La parità ai tempi del Covid. Buon 8 marzo.

La parità ai tempi del Covid. Buon 8 marzo.

Un mio collega ed io abbiamo inviato una mail allo stesso destinatario.
La risposta per lui e’ stata :”Gent.mo Dottore..”; la risposta per me :” Gent.ma Signora..” .

Notate qualcosa di strano?​ Si chiama distinzione di genere .

Quante persone , alla vincita di un concorso hanno pensato per lui “ Che bravo, era preparato” ; e per lei“ Chissa’ che ha fatto per poter vincere?”

Questa e’ distinzione di genere.

Purtroppo nella realtà quotidiana, queste cose accadono spesso, la pandemia ha esacerbato il divario in vari settori tra uomo edonna.

A prova di ciò, sono stati condotti alcuni studi che in modo semplice e breve cercherò di illustrare.
L’ art.37 della Costituzione stabilisce che :” la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parita’ di lavoro, lestesse retribuzione che spettano al lavoratore . Le condizioni di lavoro devono consentire l’ adempimento della sua essenziale funzione familiare e' assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione “L’Italia e’ all’ottantuesimo posto per differenze di genere, le distanze tra uomo e donna continuano adessere sempre piu’ profonde , viviamo in una societa’ dove la donna e’ penalizzata in tutti gli ambiti, economico, sociale e politico.

Una delle peggiori discriminazioni di genere e’ quando si costringono le donne a scegliere tra la cura dei figli/o della famiglia e la propria attivita’ lavorativa.
Solo In Campania , nel 2019 , sono state oltre 2000 le donne che sono state costrette ad abbandonare il proprio lavoro per carenza di nidi, di strutture a supporto della famiglia e di asili nido.(Consigliera delle Pari Opportunita’ Reg.Campania) Gli ultimi dati di organizzazione Internazionale del lavoro, indicano che sulle donne ricade il 74% del lavorodi cura non pagato , che tiene occcupate per circa 5h al giorno ogni giorno.

Agli uomini , invece 1h e 48 minuti in media.
Dall’altro canto l’Istat, con un un ultimo studio, rivela che la diminuizione dell’occupazione durante la pandemia e’ un fenomeno che hanno subito piu’ le donne ; stipendi piu’ bassi rispetto agli uomini.
Come e’ possibile con lo stesso contratto?
Molte donne, molte infermiere ,oss e professioniste sanitarie devono rinunciare a studiare perdendo opportunita’ di carriera e di crescita personale.

Molte donne, molte lavoratrici, molte infermiere, oss e professioniste sanitarie sovente, rinunciano a turnidi reperibilita’ , a straordinari per prendere i figli a scuola, o perche’ devono accudire i genitori, o seguire la DAD prendendo spesso congedi o ferie (ove la Azienda lo permette), una disparita’ che e’ aumentata soprattutto a causa di questa pandemia.

Molte donne, molte lavoratrici in quest'ultimo anno, hanno dovuto rinunciare ad avere un lavoro. Quindi, stipendi piu’ bassi rispetto agli uomini.

Cio’ che auspico e’ che ci sia una politica piu’ attenta alla parita’ di genere; che anche a livello dell’istruzione ci siano percorsi dedicati mirati alle parita’ e che la Aziende facciano in modo di attivare tutti glistrumenti utili affinche ‘ le donne , le lavoratrici coinvolte in ogni settore abbiano sempre la stessa parita’nei confronti degli uomini.

“ Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne”(Maya Angelou)

Ros Di Maro
Infermiera
e Dirigente sindacale Nursing Up
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