Infermieri schiavi in Emilia Romagna
Le aziende insistono nel voler, in modo scellerato, giustificare le carenze di personale attraverso l'istituzione di una pronta disponibilità con un organico integrativo dipartimentale in relazione all'expertise maturata dai professionisti relativamente alla tipologia di utenza assistita.
Altre vogliono creare una sorta di reperibilità perenne non contemplata dal contratto collettivo nazionale.
Nursing Up non prenderà in considerazione queste proposte scellerate, e come sta accadendo già in Romagna siamo l' unico sindacato a boicottare tale ipotesi organizzativa.
Il costo economico complessivo di una simile proposta sarebbe troppo elevato, porterebbe i colleghi in burnout, senza nessun tornaconto reale, in quanto ti pagherebbero dello straordinario, della reperibilità ma in compenso non avresti fasce e non ci sarebbero, probabilmente, soldi per i festivi infrasettimanali, il fondo verrebbe prosciugato da tale organizzazione.
Unica soluzione alla carenza di personale è:
- Nuovi concorsi
- Portare a termine le graduatorie
- Stabilizzare
- Creare un ambiente sereno e idoneo così da evitare la fuga dei colleghi, che da anni avviene senza nemmeno provare a mettere freno, a qualche collega che si è lamentato per la frenesia e carico del lavoro, in Emilia Romagna gli è stato risposto che esistono le dimissioni...
Siamo gestiti da una classe dirigenziale poca attenta ai problemi dei colleghi, si guarda al risparmio e non al benessere lavorativo e alla qualità.
Una situazione che è vicina al collasso.
Siamo sempre più convinti che abbiamo bisogno, come per carabinieri, poliziotti, pompieri di una sola amministrazione centralizzata, funzionerebbe tutto meglio, dai cambi ai concorsi, alle mobilità, fino alle stabilizzazioni e graduatorie a termine.
Abbiamo chiesto l'intervento delle forze politiche in quanto il problema non è della singola azienda ma Regionale.
Nursing Up Emilia Romagna