L'Italia non è un paese per infermieri

L'Italia non è un paese per infermieri

Infermieri merce rara. Come mai?

Il numero degli infermieri in Italia è di 6 infermieri ogni 1000 abitanti, il 25% in meno della media Europea.

Numeri che mettono a rischio la salute del Paese, una classe politica e manageriale che non ha mai voluto capire l’importanza, il valore, il ruolo strategico di questa professione.

Hanno reso, in decenni, questa professione poco attraente sia economicamente, sia con dinamiche di tagli al personale, imposizioni arroganti e presuntuose da parte di molte aziende sanitarie.

Oggi gli operatori sanitari, in particolare gli infermieri, sono sempre a rischio di venir denunciati per una svista o errore umano, dettato dalla stanchezza dei salti di riposo e ferie bloccate. Rischio di perdere il lavoro o ancora peggio finire in galera.
Oltre il rischio di contrarre una malattia mortale o portarla a casa, magari insieme a qualche batterio killer. 

Responsabilità e rischi enormi, per una paga da operaio non specializzato, da dipendente di supermarket (senza offesa per nessuno).

L’infermiere e’ la professione con più infortuni al mondo, primi anche in rischio suicidio.

In Italia, moltissimi studenti abbandonano al primo anno e molti colleghi si licenziano entro due anni.

Perché un giovane dovrebbe scegliere di fare l'infermiere e non l'operaio o il dipendente di un centro commerciale, dato che la paga è la stessa? Perché dovrebbero rischiare la vita, la galera, sottostare a carichi di lavoro enormi, a salti di riposo, vedersi le ferie bloccate, fare lunghissime notti, sottostare all'arroganza delle Aziende sanitarie, con una paga tra i 1400 e 1500 euro al mese?

Non abbiamo menzionato l’impatto emotivo che da questa professione sulla propria psiche, dovuto a quello che ogni giorno ci accompagna: morte, sofferenza, dolore, inevitabili. Vero, questa professione da anche molte soddisfazione personali, quando un paziente ci ringrazia con il cuore, ci stringe la mano in un modo che solo noi possiamo capire, ma per quanto bello non basta, non siamo missionari.

Il 36% degli infermieri italiani lascerebbero subito il paese.

Ma la cosa che più’ fa male che politica e dirigenti sanitari non capiscono l'importanza dell’infermiere.

Il presidente Farmindustria ha rivelato che entro il 2050 ci saranno nei paesi OCSE 2,4 mln di morti. In Italia la previsione parla di 450.000 morti, con ripercussioni economiche devastanti. Aumentando gli infermieri questi numeri crollerebbero, oltre all’enorme risparmio economico.

Ecco alcuni studi:

Secondo uno studio dell’università della Pennsylvania (Usa), emerge che aumentando un paziente a un infermiere (con una media di 5,7 pazienti) l'incidenza dell'infezione urinaria da catetere vescicale aumenta di un caso ogni mille pazienti. Non vogliamo immaginare quando i pazienti diventano 10 o 12 per infermiere, anche di più in alcune realtà.

Secondo un studio realizzato in Gran Bretagna, non fa che confermare altri studi, quando la gestione infermieristica passa da 10 a 6 pazienti la mortalità si riduce al 20%.

Noi del Nursing Up lo abbiamo sempre detto e ribadito ai tavoli che contano, ma sembra non interessare ai grandi luminari.

Si è osservato che sostituire l’infermiere con altre figure non riduce la mortalità.

Secondo uno studio in California, effettuato su medicine e chirurgie, il rapporto ottimale infermiere/paziente sarebbe 1 a 6, anche se lo stato della California impone per legge che il rapporto sia di 1 a 5, ciò fa risparmiare soldi, infezioni e morti. Un vero affare, per chi riesce a capirlo.

Studio Lancet 2014: Ogni volta che aumenti 1 paziente a un infermiere aumenta l’indice di burnout del 23%, aumenta del 7% la mortalità del paziente, aumenta del 7% che l’infermiere non si renda conto delle complicanze a cui il paziente sta andando incontro.

Nelle statistiche mondiali, ISTAT, emerge che il personale infermieristico, rispetto alla popolazione generale ha il 90% di probabilità in più di avere problemi sul posto di lavoro e il 20-30% di probabilità in più di soffrire di depressione.

L'infermiere è l'operatore sanitario più colpito dagli infortuni, dai suicidi (doppio rispetto alla popolazione generale. 70% in più del medico). Nessuno si chiede perché proprio l'infermiere?

Sembra non interessare alla politica nazionale, ai Governatori e nemmeno ai dirigenti aziendali.

Un infermiere su 6 pazienti (e non 10, 12, 36) riduce la morte, le infezioni ospedaliere e la spesa sanitaria.

La popolazione italiana deve sapere che lo stipendio dell’infermiere in Italia è molto al di sotto della media OCSE ed è molto inferiore perfino al costo della vita. Ci sono famiglie monoreddito con a capo infermieri che non arrivano al 20 del mese e sono costretti a indebitarsi.

Noi della Pagina abbiamo un idea chiara per risolvere questa situazione, anzi la soluzione, servono infermieri nelle RSU e in politica. Non vediamo altra soluzione per staccarci dall'essere l'ultima ruota del carro. 
LapaginadiNursingUp
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