Chirurgia d'urgenza di Cesena, personale sfinito da turni massacranti, la denuncia del Nursing Up

Chirurgia d'urgenza di Cesena, personale sfinito da turni massacranti, la denuncia del Nursing Up


alla Direzione Generale
alle OO.SS. del Comparto
alla RSU
alle SS.LL. in intestazione

OGGETTO: segnalazioni criticità organizzative legate al riordino delle chirurgie P.O. Cesena. Problematiche chirurgia d’Urgenza 

     Alle SS.LL. in intestazione;

    Nursing Up – il Sindacato degli Infermieri Italiani – sindacato maggiormente rappresentativo nel Comparto Sanità Pubblica e titolato a presenziare tutti i tavoli di contrattazione con la presente, dopo aver effettuato specifico incontro col personale in data 26.09 u.s.  intende segnalare la liceità delle  istanze raccolte dai professionisti sanitari (infermieri) inerenti le azioni, anche di tipo organizzativo, indicate nella suddetta informativa in oggetto.

  1. Intanto nel mese di settembre hanno dovuto (gli infermieri) compensare ad una serie di assenze legate sia alla fruizione delle ferie estive (come pianificate) ed all’assenza di altri 3 colleghi  (una delle quali poi convertita in gravidanza) e due assunti a tempo indeterminato presso altre aziende.
  2. La centralizzazione dei traumi maggiori (Bufalini centro Hub) ha causato, nell’ ultimo biennio con l’insediamento del nuovo Direttore, un incremento di pazienti a gestione estremamente complessa che va ben oltre i 2 posti di area critica riconosciuti in modo istituzionale. Addirittura sono gestiti pz poli-traumatizzati di competenza ortopedica e/o neurochirurgica e solo una minima parte del  personale infermieristico afferente all’ U.O. in oggetto ha fatto una specifica formazione per l’assistenza a tale tipologia di utenza ( corso di 4 ore pomeridiano) in quanto nel periodo in cui è stato promosso ( 2 edizioni a fine 2018) la maggior parte degli infermieri non hanno potuto presenziare causa anche il vincolo, pre- contrattuale, delle 11 ore di riposo . Sono stati aggiunti 4 pl con monitor multi-parametrici che qualificano il pz come afferente ad una unità operativa di tipo sub intensivo, si veda il verbale d’accordo regionale (sottoscritto da Nursing Up Emilia Romagna) del 12.11.2018 “linee generali di indirizzo sulla contrattazione integrativa in applicazione dell’art 6 del CCNL 21.05.2018 – personale del comparto sanità “ - allegato 1 secondo capoverso.
  3.  Altro elemento di incrementata fonte di stress psico-fisico e l’implementazione della HIPEC (Chemio-ipertermia Intraperitoneale): lavaggio della cavità peritoneale con farmaci chemioterapici ad alte concentrazioni ed in ipertermia, al fine di uccidere cellule cancerose libere e gli agglomerati microscopici e sub-microscopici di cellule tumorali che residuano dopo l'intervento chirurgico. Tale tipologia di chirurgia oncologica prevede una complicata e complessa assistenza sia  infermieristica che “assentials o fundamentals” ( o cure fondamentali)  che spesso impegnano, entrambe,  per molto tempo (anche più di un’ora!) 2 operatori (infermieri) e i 2 oss presenti che si vedono costretti a tralasciare, gli infermieri,  altre attività in modo particolare quelle legate alla compilazione delle nuove schede digitalizzate (Log80) previste dalla nuova “cartelli clinica informatizzata” e gli operatori socio sanitari a far terminare le “cure essenziali” ai colleghi del turno pomeridiano. La digitalizzazione della cartella infermieristica risulta, a detta dell’equipe, inefficace ed inefficiente dato che non è possibile, al momento, modificare il programma in base alle peculiarità della stessa unità operativa.
  4.  Il turno notturno risulta quello più penalizzato dato che non è contemplata la presenza  del personale OSS. Intanto si giustifica la mancanza  del personale di supporto (OSS) nella fascia notturna (20,00 – 07.00)  con la reiterata abitudine che il personale presente, in questo caso infermieri sia, indifferentemente  dal ruolo professionale,  interscambiabile col personale OSS malgrado la letteratura giurisprudenziale (vedi la recente sentenza del tribunale di Bologna 395/2019 del 17 luglio u.s.)  sia piena di sentenze a favore di professionisti sanitari che hanno vinto cause intentate contro il “demansionamento” o meglio la “deprofessionalizzazione”! Purtroppo dobbiamo constatare che tale inclinazione (al demansionamento) è consuetudine della dirigenza tecnica-infermieristica che, paradossalmente, ha raggiunto i massimi livelli professionalizzanti fruendo anche di  lauti compensi (si veda le recenti nuove indennità di funzione!)
  5. Come si è già detto l’assenza del personale di supporto ricade direttamente sui professionisti in servizio che devono far fronte a tutte  quelle attività domestico-alberghiere attribuibili al personale di supporto così come sancito dall’ Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2001 che istituisce la figura dell’ Operatore Socio sanitario e ne definisce i profili delle specifiche attività! Ancora oggi, il personale sanitario è costretto ad effettuare tutte le attività domestico – alberghiere  con grande senso di svilimento professionale paradossalmente in un momento storico ove le professioni sanitarie hanno raggiunto la massima, dal punto di vista normativo-giuridico, espressione di autonomia e competenze avanzate così come definiti dai relativi Codici Deontologici e Profili professionali, il personale oss dovrebbe contare un numero di operatori complessivo  pari a 6 ma sono in 5 ed al pomeriggio il 2° operatore in caso di assenza o per esigenze di servizio varie!
  6. Tutti i punti suddetti hanno creato, purtroppo, la condizione nella quale gli infermieri, spesso, sono costretti a posticipare l’uscita ben oltre l’ orario prefisso dallo specifico profilo orario causando un accumulo di ore in eccedenza e, tendenzialmente, una aumento delle ferie residue.

 

CODICE DEONTOLOGICO DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE  2019 

Il testo approvato all’unanimità dal Consiglio Nazionale ( Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche 2019) approvato il 13 aprile 2019

Art. 30 – Responsabilità nell’organizzazione

L’Infermiere ai diversi livelli di responsabilità assistenziale, gestionale e formativa, partecipa e contribuisce alle scelte dell’organizzazione, alla definizione dei modelli assistenziali, formativi e organizzativi, all’equa allocazione delle risorse e alla valorizzazione della funzione infermieristica e del ruolo professionale. 

Art 31 – Valutazione dell’organizzazione

L’Infermiere concorre alla valutazione del contesto organizzativo, gestionale e logistico in cui si trova la persona assistita per tutelarla.

Formalizza e comunica il risultato delle sue valutazioni al fine di migliorare il contesto stesso. 

Art 34 – Risoluzione dei contrasti

L’Infermiere, qualora l’organizzazione chiedesse o pianificasse attività clinico assistenziali, gestionali o formative, in contrasto con principi, valori e con le norme della professione, a tutti i livelli di responsabilità, segnala la situazione agli organi competenti e si attiva per proporre soluzioni alternative. 

Art. 36 – Operatori di supporto

L’Infermiere ai diversi livelli di responsabilità clinica e gestionale pianifica, supervisiona, verifica, per la sicurezza dell’assistito, l’attività degli operatori di supporto presenti nel processo assistenziale e a lui affidati. 

Art. 37 – Linee guida e buone pratiche assistenziali

L’Infermiere, in ragione del suo elevato livello di responsabilità professionale, si attiene alle pertinenti linee guida e buone pratiche clinico assistenziali e vigila sulla loro corretta applicazione, promuovendone il continuo aggiornamento. 

Pertanto alla luce di quanto suddetto la scrivente O.S. 

Richiede 

  • Rivalutazione dei carichi di lavoro del personale infermieristico con eventuale aumento del numero dei professionisti.
  • Introduzione del personale di supporto mancante e nel turno notturno 20.00 – 07.00.
  • Una adeguata formazione ( con ECM) sulla gestione del pz. con peculiarità non prettamente chirurgiche ed una revisione dello strumento Log80 previo confrnto con la Dit.
  • La possibilità di liquidare ,  in parte le ore accumulate  con la dovuta maggiorazione per lavoro straordinario, visto anche il continuo ritardo nell’ uscita dal turno (si vedano i cartellini assenze/presenze)
  • Un intervento  dell’ Ordine degli Infermieri  al fine di tutelare l’onore ed il decoro dei professionisti.

    Copia della presente è inviata per conoscenza alla sede Legale del Nursing Up al fine di attivare tutte le azioni atte alla tutela dei professionisti nel caso in cui, causa le problematiche suddette, dovessero trovarsi di fronte ad eventuali contenziosi medico-legali.

    Inoltre la presente per segnalare che eventuali responsabilità legate al contesto lavorativo descritto saranno imputate, attraverso la nostra sede legale, a chi ha potere organizzativo-dirigenziale!

In attesa di risposta si porgono distinti saluti.

La segreteria Nursing Up AVR-Imola

Gridelli Gianluca