DPI SECONDO ISS. INDICAZIONI PER AZIENDE E COLLEGH
Stiamo ricevendo numerose segnalazioni sulla pagina di Nursing Up Emilia Romagna di colleghi che ancora assistono pazienti sospetti di COVIR-19 ma senza DPI adeguati, stiamo provvedendo come sindacato a inviare lettere di diffida a tutte le direzioni e organi preposti. Tenete duro.
Siamo comunque sicuri che a fine emergenza cadranno molte teste, partiranno molte denunce per eventuali o sospetti episodi colposi.
Il
15% dei contagiati sono operatori sanitari e circa il 10% dei
contagiati sintomatici viene ricoverato in una Terapia Intensiva o
sub-intensiva. Tra questi purtroppo si contano morti tra medici e infermieri, TROPPI.
Occorre mettere in atto adeguate misure di sicurezza e
contenimento del rischio”.
Invito ai colleghi a rispettare le indicazioni ISS, ma siamo sicurissimi che lo fanno senza invito, e invito spassionato alle aziende a fornire o fare il massimo per fornire gli operatori di DPI IDONEI e fare tamponi a tutti i colleghi e pazienti in entrata.
Qui vi riassumiamo il rapporto ISS che potrete visionare integralmente, allego sotto.
Rapporto
ISS COVID-19 n. 2/2020 aggiornato al 28 marzo 2020
È stato specificato che i FFP, nell’attuale scenario emergenziale e di carenza di tali dispositivi, devono essere resi disponibili, secondo un criterio di priorità, agli operatori a più elevato rischio professionale che svolgano manovre e procedure in grado di generare aerosol o che operino in un contesto di elevata
intensità assistenziale e prolungata esposizione al rischio.
I
DPI devono essere considerati come una misura efficace per la
protezione dell’operatore sanitario solo se inseriti
all’interno di un più ampio insieme di interventi che comprenda
controlli amministrativi e procedurali, ambientali, organizzativi e
tecnici nel contesto assistenziale sanitario.
Risulta, pertanto, di fondamentale importanza che tutti gli operatori sanitari coinvolti in ambitonassistenziale siano opportunamente formati e aggiornati in merito alle modalità e ai rischi dinesposizione professionale, alle misure di prevenzione e protezione disponibili, nonché alle caratteristiche del quadro clinico di COVID-19.
In
particolare, nell’attuale scenario epidemiologico COVID-19 e nella
prospettiva di una carenza globale di disponibilità di DPI
è importante recepire le seguenti raccomandazioni
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
relativamente alla necessità di ottimizzare il loro utilizzo,
implementando strategie a livello di Paese per garantirne la maggiore
disponibilità possibile agli operatori maggiormente esposti al
rischio di contagio. Queste includono: • garantire l’uso
appropriato di DPI; • assicurare la disponibilità di DPI
necessaria alla protezione degli operatori e delle persone assistite;
• coordinare la gestione della catena di approvvigionamento dei
DPI.
Le misure generali di prevenzione e mitigazione del rischio sono fattori di protezione “chiave” sia nei contesti sanitari sia di comunità.
Le più efficaci misure di prevenzione da applicare sia nell’ambito comunitario che sanitario, includono:
praticare frequentemente l’igiene delle mani con acqua e sapone o, se questi non sono disponibili, con soluzioni/gel a base alcolica. In ambito sanitario è raccomandato l’uso preferenziale di soluzioni/gel a base alcolica, in modo da consentire l’igiene delle mani al letto del paziente in tutti i
momenti raccomandati (prima e dopo il contatto, prima di manovre asettiche, dopo il contatto con liquidi biologici, dopo il contatto con le superfici in vicinanza del paziente);
evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca con le mani;
tossire o starnutire all’interno del gomito con il braccio piegato o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, che poi deve essere immediatamente eliminato;
indossare la mascherina chirurgica nel caso in cui si abbiano sintomi respiratori ed eseguire l’igiene delle mani dopo avere rimosso ed eliminato la mascherina;
evitare contatti ravvicinati mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone, in particolare con quelle con sintomi respiratori.
Precauzioni aggiuntive sono necessarie per gli operatori sanitari al fine di preservare sé stessi e prevenire la trasmissione del virus in ambito sanitario e sociosanitario. Tali precauzioni includono l’utilizzo corretto dei DPI e adeguata sensibilizzazione e addestramento alle modalità relative al loro uso, alla vestizione, svestizione ed eliminazione, tenendo presente che alla luce delle attuali conoscenze, le principali modalità di trasmissione del SARS-CoV-2 sono attraverso droplet e per contatto, ad eccezione di specifiche procedure a rischio di generare aerosol.
Si raccomanda alle Direzioni regionali, distrettuali e aziendali di organizzare e garantire l’adeguato approvvigionamento dei DPI e di effettuare azioni di sostegno al corretto e appropriato utilizzo dei DPI, anche attraverso attività proattive quali sessioni di formazione e visite/giri per la sicurezza, e avvalendosi delle funzioni competenti (referenti per il rischio infettivo, risk manager, SPP, ecc.). Una serie di attività di formazione a distanza sulla prevenzione e controllo della infezione da SARS-CoV-2 sono disponibili sulla piattaforma EDUISS di formazione dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.eduiss.it/). Molto importante è fare indossare tempestivamente a tutti i pazienti che presentino sintomi respiratori acuti una mascherina chirurgica, se tollerata. Inoltre, quando le esigenze assistenziali lo consentono, rispettare sempre nelle relazioni col paziente la distanza di almeno un metro.
Selezione dei DPI
Nell’attuale scenario emergenziale COVID-19 italiano, la selezione del tipo deve tenere conto del rischio di trasmissione di SARS-CoV-2; questo dipende da:
• tipo di trasmissione (da droplets e da contatto);
• tipo di paziente: i pazienti più contagiosi sono quelli che presentano tosse e/o starnuti; se tali pazienti indossano una mascherina chirurgica o si coprono naso e bocca con un fazzoletto la diffusione del
virus si riduce notevolmente;
• tipo di contatto assistenziale - Il rischio aumenta quando:
o il contatto è ravvicinato (< 1 metro) e prolungato (> 15 minuti)
o il contatto è di tipo ripetuto o continuativo, tale da aumentare il tempo complessivo di esposizione sia in ospedale che in altri ambiti assistenziali territoriali (come ad esempio operatori del territorio coinvolti nella assistenza medica ripetuta e/o continuata di casi sospetti e confermati di COVID-19)
o si eseguono manovre e procedure a rischio di produrre aerosol delle secrezioni del paziente (esempi: rianimazione cardiopolmonare, intubazione, estubazione, broncoscopia, induzione di espettorato, terapie in grado di generare nebulizzazione, NIV, BiPAP, CPAP, tampone nasofaringeo, anche effettuato in comunità). In questo contesto emergenziale e di carenza di DPI, I filtranti facciali devono prioritariamente essere raccomandati per gli operatori sanitari impegnati in aree assistenziali dove vengano effettuate procedure a
rischio di generazione di aerosol. L’attività assistenziale prolungata e/o continuata con pazienti sospetti/probabili/confermati, in via precauzionale è considerata a maggiore rischio, e come tale, è necessario valutare l’uso dei filtranti facciali in base alla disponibilità e in base alla valutazione del rischio della struttura, effettuata dal datore di lavoro con la collaborazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del medico competente.
. DPI raccomandati per la prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 per contesto lavorativo e destinatari dell’indicazione:
Stanza di pazienti COVID-192 :
- 1) Devono ruotare meno operatori possibili. Lo stesso per addetti alle pulizie e limitare al massimo le visite.
- 2) Durante all’assistenza diretta a pc covid bisogna usare:
-Mascherina chirurgica o FFP2 in specifici contesti assistenziali
-Camice monouso /grembiule monouso
-Guanti
-Occhiali di protezione/occhiale a mascherina/visiera
3) Durante procedure che generano aerosol (pz covid-19) :
-FFP3 o FFP2
-Camice /grembiule monouso
-Guanti
-Occhiali di protezione/occhiale a mascherina/visiera
4) Esecuzione tampone oro e rinofaringeo:
-FFP2 o mascherina chirurgica se non disponibile
-Camice /grembiule monouso
-Occhiali di protezione (occhiale a mascherina/visiera)
-Guanti
5) Non sottovalutare addetti alle pulizie che hanno accesso alle stanze covid-19:
-Mascherina chirurgica -Camice /grembiule monouso -Guanti spessi -Occhiali di protezione (se presente rischio di schizzi di materiale organico o sostanze chimiche) - Stivali o scarpe da lavoro chiuse
6) Limitare accesso ai visitatori, provvisti di
- Mascherina chirurgica - Camice monouso – Guanti
* in UTI l'operatore che passa da un paziente ad un altro effettuando procedure differenziate dovrebbe indossare sempre FFP2/FFP3, per un minor consumo di dispositivi o FFP3 o Powered Air Purifyng Respirator (PAPR) o sistemi equivalenti.
Altre aree di transito e trasporto interno dei pazienti (ad esempio reparti, corridoi) :
1) Tutti gli operatori inclusi gli operatori sanitari in attività che non hanno contatto con pazienti COVID19
- Non sono necessari DPI
- Indossare mascherina chirurgica e guanti monouso solo in caso di trasporti prolungati (tempo superiore a 15 minuti)
Aree amministrative:
- Non sono necessari DPI
- Mantenere una distanza dagli utenti di almeno 1 metro
Aggiungiamo noi che NON SERVE LA FFP3 NEGLI UFFICI DI ALCUNE
DIREZIONI SPARSE PER LA REGIONE...COME CI E' STATO SEGNALATO.
QUI potete scaricare il file pdf ISS
https://www.iss.it/documents/20126/0/Rapporto+ISS+COVID+2_+Protezioni_REV.V6.pdf/740f7d89-6a28-0ca1-8f76-368ade332dae?t=1585569978473
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