Rapporto ISS COVID-19 • n. 22/2020

Rapporto ISS COVID-19 • n. 22/2020

Gestione dello stress lavoro-correlato negli operatori sanitari e socio-sanitari durante lo scenario emergenziale SARS-COV-2.

Gruppo di lavoro ISS Salute mentale ed emergenza COVID-19.

Pubblicato interessante Rapporto ISS, anche se molti di questi suggerimenti noi già li avevamo dati agli organi preposti ad ogni livello, tanto che il nostro Sindacato già aveva attivato autonomamente il proprio servizio per iscritti PSICO al 3389711113 dalle 16:00 alle 19:00. Avevamo anche suggerito, a inizio emergenza, ad ogni azienda di attivare un proprio numero di consulenza psicologica.

Sappiamo bene che il mondo sta vivendo un esperienza mai vissuta prima, un emergenza che solo gli operatori sanitari e socio-sanitari sanno cosa hanno dovuto affrontare.

Stress, disagio personale, rischio biologico, enormi problemi organizzativi (la classe dirigenziale italiana, soprattutto in alcune regioni, hanno dimostrato la loro inefficienza, inefficacia, ci spiace dirlo spesso incompetenza. Un bravo dirigente sente, al pari dei suoi esperti, anche gli infermieri in primis, come è stato fatto in Corea del Sud, risolta l’urgenza in meno di un mese).

Molti operatori non hanno avuto nemmeno la possibilità di sostituzione a fine turno e molti non hanno avuto per molti giorni o settimane i giusti DPI.

Gli operatori della Salute sono stati a condizioni di lavoro del tutto nuove, ma anche per tutta la comunità.

La continua evoluzione della pandemia ha portato a cambiare le strategie, soprattutto nelle zone ad elevata prevalenza covid. In tutto il Paese ma in particolare nelle zone rosse i sanitari hanno dovuto adattarsi e organizzarsi completamente e a nostro avviso sono stati bravissimi a farlo con entusiasmo con coraggio e devozione (non possiamo dire lo stesso di molte Direzioni), che siamo sicuri non verrà ripagata.

Molti dei nostri ragazzi sono morti, magari qualcuno poteva essere evitato con i giusti DPI, i giusti interventi preventivi e precoci. Altri colleghi si sono ammalati, altri sono stati esposti con i loro familiari ma sono comunque sempre riusciti a recuperare le energie fisiche ed emotive.

Questo grande cambiamento improvviso, la carenza di riposo, il carico di lavoro sia nei riparti Covid-19 che non covid-19 ha portato enormi i livelli di stress che potrebbero influenzare il benessere fisico ed emotivo dei colleghi sia dell'area sanitaria che socio-sanitaria.

Lo studio pubblicato dall’ ISS ci dice quali sono o saranno le possibili fonti di disagio, come perdita di controllo, la sensazione di vulnerabilità, la preoccupazione per la propria famiglia, la paura di diffondere l'infezione, non vedere i propri i figli per molto tempo, la paura di non fare abbastanza, la rabbia verso la disorganizzazione palese ai nostri occhi, punto debole del nostro Paese.

Non vogliamo mettere il dito nella piaga ma per assurdo davanti ad un improvviso attacco terroristico biologico il paese sarebbe stato impreparato.

Ci auguriamo che questa spiacevole esperienza porti la consapevolezza di quanto sia importante essere preparati, curare la sanità pubblica, curare gli operatori sanitari e socio sanitari. Sebbene le evidenze siano ancora limitate lo studio in questione ritiene indispensabile che ogni struttura sanitaria e socio-sanitaria verifichi tramite un gruppo multi-professionale integrato adotti tutte le modalità organizzative cooperative necessarie per ridurre disagio degli operatori.

Importante sarà mantenere un efficace flusso comunicativo il vertice aziendale le singole unità operative degli operatori.

Quindi bisognerebbe pianificare, organizzare, coordinare la comunicazione con gli operatori tra gli operatori.

Quindi è opportuno che agli operatori vengano date comunicazioni chiare, puntuali, aggiornate sulle misure, inclusi i criteri applicare, o l’ informazione gravi come la possibile carenza di DPI tamponi o altro.

( Noi della Pagina la chiamiamo FIDUCIA verso gli operatori...siamo stati sottovalutati, dovevamo essere interpellati noi infermieri per stipulare un piano di difesa in questa guerra...invece il piano è stato deciso da chi la guarda da lontano la guerra non da chi è in prima linea...e ne stiamo pagando le grandi conseguenze.)


Il rapporto ISS ci dice, e ne siamo convinti anche noi, che:

- i ruoli, le mansioni, devono avvenire tenendo conto delle capacità professionali, delle condizioni personali di salute degli operatori, ed evitare il più possibile sovraccarichi di lavoro prolungati e garantire delle pause il rispetto dei momenti di riposo vitali per il recupero del benessere fisico e mentale ma volendo un'attività di auto-cura.

- Favorire la coesione fra gli operatori sanitari e creare un clima accogliente e di supporto. Gli scambi tra colleghi sono importanti, evitare gli isolamenti e stimolare il senso di appartenenza al gruppo.

- Valorizzare e riconoscere il contributo del personale e professionale dei singoli e il valore degli sforzi compiuti per finalità di interesse collettivo.

- Sarebbe importante ricercare momenti di condivisione tra le diverse equipe, trovare una modalità di gestione delle comunicazioni con i parenti e con i pazienti per quanto possibile favorendo la diffusione di strategie e buone pratiche possibilmente in modo omogeneo tra unità operative.

- Garantire la formazione per non generare sensazione di inadeguatezza, contraddizione e incertezza. Un adeguata formazione riduce i rischi per la propria salute sia fisica che mentale e fornire strategie di adattamento e recupero.


L’ISS ha reso disponibile una piattaforma distanza:

(https://www.eduiss.it/course/index.php?categoryid=51)

Corsi dedicati al personale sanitario e socio-sanitario:

 "Prevenzione e controllo delle infezioni nel contesto dell'emergenza COVID-19" Tutte le professioni ECM. Tutte le discipline. Durata: 5 ore; Crediti ECM 6,5

 "Prevenzione e controllo delle infezioni nel contesto dell'emergenza COVID-19" Dedicato a Operatori di Supporto in ambito sanitario (OSS, OTA, OSA, ecc.); Durata: 5 ore

 "Prevenzione e controllo delle infezioni nel contesto dell'emergenza COVID-19" Dedicato a assistenti sociali; Durata: 5 ore; 5 crediti formativi CNOAS


- ISS consiglia anche di aggiornarsi anche attraverso i rapporti tecnici e monitorare i possibili aggiornamenti :

https://www.iss.it/rapporti-covid-19

Rapporto ISS COVID-19 n. 2/2020 Rev. 2 - Utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-Aggiornato al 10 maggio 2020

Rapporto ISS COVID-19 n. 4/2020 Rev. - Prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 in strutture residenziali sociosanitarie. Versione del 17 aprile 2020

Rapporto ISS COVID-19 n. 6/2020 - Procedura per l’esecuzione di riscontri diagnostici in pazienti deceduti con infezione da SARS-CoV-2. Versione del 23 marzo 2020.

Rapporto ISS COVID-19 n. 8/2020 Rev. - Sostegno delle persone nello spettro autistico e/o con disabilità intellettiva nell’attuale scenario emergenziale SARS-CoV-2. Versione del 30 aprile 2020

Rapporto ISS COVID-19 n. 11/2020 Rev. - Raccomandazioni per il corretto prelievo, conservazione e analisi sul tampone oro/rino-faringeo per la diagnosi di COVID-19. Versione del 14 aprile 2020

Rapporto ISS COVID-19 n. 12/2020 - Indicazioni ad interim per servizi assistenziali di telemedicina durante l’emergenza sanitaria COVID-19. Versione del 13 aprile 2020


- ISS suggerisce anche alcuni documenti:

Uno realizzato da società scientifiche, Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica (ANIARTI), Società Italiana di Cure Palliative (SICP), Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza (SIMEU) riguardante la comunicazione con i familiari in condizioni di completo isolamento.

Disponibile all’indirizzo:

https://www.aniarti.it/wp-content/uploads/2020/04/ComuniCoViD_ita-18apr20.pdf


Altro documento “Gestione dello stress e prevenzione del burnout negli operatori sanitari nell’emergenza COVID-19”

Il Dipartimento di medicina epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale (DiMELIA) dell’INAIL e il Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi (CNOP) hanno reso disponibili delle indicazioni di carattere metodologico e operativo per l’attivazione di task force dedicate.

Disponibile all’indirizzo:

https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubbl-gestione-stress-operatori-sanitari-covid-19_64431457...


- Tra le iniziative di sostegno e assistenza per gli operatori impegnati nell’emergenza, l’Osservatorio Nazionale delle buone Pratiche sulla sicurezza in Sanità riporta l’acquisto di attrezzature, dispositivi medici e di protezione individuale e la predisposizione di facilitazioni per l’erogazione di essenziali servizi di assistenza (alloggi gratuiti, acquisto e consegna di alimenti, ecc.).

Per approfondire il documento disponibile all’indirizzo:

https://buonepratichesicurezzasanita.it/images/Covid-19/Documenti/SOrsola/Le_iniziative_di_sostegno_...


- Promuovere e monitorare il benessere psicologico degli operatori divulgando e favorendo l'accesso ai servizi di supporto psicosociale e psichiatrici.

Potrebbe essere utile esposizione materiale psicoeducativo mirato esempio su intranet, locandina ai smarcatempo, mail webinar o altre modalità.

Attività di gruppo, supporti psicologici e psichiatrici come incontri nella propria Unità Operativa o via telematica, in modo da consentire agli operatori di esprimere le proprie preoccupazioni e incoraggiare il sostegno tra colleghi in particolare coi colleghi in difficoltà con la propria vita personale, che avuto problemi di salute mentale o che sono privi di sostegno sociale quindi dare la possibilità di offrire anche un supporto specifico a seconda delle necessità.


- Alimentazione, sonno ed esercizio fisico 

 Assumere una dieta leggera e nutriente

 Cercare di garantirsi un sonno ristoratore

 Praticare la respirazione profonda 2~3 volte al giorno con una lenta espirazione del respiro.

 Svolgere attività e esercizi fisici praticabili, ad esempio lo stretching degli arti e attività fisiche di altro tipo, qualora vi siano le possibilità, inclusa attività fisica indoor (uso di tapis roulant, cyclette, ecc.).


- Stress ed emozioni

 Accettare l'ansia. Un'ansia contenuta può aiutare a migliorare la capacità di affrontare le difficoltà e a realizzare il potenziale. Esprimere le emozioni negative parlando, condividendo o piangendo con un amico o un collega di fiducia.

 Concedersi l’ascolto di musica rilassante e svolgere attività piacevoli durante le pause.

 Mantenere il più possibile il contatto anche da remoto con la famiglia e gli affetti per il sostegno emotivo necessario.


- Attività e gruppo di lavoro

 Evitare sovraccarico prolungato di lavoro e prevedere delle pause che permettano l’allontanamento dal lavoro.

 Accettare il fatto che in questo momento ci sono dei limiti nelle possibilità di intervento e in quelle mediche.

 Collaborare con i colleghi per realizzare i compiti e incoraggiarsi a vicenda.

 Riconoscere il proprio contributo personale e le proprie capacità professionali per migliorare il senso di autoefficacia e di autostima.


- Monitoraggio delle reazioni correlate al disagio

Monitorare il benessere e riconoscere i segnali di malessere per sé stessi e nei colleghi potrebbe essere importante per poter considerare di chiedere aiuto e offrire assistenza ai colleghi (1). Gli

operatori dovrebbero prestare attenzione alla comparsa, durata e persistenza dei seguenti di sintomi psicofisici (1):

Alimentazione, sonno: persistente difficoltà nel rilassarsi o scarsa qualità del sonno; scarso o eccessivo appetito e diminuzione o aumento del peso corporeo.

Stanchezza e sintomi fisici: Eccessiva stanchezza, difficoltà di recupero e ridotte energie psicofisiche; comparsa di dolori fisici senza una causa organica (somatizzazioni), come: bruciori di stomaco, problemi gastro-intestinali, dolori al petto, mal di testa o altri dolori fisici.

Tensione e sintomi psicologici: Eccessiva tensione, ipervigilanza e stato di allerta costante; Nervosismo, irritabilità e aggressività; umore e pensieri negativi (deflessione del tono dell’umore, ansia, pessimismo) per la maggior parte del tempo nell'arco della giornata; sensi di colpa costanti e sentimenti di inadeguatezza; sentimenti di apatia (verso i propri affetti); sentimenti di estraniazione (es. “mi sento fuori luogo a casa”); sentimenti di confusione o ottundimento.

Comportamenti di gestione dello stress: Incremento o assunzione di sostanze quali nicotina, alcol o droghe; Assunzione di farmaci a scopo ansiolitico (inclusi anche farmaci per dormire).

In caso di malessere, è appropriato che gli operatori prendano in considerazione la possibilità di chiedere aiuto e parlare con i propri responsabili e i colleghi per ridurre il carico di stress percepito e attivare tutti gli interventi disponibili. obiettivo di prevenire e trattare le patologie stress-correlate all'ambiente di lavoro, per prevenire l’accumulo e la cronicizzazione dello stress, per promuovere le risorse psicologiche e la resilienza (empowerment).

ATTIVO NUMERO VERDE 800.042.999
Attivato dalla Società Italiana di Psichiatria specificatamente per la gestione del disagio degli operatori. Il numero è stato messo a disposizione da Tim e supervisionati dagli esperti della Società Italiana di Psichiatria.

- interventi materiali di sostegno, il supporto mirato e materiali psicoeducativi possono essere particolarmente rilevanti per le operatrici donne con bambini. L’improvvisa lontananza, la non possibilità di contatto, i rischi correlati alla propria attività, il non poter svolgere il ruolo di mamma (colleghe in quarantena non hanno visto il figlio per due mesi) e senza la possibilità di esercitare il proprio ruolo materno anche nel gestire la scuola a distanza.

- La solidarietà tra colleghi rappresenta un importante elemento protettivo nelle fasi più intense di attività. Da monitorare il ritorno alla normalità o ad una nuova ondata epidemica.

- Infine, vanno messi in campo interventi proattivi per la gestione dello stress e di supporto psicologico per gli operatori COVID positivi in quarantena o con forme gravi di COVID, o che hanno avuto parenti o amici contagiati in modo grave,alto rischio di manifestare sintomi di disagio preoccupati di poter avere contagiato altri, alla immobilità forzata e ai tempi dilatati dopo un lungo sovraccarico, angoscia per il progredire della malattia e per la possibile prognosi, ed è in questa categoria che sono stati segnalati alcuni suicidi.

QUI POTRETE VISIONARE IL RAPPORTO INTEGRALE ISS: 

https://www.iss.it/documents/20126/0/RAPPORTO+ISS+COVID-19+23_2020.pdf/a5d4cf5e-f4cc-072e-0c43-d14ae920a2ca?t=1589209649628