Novità congedi parentale e paternità
Anche in Italia, finalmente, è stata data l’approvazione definitiva delle direttive europee 2019/1152 e 2019/1158 che promettono sia di garantire la parità di genere che di migliorare le condizioni lavorative, ma anche di dare un giusto equilibrio tra vita professionale e privata. Vigente al: 13-8-2022
I decreti non solo vanno a migliorare le tutele minime su trasparenza, violenza, licenziamento, informative complete ma favoriranno la vita privata dei lavoratori con prole.
In breve:
Il congedo di paternità, Il padre o il secondo genitore equivalente ha diritto a un congedo di paternità di dieci giorni lavorativi, indennizzati al 100% (il minimo europeo, ci sono paesi che danno molto di più) in occasione della nascita di un figlio (anche nel pubblico). In caso di parto plurimo i giorni diventano venti.
Fruibile nei 2 mesi precedenti ai 5 mesi successivi al parto, non frazionabili ad ore, da utilizzare anche in via non continuativa. Anche in caso di morte perinatale del figlio.
Il
congedo parentale indennizzato al 30% della retribuzione
passa da sei a nove mesi, fruibili entro i 12 anni di età del figlio
(anziché sei).
Tre mesi per genitore non trasferibili più in alternativa tra loro, ad un
ulteriore periodo di congedo di tre mesi, pagati al 30%.
Passa da 10 a 11 mesi la durata totale del diritto al congedo parentale che spetta al genitore solo (anche per affidamento esclusivo del figlio). Il genitore solo potrà avere il congedo indennizzato al 30% per un periodo massimo di nove mesi, in linea con quanto accade per le coppie.
L’indennità di maternità per le lavoratrici autonome e le libere professioniste si estende ai periodi di astensione anticipata per gravidanza a rischio. La parità nella fruizione dei congedi parentali si applicherà anche ai lavoratori autonomi: alle lavoratrici e ai lavoratori iscritti alla gestione separata Inps spetta un’indennità per tre mesi ciascuno entro i primi 12 dodici anni di vita del figlio, ai quali potranno aggiungersi, in alternativa tra i genitori, tre mesi di congedo.
Riguardo allo smart working il datore dovrà dare priorità ai caregiver e ai genitori con prole fino a 12 anni e senza limite di età con figlio disabile (e non più solo per le madri lavoratrici nei tre anni successivi alla fine del congedo di maternità, come è oggi).
Ricordiamo che il dipendente in smart working non può subire sanzioni, trasferimenti, licenziamenti o demansionamenti.
Scarica qui il decretoResponsabile Nursing Up Lazio Laura Rita Santoro
La pagina di Nursing Up Vincenzo Parisi
