"SOS Sanità: Medici e Infermieri uniti per salvare il SSN dalla crisi"
Le Richieste di Medici e Infermieri per Salvare il Servizio Sanitario Nazionale: Le Proposte per la Finanziaria 2025
Roma, 3 settembre 2024 – “Nessuno pensi di continuare a fare cassa sulla pelle del Servizio Sanitario Nazionale e dei suoi professionisti”. È un messaggio forte e chiaro quello lanciato da Antonio De Palma, Presidente Nursing Up, Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed e Guido Quici, Presidente Nazionale Cimo-Fesmed, che hanno unito le loro forze per difendere i diritti di medici, infermieri e altre professioni sanitarie regolamentate dalla legge 43/2006.
I rappresentanti delle principali organizzazioni di categoria hanno presentato le loro richieste in vista della legge finanziaria 2025, che sarà discussa e presentata al Parlamento a fine settembre. L’obiettivo dichiarato è quello di rilanciare un Servizio Sanitario Nazionale (SSN) da anni in difficoltà, migliorare le condizioni di lavoro dei professionisti e arginare l’esodo di personale sanitario che abbandona la professione ben prima dell’età pensionabile.
Le Principali Richieste delle Organizzazioni Sanitarie
Di Silverio, Quici e De Palma hanno delineato le priorità che il Governo deve considerare nella prossima legge finanziaria:
Investimenti strutturali nel SSN: Non solo attraverso nuovi finanziamenti, ma anche mediante leggi che favoriscano un reale rilancio del sistema sanitario pubblico.
Rendere appetibili le professioni sanitarie: Attraverso un piano di assunzioni che riduca il carico di lavoro e migliori le condizioni dei professionisti.
Aumento delle retribuzioni e rinnovo dei contratti: Sono necessari finanziamenti adeguati per il rinnovo dei contratti, inclusi quelli dei sanitari dell’ospedalità privata, con risorse specifiche destinate al settore sanitario.
Defiscalizzazione delle indennità: Riduzione della tassazione sull’indennità di specificità medica, raddoppio dell’indennità infermieristica e sua estensione alle ostetriche.
Provvedimenti contro le aggressioni nelle strutture sanitarie: Richiesta di misure concrete per fermare l’aumento degli episodi di violenza contro il personale sanitario.
Contrattualizzazione degli specializzandi: Miglioramento delle condizioni di lavoro dei giovani medici in formazione.
Riconoscimento del carattere usurante delle professioni assistenziali: Necessità di riconoscere ufficialmente la natura usurante delle professioni sanitarie, con conseguenti benefici per i lavoratori.
Le organizzazioni sottolineano che la legge di bilancio non è l’unico strumento per migliorare il SSN. “Chiediamo una profonda riforma del Servizio Sanitario Nazionale, fermo al decreto legislativo n. 502 del 1992, ormai obsoleto e non più compatibile con le trasformazioni avvenute negli ultimi decenni”, dichiarano i rappresentanti delle organizzazioni.
De Palma, Di Silverio e Quici e concludono con un appello diretto al Governo: “Queste sono le nostre proposte, che porteremo avanti con determinazione. È giunto il momento che il Governo dimostri se ha veramente intenzione di difendere il diritto alla salute, unico principio espressamente dichiarato fondamentale nella Costituzione Italiana, o se vuole abbandonare il SSN al suo destino. Noi siamo pronti a reagire di conseguenza.”
Le richieste delle organizzazioni mediche e infermieristiche rappresentano un grido d’allarme per il futuro della sanità pubblica italiana, chiedendo interventi immediati per garantire il diritto alla salute e proteggere il SSN e i suoi professionisti.