DPI NON IDONEI, e il problema sarebbe i pochi operatori non vaccinati?

DPI NON IDONEI, e il problema sarebbe i pochi operatori non vaccinati?

In tutta Italia sono stati sequestrati DPI contraffatti.Sequestrati 60 milioni di DPI non idonei, ritenuti non solo inutili, con un potere filtrante 10 volte inferiore agli standard di sicurezza stabiliti dalle norme Europee, ma addirittura dannosi per la salute.

In realtà sono mesi che le forze dell’ordine stanno sequestrando DPI dannosi.

Mentre in tutta Italia continuano a lucrare sulla salute degli italiani e dei professionisti sanitari, si affannano a trovare un capro espiatorio, (l’infermiere, il professionista sanitario), mentre ci chiudono in casa per mesi, mentre vogliono far passare alla popolazione che il problema sono quei pochi colleghi che non possono vaccinarsi.

Probabilmente è solo la punta dell’iceberg. 

Altri sequestri erano stati effettuati a Siracusa, Gorizia, Malpensa, etc, da polizia, carabinieri e guardia di finanza, unici baluardi contro una corruzione dilagante e pericolosa.

I dpi sono la prima linea di difesa e anche la più importante, in questa fase.

Il vaccino va benissimo, ma non potrà evitare, per ora, il nascere di nuovi focolai, servono dpi idonei.

Quando un infermiere si infetta e trasmetterà l’infezione ai suoi pazienti o quando la porterà a casa, chi li risarcirà?

Ci sono stati colleghi morti, chi pagherà?

La politica perchè non interviene invece di puntare il dito sugli operatori sanitari?

Perchè in Italia non esiste una vera legge anticorruzione? Questo la dice lunga.

Ci definiscono untori? Si, ma per colpa di chi non ci fornisce dispositivi efficaci, politici e dirigenti.

Che l’obbligo vaccinale non sia solo un pericoloso precedente sui nostri diritti o un tentativo di cercare un capro espiatorio e puntare il dito proprio su quella categoria che non solo si è vaccinata in massa senza aprire bocca, ma è quella che ha dato di più in termini di morti e infortunio? Chiaramente la nostra è una provocazione, per dire che ci sono cose e priorità ben più importanti ed efficaci dell'obbligo vaccinale.

Tutti i professionisti hanno dato il massimo, sia coloro che si sono vaccinati, sia coloro che ancora non lo sono.

Gli infermieri non vogliono onori, abbracci e premi Nobel, vogliono il giusto riconoscimento professionale ed economico. 

Siamo stanchi di essere presi in giro, di essere il capro espiatorio di tutto e tutti. Abbiamo responsabilità, rischi e carichi di lavoro che vanno oltre.

Rischiamo ogni giorno di contrarre una qualsiasi malattia, di portarla a casa.

La nostra categoria non può permettersi di sbagliare. Un nostro errore può avere conseguenze terribili sulle persone, creare danni così grandi da dover affrontare rimorsi di coscienza per tutta la vita, oltre alle denunce, al clima accusatorio, alla perdita del lavoro, al risarcimento danni, e non dimentichiamoci il linciaggio mediatico.

Una professione che chiede tanto ma che non ricambia, tranne nelle soddisfazioni personali e di riconoscenza che ogni giorno riceviamo dai nostri assistiti.

Ma al primo errore la nostra vita sarà fatta a pezzi, questo dovrebbe avere un prezzo, anche economico. 

Lo scrivente, un semplice infermiere, pensa che sia arrivato il momento di coalizzarsi tutti, sotto un unica bandiera, quella dei sindacati di categoria, e chiedere rispetto. 

Non siamo l'ultima ruota del carro, bisogna pretendere e ottenere.  Tanto per cominciare: un contratto dignitoso fuori dal comparto, unico nazionale, che non ci siano più infermieri di serie A e B. Uno stipendio nella media Europea...le mobilità libere. Questo sarebbe un buon inizio.

Non ci sarà regalato mai nulla, uniti ci riusciremo. 

LapaginadiNursingUp

Appoggiamo il gruppo Infermieri fuori dal comparto
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