1000 EURO MEDI NON SONO 1000 EURO PER OGNI OPERATORE. COMUNICATO STAMPA.
Comunicato stampa
ll Presidente Bonaccini e la Regione Emilia Romagna si sono già dimenticati degli Infermieri ?
Medici, infermieri, operatori sociosanitari: in media, 1.000 euro ciascuno per il loro straordinario lavoro -
La Giunta ha deciso di stanziare 65 milioni di euro per il riconoscimento economico del lavoro svolto in queste settimane sul fronte dell’emergenza Coronavirus a favore del personale del servizio sanitario regionale pubblico, circa 60mila persone, e di quello dei medici convenzionati.
Si tratta, in media, di 1.000 euro ciascuno per medici, infermieri, operatori sociosanitari, oltre ai medici di medicina generale, che saranno erogati in una soluzione unica.
Una misura che la Regione ha condiviso con le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del comparto sanitario e i sindacati della dirigenza medico/sanitaria, così come è già stata avviata una interlocuzione positiva con i rappresentanti dei medici di medicina generale.
Utilizzando gli istituti giuridici della contrattazione già esistenti, la misura verrà attuata nelle singole aziende sanitarie con la definizione precisa degli importi sulla base delle funzioni e dell’impegno sostenuto da professionisti e operatori.
La nota è del 08 aprile u.s. peccato che gli unici a non essere invitati sono stati proprio gli infermieri! Il sindacato Nursing Up – il Sindacato degli Infermieri Italiani unico sindacato infermieristico titolato a sedere a tutti i tavoli di trattativa nazionali, regionali ed aziendali, come già accaduto in passato, denuncia il fatto che quando si parla di infermieri gli stessi sono sempre tenuti fuori dai tavoli di discussione…migliaia di professionisti che ci hanno affidato il mandato di tutelarli senza che vi sia la possibilità di poterlo concretamente farlo perché “i poteri forti” escludono qualsiasi tipo di confronto, soprattutto se critico come è abitudine del Nursing Up laddove sia giusto farlo, compiendo un vero gesto di condotta antisindacale.
Il Presidente Bonaccini che in tutte le testate va dicendo che ci saranno 1000 Euro ad operatore quanto il verbale di intesa cita una “media di 1000 euro” sapendo a quale categoria professionale andranno la maggior parte dei fondi! Di questi tempi forse è superfluo parlare di soldi ma allora è meglio tacere completamente anche perché, dopo i 100 € medi di Conte, questa è l’ennesima offesa recata a chi “sputa sangue nelle corsie” e ci è morto in corsia, gli Infermieri ma anche tutti gli altri operatori del comparto non si meritano l’ennesimo trattamento al ribasso.
I professionisti hanno dimostrato con spirito di sacrificio ed abnegazione , con i fatti ed i morti (non dimentichiamoli mai!) che , malgrado il disastro dei DPI già ampiamente noto e per i quali stiamo depositando un esposto alle varie Procure regionali, hanno tenuto in piedi un Servizio Nazionale Sanitario spolpato e depredato da oltre 20 anni dalla politica e che hanno permesso a tanti cittadini di poter riabbracciare i propri cari.
Tutte le richieste fatte in regione dalla nostra sigla sindacale,sin dal primo Decreto Legge del 23 febbraio u.s. per la gestione emergenza coronavirus, ci sono state rimandate al mittente e il silenzio da parte di tutta la Giunta Regionale e dei vari apparati amministrativi che la compongono nei nostri è veramente assordante.
Comunque sappiano questi signori che quando avremo finito, inteso gli infermieri e gli altri professionisti del Comparto, il nostro dovere contro questo nemico invisibile a tutela della sacralità della salute gli andremo a chiedere un conto ben salato sotto i loro palazzi dorati, se non altro per non rendere vano l’estremo sacrificio dei tanti colleghi deceduti in corsia!
ll Presidente Bonaccini e la Regione Emilia Romagna si sono già dimenticati degli Infermieri ?
Medici, infermieri, operatori sociosanitari: in media, 1.000 euro ciascuno per il loro straordinario lavoro -
La Giunta ha deciso di stanziare 65 milioni di euro per il riconoscimento economico del lavoro svolto in queste settimane sul fronte dell’emergenza Coronavirus a favore del personale del servizio sanitario regionale pubblico, circa 60mila persone, e di quello dei medici convenzionati.
Si tratta, in media, di 1.000 euro ciascuno per medici, infermieri, operatori sociosanitari, oltre ai medici di medicina generale, che saranno erogati in una soluzione unica.
Una misura che la Regione ha condiviso con le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del comparto sanitario e i sindacati della dirigenza medico/sanitaria, così come è già stata avviata una interlocuzione positiva con i rappresentanti dei medici di medicina generale.
Utilizzando gli istituti giuridici della contrattazione già esistenti, la misura verrà attuata nelle singole aziende sanitarie con la definizione precisa degli importi sulla base delle funzioni e dell’impegno sostenuto da professionisti e operatori.
La nota è del 08 aprile u.s. peccato che gli unici a non essere invitati sono stati proprio gli infermieri! Il sindacato Nursing Up – il Sindacato degli Infermieri Italiani unico sindacato infermieristico titolato a sedere a tutti i tavoli di trattativa nazionali, regionali ed aziendali, come già accaduto in passato, denuncia il fatto che quando si parla di infermieri gli stessi sono sempre tenuti fuori dai tavoli di discussione…migliaia di professionisti che ci hanno affidato il mandato di tutelarli senza che vi sia la possibilità di poterlo concretamente farlo perché “i poteri forti” escludono qualsiasi tipo di confronto, soprattutto se critico come è abitudine del Nursing Up laddove sia giusto farlo, compiendo un vero gesto di condotta antisindacale.
Il Presidente Bonaccini che in tutte le testate va dicendo che ci saranno 1000 Euro ad operatore quanto il verbale di intesa cita una “media di 1000 euro” sapendo a quale categoria professionale andranno la maggior parte dei fondi! Di questi tempi forse è superfluo parlare di soldi ma allora è meglio tacere completamente anche perché, dopo i 100 € medi di Conte, questa è l’ennesima offesa recata a chi “sputa sangue nelle corsie” e ci è morto in corsia, gli Infermieri ma anche tutti gli altri operatori del comparto non si meritano l’ennesimo trattamento al ribasso.
I professionisti hanno dimostrato con spirito di sacrificio ed abnegazione , con i fatti ed i morti (non dimentichiamoli mai!) che , malgrado il disastro dei DPI già ampiamente noto e per i quali stiamo depositando un esposto alle varie Procure regionali, hanno tenuto in piedi un Servizio Nazionale Sanitario spolpato e depredato da oltre 20 anni dalla politica e che hanno permesso a tanti cittadini di poter riabbracciare i propri cari.
Tutte le richieste fatte in regione dalla nostra sigla sindacale,sin dal primo Decreto Legge del 23 febbraio u.s. per la gestione emergenza coronavirus, ci sono state rimandate al mittente e il silenzio da parte di tutta la Giunta Regionale e dei vari apparati amministrativi che la compongono nei nostri è veramente assordante.
Comunque sappiano questi signori che quando avremo finito, inteso gli infermieri e gli altri professionisti del Comparto, il nostro dovere contro questo nemico invisibile a tutela della sacralità della salute gli andremo a chiedere un conto ben salato sotto i loro palazzi dorati, se non altro per non rendere vano l’estremo sacrificio dei tanti colleghi deceduti in corsia!
Gianluca Gridelli
Responsabile segreteria Nursing Up Romagna-Imola
Responsabile segreteria Nursing Up Romagna-Imola