fenomeno odioso e altrettanto pericoloso, nato in Inghilterra e diffusosi subito in Irlanda, Scozia, Olanda, Belgio, Francia.

Adesso è allarme in Italia, solo questione di tempo.

Needle Spiking, si tratta di punture a tradimento fatte da criminali (termine giusto secondo noi) sulle braccia, gambe o schiena, in luoghi affollati (discoteche, concerti), dove la vittima non ricorda più nulla, alcune si sono addirittura svegliate in luoghi diversi.

Le testimonianze coincidono tutte, la vittima si sente improvvisamente pungere tra la folla, e nel giro di pochissimi minuti inizia la confusione, il vuoto.

In mezza Europa è diventata una vera psicosi (giustificata).

Primo arresto in Francia, a Tolone, la polizia sta indagando per capire se ci sono collegamenti con le altre denunce che hanno ricevuto da varie città della Francia. Il delinquente è un ventenne  arrestato per violenza aggravata con armi (la siringa) più premeditazione, denuncia non da poco.

Nel sangue e nelle urine delle vittime non è stata trovata traccia di droghe, come infermieri ci chiediamo perché non abbiano fatto test sul capello? Molte droghe, nei capelli, restano visibili fino a 90 giorni.

A nostro avviso in Italia andrebbe messa subito una legge severissima per prevenire eventuali malintenzionati, è solo questione di tempo.

Come professionisti sanitari siamo preoccupati, questo fenomeno è pericoloso, oltre al pericolo di arresto respiratorio che potrebbe indurre la droga, per ora sconosciuta, ci sono le ricadute psichiche delle aggressioni, la modalità di pungere diverse persone con lo stesso ago, con il rischio di trasmissione virus (HIV,HCV, etc), cosa sottovalutata per adesso dalla polizia europea.

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