Infermieri VS Ministero della Salute. Consegnate le istanze dei professionisti
Oggi, 18/09/2024, una piccola delegazione del gruppo Infermieri Fuori dal Comparto ha incontrato il Segretario del Ministero della Salute. Con nostra sorpresa, ma in modo gradito, era presente anche l’ex Ministro Beatrice Lorenzin, che si è dimostrata molto interessata al nostro documento e alle nostre istanze.
Il documento è stato ufficialmente inviato via PEC a tutti gli organi di governo competenti e alla FNOPI. Se le nostre richieste non saranno accolte, ci impegneremo a organizzare proteste in ogni città. Non possiamo più attendere, e non riponiamo alcuna fiducia nell'attuale contratto. Chi non sarà con noi, sarà contro di noi.
Cogliamo l’occasione per ringraziare Mirko Marzullo, Barbara Mattei e tutti i colleghi che hanno partecipato alla consegna del documento, che alleghiamo di seguito. Siete dei veri guerrieri, grazie di cuore. Un ringraziamento speciale va anche all'Ispettore della Digos, ai suoi agenti e ai passanti che ci hanno espresso solidarietà urlandoci: "Siamo con voi".Spett.li:
Presidente del Consiglio,
On. Giorgia Meloni
Ministro della Salute,
Dott. Orazio Schillaci
Presidente ARAN,
Dott. Antonio Naddeo
Presidente Regioni,
Dott. Massimiliano Fedriga
Presidente FNOPI, Dott.ssa Barbara Mangiacavalli
Oggetto: Rendere la professione infermieristica attrattiva: Basta dispendiosi palliativi
Gentilissimi,
Gli infermieri, celebrati come eroi durante la pandemia, oggi vivono una realtà ben diversa, fatta di promesse disattese, sottovalutazione e sfruttamento. Mi chiamo Mirko Marzullo, sono infermiere, laureato magistrale e con tre master, ma il mio stipendio è paragonabile a quello di un operaio non specializzato, che non deve affrontare i rischi e le responsabilità del mio lavoro né fare notti e festivi.
L'intera categoria è allo stremo e pronta a far sentire la propria voce per ottenere il rispetto che merita. Siamo in una situazione al limite del collasso, siamo pronti a coinvolgere, oltre a ostetriche, OSS, anche insegnanti, trasportatori, e molte altre categorie.
La politica, i sindacati e i dirigenti pubblici ci hanno fatto promesse senza alcun seguito, mentre la nostra situazione è peggiorata: stipendi inadeguati, carichi di lavoro insostenibili, tagli ai servizi e proposte inaccettabili come l’introduzione dell’assistente infermiere.
Siamo sull’orlo di una mobilitazione spontanea senza precedenti. Molti colleghi sono pronti a dimettersi in massa, con il rischio di creare disservizi gravi nel sistema sanitario italiano, ma questo scenario può essere ancora evitato.
Le difficoltà economiche sono un problema crescente per la maggior parte degli infermieri, che si trovano costretti a indebitarsi pur lavorando con grande responsabilità e dedizione. La chiusura di 125 ospedali tra il 2011 e il 2021, insieme all’accorpamento dei reparti, ha moltiplicato il nostro carico di lavoro, con turni doppi, salti di riposo e ferie negate.
L'introduzione della figura dell’assistente infermiere è percepita come un tentativo di svalutare la nostra professione e creare confusione.
Siamo costantemente esposti a rischi di infortunio, burnout e suicidio. Studi internazionali dimostrano che un numero adeguato di infermieri riduce i costi sanitari grazie alla prevenzione di complicanze, infezioni e resistenza agli antibiotici, ma ancora non ci viene riconosciuto il carattere usurante della nostra professione.
Sempre presenti, sia in tempi di pace che durante pandemie o emergenze, affrontiamo enormi sacrifici spesso lontano dalle nostre famiglie, di notte e nei giorni festivi. Subiamo violenze, insulti e rischi mortali, senza adeguato supporto. Ora, non tollereremo più questa situazione.
Gli infermieri, l'esercito più numeroso, preparato e istruito del Paese, chiedono:
Stipendi allineati alla media OCSE
Indennità di esclusività o eliminazione del vincolo di esclusività (come per i medici)
Riconoscimento della professione come usurante
Libertà di mobilità
Un contratto unico nazionale
Valorizzazione dei titoli e meritocrazia, con opportunità di carriera e compensi adeguati
Riconoscimento del ruolo di pubblico ufficiale
Ricordiamo alla politica che noi abbiamo rischi, responsabilità, autonomia, siamo Quadri non riconosciuti
Supporto economico per gli studenti infermieri fuori sede
Le risorse necessarie per queste riforme possono essere trovate dal PNRR, da opere di dubbia utilità, combattendo corruzione, criminalità e sprechi nel settore pubblico.
Siamo pronti a mobilitarci e a creare disagi per essere ascoltati. Se necessario, potremmo costituire un nuovo partito o sindacato, qualora le condizioni non migliorino. Vogliamo restare nella nostra Patria e contribuire al miglioramento della sanità pubblica. Il fallimento delle Regioni nella gestione sanitaria è evidente: è tempo di agire.
Cordiali saluti,
Dott. Mirko Marzullo e colleghi Contatti: 3335429638 - WhatsApp 3401210916