Nursing Up incontra la Regione Toscana, assunzioni e graduatorie a termine

Nursing Up incontra la Regione Toscana, assunzioni e graduatorie a termine

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Incontro Nursing Up Regione Toscana, abbiamo chiesto assunzioni subito e di portare a termine tutte le graduatorie aperte, 
la regione risponde che ritiene sufficiente il personale del SSR, affermando che va solamente
 modificata la sua distribuzione.

Ci dicono che si rischia il commissariamento se sforiamo il tetto di spesa per le assunzioni.

In poche parole non vogliono assumere.

Mancano infermieri, molte ostetriche assunte con contratto interinale nonostante una graduatoria valida da cui non attingono.

Mancano gli oss, ma la regione dice che quest'ultimi sono assolutamente quelli maggiormente assunti.
Addirittura riferisce che ci sarebbero 2200 esuberi.

La regione imputa la colpa della spesa alla pandemia ma tutte le regioni hanno assunto di più durante la pandemia, il governo ha stanziato più soldi per tal proposito, solo la Toscana ha un buco di 130 milioni strutturato.

Abbiamo chiesto di far partire subito la libera professione, la Legge 34 del 30/03/2023, Art 13 è già attuativa, anche se le aziende continuano ad attendere e pretendere dalle regioni un ulteriore documento attuativo, per fini amministrativi e burocratici. Purtroppo la regione ha rimandato a data da definire lasciando i professionisti ancora nell'impossibilità di fruire di questa opportunità "

Il personale infermieristico, insieme a quello ostetrico svolgono un ruolo essenziale all'interno del sistema sanitario, vitale è garantire un adeguato numero di infermieri e ostetriche per migliorare la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.

La carenza di personale può essere attribuita a diversi fattori, come il rapido invecchiamento della popolazione, l'aumento delle malattie croniche e l'aumento della domanda di servizi sanitari.

Bisogna rendere queste professioni attrattive: aumentare gli stipendi, migliorare le condizioni di lavoro, aumentare il numero infermieri/pazienti a uno e 6 almeno, rivedere le indennità e tutti quei diritti non riconosciuti, incoraggiare la mobilità tra le regioni.

Il 2021 ha visto un aumento della dotazione organica del personale nel comparto sanità in molti regioni, a causa della pandemia di COVID-19.

Tuttavia, nonostante questo incremento, la dotazione organica rimane ancora insufficiente per far fronte alle necessità sanitarie della popolazione. Ci sono ancora carenze di personale in molte aree, come la terapia intensiva, la salute mentale e la medicina generale, il territorio.

Inoltre, la fatica e il burnout del personale sanitario sono diventati una preoccupazione significativa a causa dell'aumento della pressione e dello stress causati dalla pandemia e dalla carenza di personale, ma anche da stipendi non proporzionali al costo della vita, rischi, responsabilità e condizioni lavorative sempre peggiorative.

Ciò ha portato molti professionisti delle professioni sanitarie a lasciare la professione o a ridurre le proprie ore di lavoro.

Per affrontare efficacemente queste sfide, è necessario un impegno congiunto di governo e regioni.

Dati nazionali indicano che circa il 30% del tempo lavorativo degli infermieri viene utilizzato per attività non specifiche, che potrebbero essere svolte da personale ausiliario, operatori socio-sanitari o amministrativi.

Pertanto, è fondamentale avere un numero adeguato di personale ausiliario, operatori socio-sanitari e amministrativi per svolgere tutte le attività e le funzioni che competono a queste figure professionali. In questo modo, il personale infermieristico può concentrarsi sulle loro responsabilità specifiche e garantire un migliore servizio ai pazienti.

Ma è chiaro che la Regione vuole procedere a senso inverso, rispetto a quello che ritiene giusto il sindacato di categoria Nursing Up.

Si preannuncia una lotta sindacale estenuante.

Responsabile Regionale Nursing Up Toscana

Nicola Lunetti

LapaginadiNursingUp
Vincenzo Parisi

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