Aggressioni operatori sanitari, Nursing Up chiede l'intervento del Governatore.
In Emilia Romagna
continuano le aggressioni, nonostante le nostre segnalazioni fatte,
per iscritto, mesi prima di ogni evento.
L’esempio è
quello di Imola, i nostri dirigenti hanno inviato il 06/02/2022 una
PEC all’Ausl Imola segnalando varie criticità, tra cui la
sicurezza all’ ingresso principale, sia per i professionisti che
chiedevano il greenpass ai visitatori, sia per la portineria, che di notte
potrebbe trovarsi alla merce di qualsiasi male intenzionato.
La nostra sigla,
Nursing Up Imola, ha quindi chiesto almeno una telecamera di
sorveglianza, così da dare un senso di sicurezza ai professionisti,
ma utile anche come deterrente. La presenza di una telecamera
in alto potrebbe indurre il male intenzionato a pensarci due volte.
Purtroppo siamo INASCOLTATI, la nostra coscienza è pulita, non ci limitiamo ad andare sui giornali riempendoci la bocca di cosa dovrebbero fare gli altri.
I nostri dirigenti scrivono, informano, segnalano e
propongono. Verbo volant, scripta manent.
Purtroppo sono tanti gli episodi da ricordare, già nei primi mesi del 2022.
Dati alla mano parlano di 130.000 professionisti
vittime di violenza durante il turno di lavoro.
Cosa fa la politica,
le regioni e le direzioni sanitarie? Poco o nulla.
Sembra non
interessare a nessuno, il fenomeno.
Proprio ad aprile, sempre a Imola un giovane ha minacciato gli operatori del 118 con delle forbici.
A maggio è successo
anche a Piacenza, intimidazioni, minacce, aggressioni. Poi a Carpi, altri 4
operatori feriti.
Tutto questo per uno
stipendio pari a quello di un operaio non specializzato, senza rischi
e senza responsabilità.
Chiediamo per
l’ennesima volta l’intervento immediato della politica, del
Governatore Bonaccini.
Noi ci siamo e siamo
pronti a collaborare, voi ci siete?
Nursing Up Emilia Romagna
Francesca Batani
