Il peggior giorno della mia vita, racconto di un infermiere.

Il peggior giorno della mia vita, racconto di un infermiere.

Mi chiamo Federico, sono un infermiere che ha appena finito il periodo di prova.
Volevo riportare la mia bruttissima esperienza a tutti i colleghi che la leggeranno.

Sembrava un pomeriggio come tanti, ero in reparto, turno di pomeriggio, preparai la terapia, la somministrai con attenzione. Noto la coordinatrice che all'improvviso corre verso di me con una busta in mano con sopra scritto: URGENTE e il mio nome scritto a matita. Mittente: la Direzione.


Il volto della coordinatrice era preoccupato, (non doveva, ma probabilmente già sapeva, prima di me), il mio collega dell'altro settore nota la strana cosa e si avvicina con la scusa di chiedermi un farmaco che gli mancava.
Poi mi dice: tranquillo saranno le password per i programmi che ogni tanto cambiano.


Apro la lettera:
NOTIFICA DI RISARCIMENTO DANNI, targata 4 mesi prima.

L''azienda mi chiede di:
- Scrivere la dinamica dei fatti e in più:
- Il nome della compagnia e il numero della polizza colpa grave
- il nome della compagnia e numero polizza della responsabilità civile verso terzi. 

Un brivido improvviso mi attraversa la schiena e inizio a sudare, freddo, pensai subito all'assicurazione, ma l'ho rinnovata?

Vi spiego perché: La mia copertura legale era fornita, lo è ancora, dal mio sindacato, ma va rinnovata ogni fine dicembre.

Con gran leggerezza, per pigrizia, ho sempre rimandato il rinnovo, facendo passare qualche settimana, poi qualche mese, prima di attivarli.
Trascurando invece il fatto che per noi sanitari la copertura assicurativa è vitale, non solo perché obbligo di legge, ma soprattutto perché con lo stipendio che ci ritroviamo è importante averla.


Chiamai subito il mio rappresentante di fiducia per raccontargli dell'accaduto e lui mi rispose con voce serena: stai tranquillo, dalla dinamica andrà tutto bene e poi sei coperto, ti sei iscritto a luglio, la notifica è di agosto, sei coperto, hai 10 anni di retroattività.

Non ho il coraggio di dire al mio rappresentante che ho attivato in ritardo i servizi e non ricordo la data, vanno attivati prima che arrivi la notifica di risarcimento, altrimenti le assicurazioni non pagano.

Apro il browser del pc della guardiola, internet è negato dall'azienda. Aspetto lo smonto di sera, intanto continuo a sudare, continuo a lavorare, mi viene voglia di piangere, già immagino il peggio, magari 80.000 euro di risarcimento, dove li prenderò?
Finalmente sera, smonto, vado a casa di corsa, accendo il pc, impreco contro me stesso per non aver attivato subito i servizi a luglio, prego la Madonna, non so nemmeno io più a chi rivolgermi, nella mia testa già immaginavo spese per il legale, il tribunale e migliaia di euro di risarcimento danni, tutto con uno stipendio da 1500-1600 euro al mese, in affitto.

Mi collego al sito del sindacato, devo verificare se la notifica è arrivata prima o dopo l'attivazione dei servizi, sono fregato, la mia vita è rovinata, pensavo.

Entro nella mia sezione dedicata, assicurazione attiva dall'8 agosto.
Apro la lettera con la data della notifica, che non ricordo, sono sicuro che sia agosto, ma non ricordo la data con certezza.
Apro la  notifica, mi balza all'occhio quella parola: RISARCIMENTO.
Cerco la data, quasi piango, NOTIFICATA IL 9 AGOSTO, non credevo ai miei occhi, un pianto liberatorio, un respiro di sollievo. Se la notifica fosse stata del 7 agosto le assicurazioni non mi avrebbero coperto il risarcimento richiesto dalla mia azienda.

IL GIORNO PEGGIORE DELLA MIA VITA È FINITO. 

Per un solo giorno di ritardo avrei dovuto pagare chi sa quanti soldi.  Il mio consiglio ? Qualsiasi assicurazione fate o sindacato scegliete, chiedete le ricevute, leggete i dettagli, gli estremi, i premi...la legge non scherza E NEMMENO LA PAURA.

Controllate che le ricevute ci siano e che ci sia oltre a colpa grave e verso terzi anche la copertura legale civile e penale, perché vi assicuro che gli avvocati non scherzano. Non prendete alla leggerezza la cosa, perché dopo vi ritroverete soli e abbandonati senza sicurezze nero su bianco.


Per la cronaca: grazie a un testimone, all'avvocato,
alle consegne scritte con cura,  è stato facile provare la mia innocenza. 


Poteva andare male, peggio.
Sapete, ho imparato che basta trovarsi nel posto sbagliato, nel momento sbagliato che la tua vita può cambiare in un attimo.


Federico B. Infermiere