Sanità in caduta libera, protesta dei professionisti sanitari a Sanremo

Sanità in caduta libera, protesta dei professionisti sanitari a Sanremo

Sabato 11/02/2023 una delegazione di infermieri, ostetriche,  professionisti sanitari e alcuni componenti dell' Associazione ANSPE, si sono uniti a Sanremo in protesta per sensibilizzare e informare la popolazione, la politica delle reali condizioni lavorative che ogni giorno i professionisti della sanità affrontano.

- Carenza cronica di personale che porta a continui salti di ferie e riposi.

- Stipendi sotto ma media OCSE (15.000 euro in meno rispetto ai colleghi europei) e sproporzionati al costo della vita

- Rischi di contrarre una malattia e portarla dai propri cari

- Rischio di prendersi una denuncia in qualsiasi momento perché nel posto sbagliato al momento sbagliato (sono centinaia i colleghi denunciati e dopo anni di battaglie legali sono ritenuti innocenti, con una vita distrutta)

- Studenti che abbandonano già al primo anno, colleghi che si licenziano per andare a lavorare in centri commerciali

- Violenza verbale e fisica ormai all'ordine del giorno

- Veniamo ogni giorno schiacciati da una classe dirigente prepotente e insensibile che davanti alle segnalazioni di disagio dei colleghi, rispondono con arroganza, presunzione e ostruzionismo.

Mancano 120.000 infermieri, per questo le famose liste di attesa sono infinite, chiudono PS, chiudono i piccoli ospedali, la sanità è in caduta libera.

Questi problemi sono presenti sia nel servizio pubblico che in quello privato, in aggiunta i colleghi del privato hanno spesso contratti svantaggiosi rispetto a quello pubblico, e noi professionisti sanitari, tutti, vogliamo un contratto unico nazionale, così Mirko Marzullo ha riferito agli organi di stampa.

Continua Mirko:
Le evidenze internazionali,
inascoltate, ci dicono che 1 infermiere su 6 pazienti riduce le morti, le infezioni ospedaliere da antibiotico resistenza e porta un risparmio per milioni di euro (medicazioni, antibiotici). Investire nei professionisti sanitari significa investire nella salute della nazione.

Bisogna rendere questa professione attrattiva.

Molti di noi con figli e famiglia monoreddito non riescono ad arrivare a metà del mese, costretti poi a indebitarsi davanti a qualsiasi imprevisto che la vita riserva.

Questo non è normale in un Paese che si definisce civile.

Nel nord Europa, nei paesi civili, l'infermiere e ben remunerato, ha la considerazione che merita, in Italia viene confuso con altri lavoratori, che con tutto il rispetto, non hanno nulla a che fare con la nostra professione.

Vi aspettiamo numerosi sul gruppo Facebook infermieri fuori dal comparto, per organizzare la prossima tappa a Roma, davanti al Parlamento, data da destinare a marzo.