"Stipendi da fame: l'Italia umilia i suoi angeli custodi"
L'Italia, patria del Rinascimento e dell'umanesimo, oggi umilia i suoi angeli custodi.
Gli infermieri, eroi indiscussi della pandemia, sono costretti a sopravvivere con stipendi da fame, ben al di sotto della media europea. Mentre in gran parte d'Europa un infermiere guadagna tra i 2500 e i 9000 euro al mese, in Italia lo stipendio medio è di gran lunga inferiore, rendendo impossibile una vita dignitosa, soprattutto nelle grandi città.
Un affitto che assorbe gran parte dello stipendio, bollette sempre più care, spese mediche, dentista e per i figli: è questo il quotidiano di migliaia di infermieri italiani.
Molti sono costretti a rinunciare a progetti di vita, come mettere su famiglia o trasferirsi in altre regioni, a causa di stipendi che non permettono di far fronte al costo della vita, sempre più alto.
Con un'inflazione galoppante e un potere d'acquisto sempre più ridotto, molti infermieri si ritrovano intrappolati in un circolo vizioso di debiti, costretti a ricorrere a prestiti e finanziamenti per arrivare a fine mese. È inaccettabile che chi si prende cura della nostra salute sia costretto a vivere in queste condizioni. Un politica sorda e un sindacato inefficace, che non è altro che una pallida ombra dei veri sindacati degli anni 60.
L'Italia deve fare di più:
Allineare gli stipendi alla media europea: È fondamentale che gli infermieri italiani ricevano una retribuzione adeguata al loro ruolo e alle loro responsabilità.
Valorizzare la professione: Gli infermieri sono professionisti altamente qualificati e svolgono un lavoro fondamentale per la società. È necessario riconoscere il loro valore e investire nella loro formazione.
Migliorare le condizioni di lavoro: Ridurre il carico di lavoro, garantire turni più umani e investire nella sicurezza sul lavoro sono misure indispensabili per migliorare la qualità della vita degli infermieri.
Non possiamo più aspettare:
È arrivato il momento di dire basta. Gli infermieri italiani meritano rispetto e dignità. Uniamo le nostre voci e facciamo sentire la nostra forza convergendo in un unico sindacato, il Nursing Up. Chiediamo al governo e alle istituzioni di intervenire immediatamente per risolvere questa emergenza.
Daniele Lanzoni
Dirigente sindacale Nursing Up
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