INDENNITA' INFERMIERI, MA COS'E'?

INDENNITA' INFERMIERI, MA COS'E'?

Fino al 1999 gli infermieri percepivano un indennità specifica, per distinguerli dal grande lavoro che facevano.

Con il CCNL successivo i sindacati generalisti firmarono che quella indennità doveva essere spalmata su tutto il comparto, amministrativi,. signora della mensa, ascensoristi, dirigenti, etc.

Perchè? Filosofia dei sindacati non di categoria: siamo tutti uguali, che detto così sembra anche bello, ma non puoi dare lo stesso peso e misura a chi ha responsabilità, rischi e carichi di lavoro nettamente superiori ad altre figure, magari non diplomate nemmeno, non è giusto, non è equo, ci sembrava un furto a dire il vero.
Dopo una lunga battaglia si è riusciti a ripristinare quello che già era nostro, quindi attenzione non ci è stato regalato niente, questa indennità era già nostra.


ART 66 della legge di bilancio ci riconosce "una indennità di specificità infermieristica con decorrenza dal 1° gennaio 2021.
Solamente il punto N. 2 di tutte le richieste consegnate dal Nursing Up, alla Commissione Nazionale per lo Sciopero
Si tratta di un primo stanziamento, di 335 milioni di euro dedicato solo agli infermieri. IN FONDO PAGINA POTRETE VISIONARE I RICHIAMI NORMATIVI.

Ci dispiace per le altre categoria, alcuni di loro ci hanno appoggiato e non possiamo che essere al loro fianco,la lotta non finirà certo qui.

La protesta continua, il lavoro nei tavoli che contano continuerà.
Vogliamo uscire da un comparto e vogliamo uno stipendio dignitoso che non sia inferiore, come allo stato attuale, a quello dei colleghi europei, anche in base al costo della vita.

QUESTO E' SOLO UN PRIMO PASSO, UNA BRECCIA CHE AVETE APERTO VOI INFERMIERI E OPERATORI SANITARI TUTTI, CHE AVETE ADERITO AI FLASHMOB, ALLE PROTESTE E ALLO SCIOPERO
E NON CERTO GRAZIE A QUEI SINDACATI CHE OGGI FESTEGGIANO SENZA NEMMENO AVER PARTECIPATO ALLO SCIOPERO, HANNO ADDIRITTURA CERCATO IN TUTTI I MODI DI FARLO FALLIRE E QUESTO LA DICE LUNGA.

SIATE ORGOGLIOSI CARI COLLEGHI SOLO MERITO VOSTRO. MA E' SOLO L'INIZIO DOPO DECENNI DI IMMOBILITA'.

Nonostante siamo disuniti, come categoria, siamo riusciti a fare un primo passo.
La direzione è giusta, non dobbiamo demordere.
I punti da raggiungere sono tanti.

Nessuno ha detto che sarà facile, ma se avremo i numeri delle proteste dei colleghi di Francia e Germania cambieranno velocemente le cose.

Fino ad oggi, a partire dagli anni novanta c'è stato un immobilismo della professione, abbiamo subito di tutto senza uno straccio di reazione, lamentandoci che sarebbe stato inutile, i sindacati di categoria ci hanno provato, a volte singolarmente a volte uniti ma il risultato è stato sempre lo stesso "POCA PARTECIPAZIONE".

Anche alle RSU, pochi infermieri sono andati al voto e quei pochi hanno votato per chi non reputa l'infermiere una professione diversa dall'operaio, dall'ascensorista, dall'amministrativo e che probabilmente, non sanno rischi e responsabilità che ha un infermiere, spesso superiori a quelle dei medici ed alle aziende stesse, quasi tutto ricade su di noi.

BISOGNA SCENDERE IN CAMPO UNITI, INFERMIERI E SINDACATO DI CATEGORIA, SE POI A NOI VORRA' UNIRSI IL CITTADINO NON ALLONTANATELO PERCHE' VUOL DIRE CHE IL PAESE STA CAMBIANDO, STA CAPENDO.

Bisogna lottare per uscire dal comparto, avere una nostra contrattazione separata, proprio come i medici, ma soprattutto il nostro BUDGET dedicato sia nel pubblico che nel privato.

Bisogna lottare perchè non ci siano colleghi di serie A e B. Infermieri pubblici e privati, covid e non covid, etc.
Ognuno di noi ha esperienze, specificità, manualità diverse e preziose che vanno sfruttate e non inibite.
OGNUNO DI NOI HA RISCHI E RESPONSABILITA' OLTRE AI DIVERSI CARICHI DI LAVORO.
Bisogna lottare per chi lavora saltando i riposi, rischiando la propria vita e mettendo in pericolo quella dei familiari.
Lottare per i precari costretti continuamente a cambiare città e luoghi di lavoro con perdite di denaro non indifferenti.
Lottare per chi lavora nel privato in condizioni ancora più vergognose di quelle pubbliche.
Lottare per chi si vede rifiutata la possibilità di ritornare a casa.
Lottare per i professionisti che hanno portato a casa il coronavirus e hanno visto perdere un proprio caro.
Lottare per i colleghi monoreddito e figli a carico che stentano ad arrivare a fine mese.
L'elenco dei problemi e delle mancanze è lunghissimo ma nonostante ciò i professionisti sanitari continuano a dare tutto quello che possono senza nulla chiedere in cambio da decenni.

Ma è arrivato il momento di dire BASTA.

Anche noi abbiamo una famiglia, una vita, dei doveri verso i nostri figli e verso chi verrà dopo di noi.

La protesta del 4 luglio, i flashmob precedenti, la protesta del 15 ottobre e lo sciopero del 2 novembre hanno visto un crescere progressivo di adesioni che hanno meravigliato tutti, ma ancora lontani dai numeri che vorremmo.

Ricordiamo che evidenze scientifiche mondiali dicono che dove ci sono più infermieri ci sono meno infezioni e morti ospedaliere con risparmio di milioni di euro/anno per tutta la società. Siamo strategici, ma forse la politica italiana ancora non sa fare risparmio vero. Tagliare spesso non significa risparmiare.

NON POSSIAMO PIU' FERMARCI

NOI DELLA PAGINA DI NURSING UP APPOGGIAMO A PIENO LA PROTESTA DI "INFERMIERI FUORI DAL COMPARTO", gruppo facebook.
AUSPICHIAMO LA VOSTRA COLLABORAZIONE PER UN CAMBIAMENTO RADICALE DELLA NOSTRA CONDIZIONE PROFESSIONALE ED ECONOMICA
QUESTO E' SOLO L'INIZIO...

Per ricordare da dove siamo venuti (soprattutto per i più giovani sia di età che di attività sindacale)
ART. 40 - Riconversione delle risorse economiche destinate al finanziamento dell’indennità infermieristica e del livello VIII bis 1.

L’indennità della professione infermieristica di cui all’art. 49, commi 1 secondo periodo, 2 e 4, primo periodo, del DPR 28 novembre 1990, n. 384 è attribuita al personale avente diritto fino al 31 dicembre 1999.
Tale personale, sino alla predetta data, si colloca nelle fasce retributive secondo quanto previsto dall’art. 31 . Successivamente a tale data il conseguimento delle fasce successive a quelle di primo inquadramento avviene con le regole generali dell’art. 35 mentre l’importo delle indennità che sarebbero state maturate dal personale interessato al raggiungimento delle anzianità previste dal citato art. 49 affluisce al fondo dell’art. 39 per il finanziamento dei percorsi economici orizzontali e delle posizioni organizzative secondo la ripartizione definita in contrattazione integrativa.

2. Il livello VIII bis di cui all’art. 49 del CCNL del 1 settembre 1995 con la stipula del presente contratto è trasformato in fascia retributiva e corrisponde alla posizione Ds2 di cui alla tabella allegato 4. Tale fascia retributiva, in prima applicazione del presente contratto, viene attribuita al personale già inquadrato nell’ex livello VIII bis.
Sino al 31 dicembre 1999 l’acquisizione di tale fascia retributiva Ds2 avviene al maturare dei requisiti e con le procedure previsti dal citato art. 49 e, successivamente a tale data, con le regole generali dell’art. 35 mentre l’importo del livello economico che sarebbe stato maturato dal personale interessato al raggiungimento delle anzianità previste dal citato art. 49 affluisce al fondo dell’art. 39 per il finanziamento dei percorsi economici orizzontali e delle posizioni organizzative secondo la ripartizione definita in contrattazione integrativa.

Art49 indennità infermieristica. Dpr384/90
Meno di 20 anni di lavoro 1200 L
Dal 20 anno di lavoro 1800 L
Dal 25 anno di lavoro 2400 €
Dal 30 anno di lavoro 3000


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