Criticità legate alla mancata copertura di lunghe assenze del personale infermieristico presso P.S. Faenza. Richieste

Criticità legate alla mancata copertura di lunghe assenze del personale infermieristico presso P.S. Faenza. Richieste

Premessa ( estratto dalla  Raccomandazione Ministeriale n. 15, Febbraio 2013)

 I servizi di emergenza/urgenza (Centrale operativa 118, mezzi di soccorso, Punti di primo intervento, Pronto soccorso ospedalieri) hanno l'obiettivo di garantire prestazioni immediate agli utenti che presentano alterazioni delle funzioni vitali tali da compromettere potenzialmente e gravemente lo stato di salute. L’importanza di utilizzare il triage nei contesti sopra citati nasce dalla necessità di avere a disposizione un efficace processo di valutazione/selezione degli utenti, in relazione all’urgenza dell’assistenza e della cura.

     Infatti, poiché, non è possibile erogare immediatamente le cure necessarie a tutti i pazienti, il triage rappresenta uno strumento indispensabile nelle situazioni in cui occorre effettuare delle scelte di priorità, operando, in tal modo, una ottimizzazione dell’intervento diagnostico-terapeutico ed assistenziale.

Criticità evidenziate dall’equipe infermieristica del P.S. del P.O. di Faenza;

    Già dal mese di febbraio l’equipe infermieristica in oggetto lamentava disagio visto le assenze lunghe per malattia di alcune colleghe, la stessa equipe veniva più volte “tranquillizzata” dalla Dit del Presidio segnalando che sarebbero arrivate, a breve, le sostituzioni del personale assente che , al corrente mese, coincidono con 4 assenze per malattia 2 assenze per aspettativa ed 1 assenza (in attesa di quiescenza) in smaltimento festivi e ferie arretrate! Sostituzioni che sarebbero dovute avvenire gradatamente in modo da tale da avere personale formato visto il delicatissimo ruolo dell’infermiere di P.S. e triagista.

    Quanto sopra senza considerare il sopraggiungere del periodo di ferie estive!   Malgrado il “grido di aiuto” dei professionisti nessuno ha provveduto alla gestione della grave criticità creata dalle tante assenze! Ora in periodo estivo addirittura non sono sufficienti le POA per coprire la turnazione ordinaria, tant’è che alcuni turni sono ancora scoperti! 

    Non solo, dalla presa visione del turno di servizio risultano considerati come “ riposi” gli smonti notte (contrattualmente illegittimi!) al punto tale da disattendere la L. 133/2008 art. 41 comma 5 -  modifiche alla disciplina in materia di orario di lavoro – “ ….il periodo di riposo consecutivo è calcolato come media in un periodo non superiore a quattordici giorni”.

    Nel tempo le colleghe hanno accumulato eccedenza oraria e giorni di ferie e, fattore estremamente pericoloso anche per la tutela dell’utenza, uno stato di stress psico-fisico elevatissimo

( o meglio definito stress da lavoro correlato) fino ad arrivare ad uno stato di vero e proprio burnout!

     Notizia di quest’ultima settimana è che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto tale sofferenza, specificando che non si tratta di una vera e propria malattia, caratterizzata da sintomi ripetitivi e una causa ben definita, ma di una sindrome che si manifesta con una costellazione di sintomi e segni che possono variare e non sono riconducibili a una causa comune. Nella situazione di burnout il lavoratore rinnega le spinte emotive che lo avevano portato a scegliere quel lavoro, il più delle volte inconsciamente, legate ad elementi della sua vita infantile. L’accettazione di una realtà vissuta come frustrante lo porta a concepire il lavoro come fonte di malessere.

Pertanto alla luce di quanto suddetto la scrivente O.S. 

Richiede 

  • L’immediata revisione della turnistica in ottemperanza al cd “Collegato al Lavoro” (L. 133/2008.) al fine di garantire il giusto ristoro psico-fisico
  • Entro il mese di giugno ( previo periodo di affiancamento!) la copertura completa delle “personale mancante”.
  • La possibilità di reinserire il cd “turnino” pari a 6 ore lavorative così come avviene nel P.S. di Rimini (con risultasti eccellenti sia nella performance che nello staot psico-fisico dei professionisti!).
  • Un intervento risoluto dell’ OPI Ravenna  al fine di tutelare l’operato dei professionisti in tali impossibili condizioni di lavoro!

    Copia della presente è inviata per conoscenza alla sede Legale del Nursing Up al fine di attivare tutte le azioni atte alla tutela dei professionisti nel caso in cui, causa le problematiche suddette, dovessero trovarsi di fronte ad eventuali contenziosi medico-legali.

    Inoltre la presente per segnalare che eventuali responsabilità legate al contesto lavorativo descritto saranno imputate, tramite  la nostra sede legale, a chi ha potere organizzativo-dirigenziale anche attraverso la richiesta di intervento degli organi competenti (DTL Provinciale)

La segreteria Nursing Up Romagna-ImolaPicsArt_07-08-042416jpgPicsArt_07-04-112135jpgPicsArt_07-04-112916jpg