Grave carenza di personale. Interviene il Coordinamento Ostetrico

Grave carenza di personale. Interviene il Coordinamento Ostetrico

COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO OSTETRICO NURSING UP EMILIA ROMAGNA

Inutile quindi cercare colpevoli tra i professionisti sanitari o la pratica del roming in, il vero focus di cui nessuno parla è che le aziende con a capo ormai più dirigenti che professionisti operativi, acconsentono a questo tipo di gestione sottoorganizzata. La realtà è che questo povero Ssn lamenta da ormai oltre 20 anni una delapidazione del capitale umano che non ha fine!!!”

Il Coordinamento Ostetrico Nursing Up Emilia Romagna manifesta commossa vicinanza ai genitori colpiti dall'evento luttuoso ma allo stesso tempo ci corre il dovere di porre l'attenzione agli articoli di cronaca usciti a riguardo della modalità di gestione del neonato nei primi giorni di vita. 

E' risaputo che l'OMS, l' UNICEF così come il Ministero della Sanità sottolineano l' importanza di un assistenza che metta al centro i bisogni di salute della diade madre-neonato. 

Diverse tra le principali e autorevoli associazioni di Ostetrici, Ginecologi e Neonatologi (SIN , SIP, SIGO, AOGOI), sono da tempo impegnate a promuovere , aggiornare e migliorare le linee guida, per permettere che la relazione madrebambino e l' allattamento al seno possa essere un investimento duraturo con positivi risvolti socio-sanitari. 

In passato madri e neonati venivano separati, con gestioni autonome, determinando difficoltà oggettive nell’ avvio degli allattamenti, ma anche relazionali. Attualmente nelle maternità italiane è prevista una gestione congiunta di madre e del suo neonato, il cosiddetto rooming-in. 

I benefici della suddetta pratica sono molteplici:

favorisce l' instaurarsi di un legame profondo mamma-figlio grazie al contatto pelle a pelle (bonding) .

I rooming in permette alla madre di stare vicino al proprio bambino, così da conoscerlo, accudirlo e rispondere prontamente ai suoi bisogni, ciò permetterà nel rientro a casa un' autonomia e una sicurezza nel accudimento.

Anche l' umore della neo mamma è migliorato dal contatto con il proprio figlio, aiutandola anche a prevenire la depressione postpartum (Baby blues), stabilizza l'umore e aumenta la fiducia della madre nelle proprie capacità.

permette di ridurre gli episodi di pianto , perché essere tra le braccia della mamma , sentirne l'odore e il battito cardiaco, è molto rassicurante.

offre anche i benefici pratici, rendendo più facile l' addestramento delle neo-mamme, e un buon avvio dell'allattamento al seno.

Mentre la gestione separata di madre e neonato, prevalente in epoche passate, è contraria alla fisiologia, anche dell' allattamento e non garantisce da eventi Neonatali imprevisti e tragici, sì fa riferimento in particolare al collasso post natale, (SUPC Sudden Unexpected Postnatal Collapse).

Sì tratta di un evento improvviso ed inaspettato, molto raro colpisce un neonato su 800mila. 

Sì verifica nelle prime settimane di vita, a volte a causa di patologie sottostanti non diagnosticate, ma il più delle volte in bambini apparentemente sani.

Sta di fatto che gli studi dicono che la condivisione del letto tra una madre vigile e un neonato sano, messo in una posizione di sicurezza, è un fatto naturale, pratico ed indiscutibile.

Le società scientifiche però raccomandano di evitare il co-sleeping, giudicata non sicura, suggerendo di riporre il bambino nella culla al termine della poppata, è inevitabile però che con tutte le cautele del caso, la madre possa addormentarsi .

Questa prudenza è giustificata ben oltre la durata della degenza della mamma e bambino nel punto nascita, interessa infatti i primi 6 mesi di vita.

È quindi necessario un rinforzo nelle informazioni sulla sicurezza del sonno del neonato, alle neo famiglie da parte dei professionisti. 

Inutile quindi cercare colpevoli tra i professionisti sanitari o la pratica del roming in, il vero focus di cui nessuno parla è che le aziende con a capo ormai più dirigenti che professionisti operativi, acconsentono a questo tipo di gestione sottoorganizzata.

La realtà è che questo povero Ssn lamenta da ormai oltre 20 anni una delapidazione del capitale umano che non ha fine!!!....unica risorsa per la riuscita di un buon SSN.

Infatti è la carenza a livello Nazionale del personale sanitario, pesantemente sofferta anche nell area del percorso nascita, che mette a repentaglio la salute dei pazienti, e cercare di ipotizzare proposte assistenziali involute e di minore qualità come la gestione separata di madre e bambino non sarà garanzia di nulla se non di un peggioramento ulteriore della qualità assistenziale.

I Dirtettori Generali e tutta la loro pletora di dirigenti è pagata in primis per garantire l'unico bene intangibile che abbiamo, LA SALUTE, permettendo ai professionisti sanitari di erogare la migliore assistenza individualizzata, ed empatica in modo che l' indicazione istituzionale a praticare il rooming-in sia declinata In maniera appropriata.

La frustrazione dei professionisti, all'interno delle aziende sanitarie, è ormai arrivata a livelli indicibili e ad ogni richiesta, dubbio, proposta avanzata dal professionista sanitario i manager aziendali sanno solo rispondere che questi sono i requisiti richiesti per l'accreditamento e che sono quindi da seguire, se le cose non riescono è perchè i professionisti non seguono i protocolli e/o non sanno organizzarsi durante il loro turno di lavoro.

Il Coordinamento Ostetrico Nursing Up Emilia Romagna è certo che i professionisti sono al top e che le unità operative continuano a garantire con enorme fatica l'assistenza dovuta, nonostante questa dirigenza e questa realtà di sotto organico!

Il Coordinamento Ostetrico

Nursing Up Emilia Romagna

-1_orig 25jpeg