Basta con le briciole! Dignità e riconoscimento per i professionisti della sanità
Spett.le Istituzioni,
Presidente Consiglio dei Ministri
Giorgia
Meloni
Ministro
della Salute
On. Orazio Schillaci
Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Provincie
Massimiliano Fregola
Spett.le Istituzioni,
Noi, professionisti delle professioni sanitarie, scriviamo questo comunicato per esprimere la nostra profonda indignazione per l'irrisorio aumento di circa 60 euro netti mensili che si prospettano con il nuovo CCNL.
Una cifra che non solo non è proporzionale al costo della vita, ma che non tiene conto neanche dei rischi e delle responsabilità enormi che gravano sulle nostre spalle.
Dal 1996, anno in cui il nostro stipendio è fermo, il costo della vita è aumentato considerevolmente, mentre le nostre retribuzioni sono rimaste ferme.
Molti di noi, con famiglie monoreddito, si trovano a dover indebitarsi per arrivare a fine mese.
Non
possiamo più accettare questa situazione!
Ogni
giorno, per circa 1600 euro al mese, ci rechiamo al lavoro
consapevoli di rischiare di contrarre o portare a casa malattie, di
essere denunciati, di dover affrontare risarcimenti danni e spese
legali, di subire violenze e odio.
Chiediamo un aumento di stipendio adeguato al costo della vita, ai rischi e alle responsabilità del nostro lavoro.
Parliamo
di almeno 1000 euro netti mensili, in linea con la media OCSE.
Ricordiamo
che il nostro stipendio nel 1996 era di 2 milioni di lire, sopra la
media nazionale (1 milione 200 mila lire). Con
l’euro siamo stati ingannati.
Non veniteci a dire che non ci sono soldi. Per alcuni settori vengono spesi miliardi di euro con nonchalance.
Siamo
l’esercito più numeroso e istruito del Paese, ci
prendiamo cura della salute dei cittadini, copriamo
ogni mancanza del SSN, eppure siamo
trattati come l'ultima ruota del carro.
Non solo i nostri stipendi sono indecenti, alcuni medici li chiamano imbarazzanti, ma non ci vengono riconosciuti neanche i diritti e i benefit che i nostri colleghi europei godono da tempo:
Master gratuiti
Contributo affitto
Biglietti viaggio per le vacanze
Buoni pasto
Elettrodomestici
Pensione anticipata
Riconoscimento di professione usurante
Contrattazione separata
Non ci sentiamo inferiori ai nostri colleghi europei. La nostra dedizione e il nostro impegno sono pari, se non superiori.
Basta con le prese in giro! È tempo di dare dignità e riconoscimento ai Professionisti delle professioni sanitarie che ogni giorno, con sacrificio e abnegazione, si prendono cura della salute di tutti noi.
Rischi, doveri e responsabilità che in altre professioni non esistono, a parità di stipendio, con il vantaggio di non lavorare notti e festività e di poter stare con le proprie famiglie.
Non è un caso che molti di noi stiano pensando seriamente di abbandonare la professione o di cercare un lavoro meno stressante e rischioso. La carenza di personale sanitario è già una realtà drammatica, e se non si interviene con misure concrete, la situazione non potrà che peggiorare. Molti studenti abbandonano già nel primo anno, quelli svegli.
Invitiamo le Istituzioni a prendere in seria considerazione la nostra protesta e ad attivarsi per trovare una soluzione.
Non
possiamo più essere ignorati!
Cordiali saluti,
Vincenzo
Parisi, Infermiere, in nome di tutti i professionisti delle professioni sanitarie, OSS, che mi hanno scritto in privato, sui social, via email, via piattaforma. In nome dei 20.394 professionisti del gruppo "Infermieri fuori dal Comparto"
P.S.
se
volete potete inviare questa
email spontaneamente alla vostra rappresentanza politica, sostituendo
il mio nome, cognome e qualifica, con il vostro.
Cara/o collega, la politica guarda solo i numeri, più saremo più aumenteranno le possibilità.
Hai
solo da guadagnare scrivendo e nulla da perdere. Unione e Mobilitazione.