2 Giugno 2024: Celebriamo davvero?
La Festa della Repubblica Italiana, il 2 giugno, rappresenta un
momento fondamentale per riflettere sulla storia del nostro Paese,
sui traguardi raggiunti e sulle sfide ancora aperte. Ma oggi, mentre
sventolano i tricolori e si susseguono le cerimonie ufficiali, un
velo di malinconia e preoccupazione avvolge molti cittadini.
Le statistiche non mentono: l'Italia si posiziona tra gli ultimi posti in Europa e nel mondo per diversi indicatori chiave: qualità della vita, lavoro, disoccupazione giovanile, libertà di stampa, sicurezza, stipendi medi. La precarietà dilaga, la violenza contro le donne e il razzismo sono piaghe ancora aperte, la corruzione e l'omertà sembrano ostacoli insormontabili.
La Costituzione Italiana, nata dalla Resistenza e dai valori di libertà, democrazia e uguaglianza, appare spesso calpestata, tradita dai comportamenti di una classe politica e dirigente che sembra aver perso il senso del dovere e del rispetto per i cittadini.
Accanto alle ombre, esistono ancora però flebili luci nel panorama italiano. Eccellenze in vari campi, dai talenti individuali alle piccole e medie imprese, artigiani, che provano e resistono con tenacia, dimostrano che l'Italia possiede un potenziale immenso.
La vera Festa della Repubblica dovrebbe essere un giorno di rilancio, un'occasione per riflettere sugli errori commessi e sulle strade da intraprendere per costruire un futuro migliore. Un futuro in cui i principi della Costituzione siano attuati, la giustizia sia garantita, la sicurezza tutelata, le disuguaglianze ridotte e le opportunità accessibili a tutti.
Un futuro in cui la Festa della Repubblica sia davvero motivo di orgoglio e non solo di malinconica riflessione.
I giovani in particolare, che sono l’ultima speranza, devono capire che bisogna impegnarsi dove noi genitori abbiamo fallito:
Partecipare attivamente alla vita pubblica: votare, informarsi, esprimere la propria opinione e farsi sentire.
Promuovere la cultura della legalità e del rispetto: denunciare le ingiustizie, contrastare l'omertà e l'indifferenza.
Sostenere le realtà positive: valorizzare le eccellenze italiane, incoraggiare l'imprenditorialità e la creatività.
Impegnarsi per il bene comune: dedicarsi al volontariato, partecipare ad associazioni e iniziative di solidarietà.
La Festa della Repubblica, un punto di partenza per costruire un'Italia migliore.
Ecco le parole di Sandro Pertini: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei modi stabiliti dalla Costituzione." Questa che spiega il nostro grande Presidente, non è l’Italia che vedo oggi.
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Vincenzo Parisi - Nursing Up Emilia Romagna (WhatsApp 3401210916)