11 Gennaio 1922, l'Insulina salverà milioni di vite.

11 Gennaio 1922, l'Insulina salverà milioni di vite.

Nel 1916 il professor Nicolae Paulescu, professore all’Università di Medicina e Farmacia di Bucarest, Romania, ricavò un liquido dal pancreas che iniettò successivamente in un cane con diabete. Paulescu osservò che i livelli di zucchero nel sangue si normalizzarono e ne pubblicò i risultati e li brevetto nel 1922 la sua scoperta, la pancreaina.

In Canada Frederick Grant Banting concentrò i suoi studi sulle isole di Langerhans nel pancreas e sul secreto pancreatico. Banting chiede aiuto al professore di Fisiologia all’Università di Toronto John James Richard Macleod, insieme allo studente in Medicina Charles Best e il biochimico James Bertrand Collip giungensero ad ottenere nel 17/05/1922 un estratto dal pancreas purificato dai sali e dai grassi, un farmaco (l’insulina) che avrebbe cambiato la vita ai milioni di persone. Nel 1923 a Banting e Macleod viene assegnato il premio Nobel in Fisiologia e Medicina.

Ci furono polemiche sul fatto che il premio Nobel non fù dato al prof. Paulescu considerato da molti il padre della scoperta.

Oggi grazie alla ricerca si è arrivato ad una gestione ottimale del diabete, negli Stati Uniti, la figura dell’infermiere è abilitato all’educazione dei pazienti diabetici. Anche nel nostro Paese la strada intrapresa è quella giusta anche se ancora a rilento. Ricordiamo che il diabete nel 2015 ha causato 5 milioni di morti, uno ogni 6 secondi.
Non parliamo dei danni permanenti che provoca ad altre milioni di persone dall'amputazione di un arto alla cecità a problemi renali, cardiaci, etc etc. 

Oggi l’insulina non è una, sono disponibili varianti a seconda la velocità e durata di azione:  abbiamo quelle rapidissime (lispro, aspart, glulisina), rapide (umana regolare), intermedie (NPH), lunga durata ( degludec, detemir, lisproprotamina, glargine ). Ci sono miscele precostituite di insulina rapidissima e intermedia. Oppure a durata protatta (lantus, levemir).

Alcune ricerche promettono che un giorno il diabete verrà debellato del tutto, ma senza quei gradi uomini che hanno speso la loro vita alla ricerca non saremmo mai arrivati sulla strada di poter un giorno vincere il diabete.

Laura Rita Santoro
Parisi Vincenzo 

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