ORDINE DI SERVIZIO
COME FUNZIONA L'ORDINE DI SERVIZIO
L’ordine di servizio
In giurisprudenza le comunicazioni possiedono valore solo se scritte.
L'ordine di servizio è una ingiunzione al dipendente di violare le norme contrattuali, deve essere scritto per la tutela sia del dipendente sia della stessa azienda. Tale tutela non è presente se viene emesso verbalmente.
Deve pervenire per tempo: quindi in anticipo al lavoratore presso la sede lavorativa.
Il lavoratore non è tenuto a farsi reperire al proprio domicilio, né telefonicamente né con altri mezzi, tranne nel caso della P.D. (Pronta Disponibilità art. 28 CCNL 21.05.18 ).
Nell'ordine di servizio deve apparire la motivazione per la quale è stato emesso, a garanzia della liceità dello stesso.
Deve essere strumento eccezionale, altrimenti diverrebbe straordinario programmato, espressamente vietato dalla normativa vigente (CCNL 21.05.18 art. 31 comma 1). La copertura dei turni deve essere garantita sulla base di criteri organizzativi certi e con personale sufficiente per evitare disservizi dovuti a motivi contingenti.
Non deve sovrapporsi ad altri istituti contrattuali già previsti e non può essere utilizzato per il richiamo in servizio “oggi per oggi” , in quanto si cadrebbe nell'istituto della Pronta Disponibilità.
In questo caso se il dipendente si rifiuta di adempiere all'ordine di servizio non possono essere prese sanzioni disciplinari nei suoi confronti.
In caso di richiamo in servizio “ oggi per domani” il ricorso all' ordine di servizio può essere legittimo, a patto che si rispettino una serie di vincoli tra i quali;
- il genitore che ha in custodia il figlio minore di 14 anni non può assentarsi, per il rientro in servizio, dato che art. 591 del C.P. prevede il reato di abbandono di persona incapace punibile con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Una sentenza della Corte Costituzionale sancisce il diritto del dipendente a potersi organizzare e programmare la propria vita privata.
In caso di prolungamento dell'orario di servizio il dipendente è costretto a rimanerci fino all'arrivo della sostituzione (max 12 ore continuative CCNL 21.05.18 art. 27 co. 3 lettera f) ma spetta al dirigente autorizzarlo(CCNL 21.05.18 art. 31 comma 2).
Non esiste un limite numerico di ordini di servizio effettuabili. Alla luce della normativa vigente, la maggior parte delle richieste di rientro in servizio emesse dalla Ausl non sono conformi alla legge, quindi vanno considerate nulle!
I dipendenti che non ottemperino agli ordini di servizio che non presentano le caratteristiche sopra citate non possono incorrere in alcuna tipologia di sanzione!
Si ribadisce, inoltre, che l'ordine di servizio non implica nessuna conseguenza negativa sul fascicolo matricolare dell'operatore, né alcuna penalizzazione nelle valutazioni di merito per i lavoratori che si attengono a quanto suddetto!
L'ordine di servizio, pertanto, può essere richiesto dal dipendente ogni qualvolta ritenuto necessario a garanzia e salvaguardia dei propri diritti.
Deve essere scritto (CCNL 21.05.18 art. 64 co. 3 lettera h) : in giurisprudenza le comunicazioni che possiedono valore sono scritte. L'ordine di servizio è una ingiunzione al dipendente di violare le norme contrattuali, deve essere scritto per la tutela sia del dipendente sia della stessa azienda. Tale tutela non è presente se viene emesso verbalmente.
Deve pervenire per tempo: quindi in anticipo al lavoratore presso la sede lavorativa. Il lavoratore non è tenuto a farsi reperire al proprio domicilio, né telefonicamente né con altri mezzi, tranne nel caso della P.D. (Pronta Disponibilità art. 28 CCNL 21.05.18 )
Deve essere motivato: nell'ordine di servizio deve apparire la motivazione per la quale è stato emesso, a garanzia della liceità dello stesso.
Una sentenza della Corte Costituzionale sancisce il diritto del dipendente a potersi organizzare e programmare la propria vita privata.
In caso di prolungamento dell'orario di servizio il dipendente è costretto a rimanerci fino all'arrivo della sostituzione (max 12 ore continuative CCNL 21.05.18 art. 27 co. 3 lettera f) ma spetta al dirigente autorizzarlo(CCNL 21.05.18 art. 31 comma 2)
Non esiste un limite numerico di ordini di servizio effettuabili.
Si ribadisce, inoltre, che l'ordine di servizio non implica nessuna conseguenza negativa sul fascicolo matricolare dell'operatore, né alcuna penalizzazione nelle valutazioni di merito per i lavoratori che si attengono a quanto suddetto!
L'ordine di servizio, pertanto, può essere richiesto dal dipendente ogni qualvolta ritenuto necessario a garanzia e salvaguardia dei propri diritti.