Sanità sull'orlo del collasso: medici, infermieri e professionisti sanitari per la prima volta uniti

Sanità sull'orlo del collasso: medici, infermieri e professionisti sanitari per la prima volta uniti

5 dicembre 2023: una data che segnerà la storia della sanità pubblica italiana.

Per la prima volta, medici, infermieri, ostetriche e tutti i professionisti delle professioni sanitarie si sono uniti per difendere il SSN, in uno sciopero nazionale per chiedere al governo di invertire la rotta e investire nel Servizio Sanitario Nazionale.

La manovra finanziaria del 2024, infatti, non è sufficiente a colmare il gap tra le risorse necessarie e quelle disponibili. Il SSN è in crisi, e questo ha conseguenze drammatiche per i cittadini. Le liste d'attesa per le prestazioni sanitarie sono sempre più lunghe, e la qualità delle cure è in forte calo.

Il SSN è a rischio, i cittadini in pericolo.

I professionisti sanitari sono allo stremo. Lavorano in condizioni di sovraccarico e stress, e vengono spesso ignorati dalle istituzioni. I loro diritti acquisiti sono messi in discussione, e il clima lavorativo è sempre più tossico. (Vai al sondaggio anonimo, il tuo ambiente lavorativo è tossico?)

Lo sciopero del 5 dicembre è un segnale importante, è una richiesta di aiuto, un grido di allarme per la tutela del SSN. È una giornata in cui anche i cittadini possono mostrare la loro solidarietà ai professionisti sanitari e chiedere al governo di investire nel SSN.

Ricordiamo che la Salute è diritto, non privilegio

Le richieste dei professionisti sono esplicite e chiare:

  1. Assunzioni e aumento delle risorse: È necessario un incremento delle risorse destinate alla sanità pubblica, per garantire il miglioramento della qualità delle cure e la riduzione delle liste d’attesa.

  2. Aumento delle retribuzioni: Le retribuzioni degli operatori sanitari, tra le più basse in Europa, devono essere aumentate. Inoltre, è richiesta una detassazione del 50% per rendere la professione più attraente.

  3. Abolizione del nullaosta: È necessario abolire il nullaosta che tiene i professionisti prigionieri di aziende sempre più spietate e scorrette verso i bisogni dei professionisti.

  4. Contratto unico nazionale: È necessario un contratto unico nazionale, per evitare la creazione di personale di serie A e B.

  5. Valorizzazione delle professioni sanitarie: È necessaria una valorizzazione della professione infermieristica e delle altre professioni sanitarie, attraverso la riforma del sistema formativo e l’introduzione di nuove specializzazioni.

Partecipare allo sciopero è un’occasione per inviare un messaggio forte alla politica: non tollereremo più i tagli sistematici alla sanità che ci affliggono da troppo tempo.

L'appuntamento è per il 5 dicembre 2023, in tutte le maggiori piazze italiane.

LapaginadiNursingUp vi invita a partecipare a due manifestazioni e un evento di grande importanza:

  1. Assemblea Nazionale su Facebook: Il 4 dicembre 2023, il Presidente del Nursing Up, il Prof. De Palma, incontrerà tutti i professionisti delle professioni sanitarie in un’assemblea nazionale, dalle 10:00 alle 12:00. Tutti sono invitati a partecipare a questa importante discussione a difesa del SSN. Per collegarsi basterà cercare su Facebook: il sindacato Nursing Up, oppure il gruppo Infermieri fuori dal comparto, o anche scannerizzare la locandina sotto.

  2. Manifestazione a Roma: Il 5 dicembre 2023, alle 11:30, si terrà una manifestazione in Piazza SS Apostoli, a Roma. Saranno presenti:

    Il Presidente del Nursing Up, il Prof. Antonio De Palma

    La responsabile regionale del Nursing Up Emilia Romagna, Francesca Batani

    Il Segretario ANAAO ASSOMED, il dott. Pierino Di Silverio

    Il Presidente CIMO-FESMED, il dott. Guido Quici.

    TUTTI INVITATI PROFESSIONISTI E NON, LA SANITA’ N

  3. Manifestazione a Bologna: sempre il 5 dicembre 2023, alle 09:30, si terrà una manifestazione davanti al palazzo della Regione Emilia Romagna, dove consegneremo le istanze dei professionisti al Presidente della Regione.

Il Nursing Up Emilia Romagna ha già denunciato e consegnato le istanze dei professionisti a molte Prefetture della Regione: Ravenna, Rimini, Pievesestina, Piacenza, Bologna, Ferrara, Forlì.

Non ci fermeremo qui, con queste azioni, ricordiamo che abbiamo ottenuto l’indennità infermieristica, contro tutti i sindacati che ci remavano contro, compresi quelli duri e puri.

Siamo sicuri che quando il sindacato di categoria dei professionisti sanitari avrà anch’esso, come quelli dei medici, superato il 51% ci sarà una rivoluzione positiva in meno di tre anni. Partendo dall’uscita dal comparto agli stipendi di media OCSE per tutti i professionisti. Non ci saranno più professionisti di serie A e B e le mobilità saranno libere.

Vi aspettiamo il 5 dicembre nelle migliori Piazze.

Vincenzo Parisi

(Info WhatsApp 3401210916)

Clicca qui per il vademecum dello sciopero.

Qui sotto troverete la locandina dello sciopero se desiderate stamparla.

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