SSN AL COLLASSO. NESSUN DUBBIO.

SSN AL COLLASSO. NESSUN DUBBIO.

Il covid-19 ha riportato in Italia, bruscamente, il tema salute pubblica, evidenziando grandi lacune, che sono tutte conducibili al covid-19?

Vero che questo virus è qualcosa che non si era mai vista nell'ultimo secolo, ma le cause di tale lacune, impreparazione, carenza di dispositivi, e non lo diciamo solo noi, sono conducibili a decenni di tagli sistematici, voluti, spostamenti di spesa dal pubblico verso il privato, come se la sanità pubblica fosse un peso, un optional.

Anche l'Ocse interviene su questo, affermando che la spesa sanitaria italiana è sotto la media, meno di Francia e Germania.

Spesa che poi si concentra troppo sulla medicina curativa e ci dispiace dirlo, gli addetti ai lavori lo sanno, in troppe realtà è difensiva, piuttosto che PREVENTIVA.

La cura della salute dovrebbe iniziare dalle elementari, come una vera materia al pari di altre. Un vero investimento.

L'epidemia ha evidenziato esempio la carenza di personale sanitario (ricordiamo blocco assunzioni degli infermieri voluto dal Governo nel 2009), che noi come sindacato ci sgoliamo da un decennio a dirlo, ma anche i metodi per reperire urgentemente risorse umane si sono dimostrati anacronistici, burocratici, lenti.

Il covid-19 non ha fatto altro che evidenziare quello che noi come sindacato sempre diciamo, (basterebbe andare cronologicamente a ritroso sui nostri siti per verificarlo) al punto che si è stati costretti a chiamare studenti in medicina, infermieristica, personale in pensione (esponendoli gravemente ancora di più al virus data la loro età.

L'Italia insieme a Grecia, Spagna, Portogallo sono le uniche nazioni a tagliare la sanità sistematicamente durante la crisi economica.

Dati OCSE: Spesa procapite a parità di potere di acquisto, in Italia nel 2019 è pari a 2473 euro (media Ocse 2572) a fronte di Francia 3644 e Germania 4504.

Non ci resta che auspicare ma anche lottare per una Sanità pubblica più forte, più sana che guardi più alla prevenzione che alla medicina curativa e soprattutto difensiva.

La chiave oltre agli investimenti è l'infermiere, ma non solo nelle corsie, sul territorio, ma anche e soprattutto nei tavoli che contano, dove si prendono decisioni, è l'infermiere il perno centrale della sanità e lui che va ascoltato prima di chiunque.

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